RE NUDO - Anno VIII - n. 58 - ottobre 1977

INTERVISTA D ANDREGLUCKSMANN DA RICHELIEU A STALIN • • RE NUD0/7 CORTIRUITA'" NELLA DIVERSITA' Violenza. campi di concentramento, socialismo. Questi i temi affrontati da André Glucksmann. uno dei giovani filosofi francesi denominati dalla stampa · •nouveau philosophes•. accomunando sotto questa sigla persone di diversa matrice culturale. Proponendo questa intervista crediamo di dare un contributò chiarificatore per riprendere un dibattito critico su politica e ideologia che a/traversi davvero il movimento Domanda: Non si fa che parlare di violenza, ma non si sa mai da che parte prenderla. Per evitare le banalità su buona: e cattiva violenza, giusta o ingiusta, da dove possiamo partire per ridiscuterne? A. Glucksmann: Dall'esperienza. La più grande accumulazione di violenza che la storia abbia conosciuto è avve– nuta nel nostro secolo. Due guerre mondiali, la Bomba preparata, accu- • mulata, all'occorrenza lanciata, imma– gazzinata. I campi di concentramento, gli Stati forti che trasformano i loro stadi in prigioni, gli Stati democratici che hanno trasformato le loro colonie in macelli ... D: Tutte le.grandi civiltà hanno fatto massacri all'interno e all'esterno dei loro territori. A.G.: Certo, con la differenza che Roma non aveva la Bomba. Ogni nostra scienza fisica e politica è mobili– tata: la fisica nucleare, ma anche la chemioterapia, senza cui la polizia po– litica russa non potrebbe rinchiudere i contestatori nelle camere a ·gas psichi– che. E la' razionalizzazione dell'econo– mia senza cui il lavoro concentrazionario non sarebbe redditizio. Lo Stato roma– no concentrava gli schiavi nelle minie– re della Sicilia. Gli Spagnoli e i Porto– ghesi si sono disputati il privilegio di sterminare interi popoli col lavoro for– zato: tutta la popolazione delle Antille che lavorava per estrarre l'oro fino ad essere annientata dalla fatica, una vol– ta setacciata anche l'ultima pozzan– ghera. Ma la nostra epoca fa molto di più: col .lavoro forzato si scavano canali, si. irrigano province, si costruisce l'indu– stria pesante. "Hanno fatto il deserto e lo chiamano pace", cosi secondo Taci– to parlava un capo bretone degli inva– sori romani. Un combattente vietna-

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