RE NUDO - Anno VIII - n. 54 - giugno 1977

Omosessuali STORIA DI UNA NON GAIA OCCUPAZIONE Cinque mesi fa, nell'ottobre 1976, iniziava l'occupazione di via Morigi n. 8, preceduta da altri due tentativi ( v. Meravigli e v. Rovello) e da riu– nioni presso il C.O.S.C. (centro or– ganizzazione dei senza casa) in via Cusani. A quel tempo le mié idee erano mol– to confuse; ero reduce dal Friuli ter– remotato, la casa in cui ero ospite a Milano stava subendo l'invasione di un gruppetto di « proletari giovanili » molto arroganti e villani, volevo fi– nalmente sperimentare la convivenza con le froce. Purtroppo tra le froce del vecchio collettivo erano poche quelle che ave– vano bisogno di una casa. Il progetto originario di via Morigi era quello di una « casa del colletti– vo », in cui sarebbe stata possibile la convivenza tra le froce· che avevano .fatto delle esperienze comuni, negli ultimi due, anni. · Le condizioni del palazzo erano di– sastrose, tanto da scoraggiare molte froce fin dall'inizio. Tuttavia i segni di un passato splendore esercitavano su di me; piccola borghese di ·provin- . eia, un fascino potentissimo. Sl, quel– la era finalmente una casa degna di me: signorile, spaziosa, nel cuore del– la Milano romana! Descrizione del Palazzo ( se non inte– ressa saltare al paragrafo successivo) . Trattasi di una dimora aristocratica situata all'angolo tra le vie Morigi e Gorani, nomi di due nobili famiglie milanesi che edificarono, probabil– mente intorno al sec. X, le torri omonime: una nel palazzo in questio– ne, l'altra Il di fronte. La « nostra » torre è incorporata nel– la parte seicentesca del palazzo: quel– la occupata dalla Taverna Morigi e dalla abitazione del proprietario del– la taverna. Su via Morigi si affaccia la parte set- Eduardo Stuart, cantante italo-americano di " cafè-chantant » tecentesca, detta « ala nobile », che consta di: un grande scalone di pie– tra con cielo affrescato alla francese, un grande appartamento di rappresen– tanza al 1 ° piano dove si trovano le sedi dei C.O.M. e del C.D.O. (coll. donne o~osessuali), tre appartamen– ti signorili al 2° piano occupati da noi e in più i locali di una Pensione, che non ha nulla a che fare con l'oc– cupazione. Al piano terreno dell'ala nobile ci sono degli enormi spazi, in stato di abbandono, un tempo usati come laboratori o magazzini. Attraverso il cortile, si giunge all'ala di servizio, detta « corea », che. con– sta di: una romantica scala a chioc– dola, due appartamenti .piccoli di ti– po popolare e due grandi che si af– facciano anche su via Gorani; tutta questa ala è un po' fatiscente. Adesso, riguardando a questi quattro mesi di occupazione. non riesco ad I essere molto conciso: è stato un pe– riodo molto intenso, ogni giorno ac– cadevano fatti importanti. Posso individuare alcune fasi dell'oc– cupazione. I fase: la scoperta della casa (ottobre) La curiosità spinge tutte le cule dei C.0.M. in via Morigi, ma si tratta ancora di una occupazione « esteti– ca » ( come dice la Luisa): candeline, collages, cassette, manifesti, reperti frutto di scavi in soffitte e cantine. E' stato un bel momento per me. Non conoscevo ancora le mie nuove conviventi! Constatavo che solo alcu– ne, le più disperate, si adattavano a vivere B. II fase (novembre) Iniziano i lavori per rendere abitabile la casa; con i soldi raccolti da varie collette, vengono riportate l'acqua, la luce, il gas. Cominciano a funzio-

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