RE NUDO - Anno VIII - n. 56-57 - agosto-settembre 1977

RE NUD0/48 TERRORISMO Quando il• silenzio è d'oro Da quandogli aderentiai gruppi terroristi hannoincominciatoa spararealle gambedei pennivendolidel regime,i candidativolonta– ri si sono come per incanto moltiplicati. _ Oscuri velinari della questura hanno con– quistato - le pri·me pagine con le loro "rii costruziom dei fatti che suonavano come un letterale invito alla fa.ci/azione anche per poco violenti come noi o anche, credo, per non violenti come Pannella. Evidentemente un paio di fratture alle ginocchiavalgonobeneuna carrierarapida ed assicurata.·De Carolis insegna. Da oscuroconsiglierecomunalea leader della DC nazionale. Sull'epzsodzo dell'arresto di Maria Pia Vianalecomunque lo spirito carrieristico dei pennivensfoli del re~ime si è manifestato senza ritegno. Testimoni oculari affermano che le due compagnenappiste sono state colpite ripetutamente non solo durante il placcaggioe ilfermo, bensìnei venti minuti successivi,all'arrivodi ognivolante.Nessun giornaleborghesenonostantele testimonian– ze ha ritenutodi doverriportarel'episodio. Le canaglietipo quella che riportiamoqui accanto parlanodi colluttazione. Nessunoforse come noi negli ultimi tempi ha riflettuto e rifidtato il metodo della violenzada parte del movimento,ma in casi comequesti la criticadellearmi nonpuò non passare in secondo piano davantial linciag– gio, alla caricatura dello staio dz diritto, davantial consenso di regimeautoritarioche unisce "l'arco" costituzionaleo meglio sa– rebbe dire il mitra costituzionale.Sembra pazzesco ma perfino UmbertoAgnelli, sia pure con intenti strumentali, ha criticato questo eccessivo consenso di regime ad applicaremetodirepressivi! Lo sdegno,la rabbia,l'odiodavantia questi avvoltoici 6pprimonoe rischianodi portarci a reagirecosì comegli intoècabilinell'olim– po del potere vorrebbero.E queste sono le righe che vorremmoleggessero i compagni che cadonoin questatrappolae praticanola scelta terroristica.Unfascista,· Saccucci,in una intervista dalla latitanza in Spagna rilasciò tempo fa una dichiarazione che àveva un profondo valore: "noi fascisti stiamo beneattenti a non colpiregli agenti di custodia, i militari di grado inferiore,noi puntiamo sugli alti gradi. NoTI solo per motivi politici, ma perchènon vQgliamo cht i nostri cameratiin carcereo nelle questure subiscanole rappresaglie.Se spariamo ad un giudice o ad un ufficiale senza colpire l'autista ogli uominidellascorta,siamoben certi che da parte degli agenti non ci sarà rancoreo spirito di vendetta ... ". Per una volta un fascista può insegnarequalcosa, forse. Anche per ifatti del 14 maggiodue minuti ulteriori di riflessione. Tutta la stampa borghese (l'Unità è sempre compresa in questa dicitura) ha parlato di provocazione afreddo, di poliziaferma attaccataimprov– visamentedai tre o quattroprovocatori.La foto che riportiamo qui fa giustizia di questa ennesima menzogna;infatti mentre l'autonomospara, a terra sono visibili due candelotti lacrimogeni già sparati dalla polizia. Mettiamocelo bene in testa tutti: proprio perchèsiamo radicalmentecontrariai meto– di di lotta dei gruppi clandestinie dell'ala terroristadegli autonomi,.dobbiamo impara– re a -saperdistinguere i modi e i tempi della critica. Chi si assume le responsabilitàdi rilasciaredichiarazioniai giornali borghesi fornendo la possibilità di nascondereil crimineprincipale e cioèquellodell'operato della polizia, ebbene questi compagni o compagne non si rendonoconto di venire coinvolti in una ennesima operaziòne di regime,nella sua espressione più sofisticata: creare i buoni e i cattivi~con i buoni che prendonole distanzedai cattivi. L'unico commentoda rilasciaredopo l'as– sassinioafreddo di Lo Muscio era:crimina– le esecuzioneafreddo, complice .la stampa, mandante lo stato. L'unico commentoda rilasciaresul pestaggiodella Salernoe della Vianaleera:tentativodi linciaggiodaparte della polizia comprovatodalla presffl:Zadi numerositestimonioculari. Oggi più che mai davanti all'approfondirsi delle divergenzecon leformazioni politiche clandestineo semiclandestine, ogni commen– to che si colleghi alle azioni repressiveva indirizzato unicamentecontrola criminalità dello stato. A Itri cono i momentie i luoghi per la polemica,anchela più dura,controil terrorismo. A questopropositopubblichiamouna lettera di duecompagne di Firenze. "Vorremmodire due o tre cose alle donne (A Ima Sabatini, Emma Bonino, Dacia Maraini, Anna Maria Guadagni, Hela Macia) che domenica 3 luglio hanno rila– sciato dichiarazioni a la Repubblica, dopo il pestaggio e l'arr_esto di Maria Pia Vianalee FrancaSalerno. Prima cosa:se una donna subisceviolenza noi ci sentiamocoinvoltein prima persona. Ci sorprendequindi che alcune donne 'sz mettanoa spararegiudizi sulla pratica del femminismo, conil risultatodifar diventare la vittima della violenzacomplicedell'aguz– zino. La nappistaper la borghesiaha quel che si merita se viene massacrata. Chi rilascia interviste come quelle dell'altra domenicasifa complicedi questaoperazio– ne. Lo seconda cosa che ci divide da quelle Qu.. ta la foto del "mostro" a terra si possono vedere due candelotti lacrimogeni testimoniano li precedente attacco della poli& SOTTO: Ecco come li massimo quotidiano della borgh "progreulsta" tenta di coprire le violenze e i-assassinio della polizia CORRIEREDELLA SERA Domenica 3 luglio 1977 • • uom1n1 • Due di cora9910 Le due donne hanno t.en– ta.to di scappare, ma lui· le ha. bloccate colpendole a.I vi– so e al cor,po all'impazzata con pugni e con il calcio della pistola. Ha sfogato co– sl la tensione per troppo tem– po repressa. Una reazione quella di Pucciannati, che trova più di una spiegazione psicologica. Domani mattina Fortiunato Massitti é Piero Pucciannati 5aranno ricevuti dal ministro d'ella difesa, La.ttanzio. Li aspetta.no un encomio solen– ne e una promozione. Marcello Marrocco

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