RE NUDO - Anno VIII - n. 53 - maggio 1977

Balla Cina con livore Resoc011to deluso di tre compagn; francesi, ex app'artenent; a grup,p; m -J, J; ritorno "4 un lungo soggi.omo in Ci,u Forse per la prima .volta, la comples– sa socied cinese viene descritta nella sua quotidianid nel libro: «Il se– condo ritorno in Cina. (ed. du Seuil, Parigi); ne sono autori CLAUDIE e JACQUES BROYELLE, EVELYNE TSHIHART. I tre sono andati in Ci– na per la seconda volta nel 1972 e nel 1973 e sono tornati in Francia nel gennaio 197.5. Evelyne ha inse– gnato francese all'istituto di lingue straniere di Pechino; Claudie e Jac– ques hanno lavorato come correttori di bozze per le pubblicazioni in lin– gua straniera. La loro testimonianza ha suscitato clamore. (Va ricordato che i tre si so– no s~mpre dichiarati filo-maoisti). Si inizia dai Danwei, gli organismi di unità del lavoro. Contrariamente a quanto si pepsa comunemente in Europa, i comitati rivoluzionari nati durante la rivoluzione culturale, non sono affatto eletti dal basso ma nel migliore dei casi, dopo «consultazio– ni democratiche», sono designati dal– l'esercito e dai vertici del partito che costituiscono due delle tre componen– ti dei comitati. Il potere è di fatto esercitato dall'apparato e il comitato funziona solo come cinghia di tra– smissione del partito. Si prenda ad esempio la questione degli alloggi. O– gni~comitato ha un ufficio per le abi– tazioni; a tale ufficio non solo è de– mandato ogni potere per la distribu– zione degli alloggi, ma gli è attri– buita anche la facoltà di gestire di– rettamente le abitazioni. «E' sotto la sua supervisione che si svolge la vita quotidiana nelle case: organizzazione della vita collettiva, miglioramenti da apportare agli uffici, soluzione dei contrasti tra inquilini; la parteci– pazione attiva della popolazione è, in– somma, estremamente ridotta». Ogni nucleo abitativo è raggruppa– to attorno al luogo di lavoro; ciò ha dei vantaggi, ma il guaio è che ogni spostamento è controllato. P8R Q.UAkTO-TBHPO PENSI ,we: e, F4R"NNo RESTARE ANCOR.A IN QUESTA POSl2t0NE.? Cosi ad esempio, per visitare un ami– co presso la sua unità di lavori, è necessario sbrigare alcune formalità. Si tratta di scrivere il proprio nome e il proprio luogo di lavoro su un apposito registro depositato presso la portineria; bisogna dire inoltre il no– me della persona che si vuole andare a trovare e se si tratta di un parente o un amico, e dichiarare la ragione della visita. Questo se la visita stessa dura un solo giorno; se si tratta di più giorni, allora la medesima trafila burocratica va fatta presso il servizio della sicurezza pubblica, in pratica la polizia. Non è necessario infine alcun visto per spostarsi da un distretto all'altro della Cina, ma in compenso non è possibile alloggi~re in albergo senza una lettera d'introduzione della pro– pria direzione di lavoro che autorizzi lo spostamento. Se si vuole alloggia– re presso amici o parenti che abitano nella provincia in cui ci si reca, bi– sogna dichiarare la propria presenza al posto di polizia più vicino nel più breve tempo possibile». Della propria vita privata non rima– ne in pratica niente: «Quando una persona sposata si «compromette», con un'altra persona (e ci si può .«:ompromettere» per ben poco ) in– terviene la direzione del caseggiato. Se i due devianti non mettono fine alla loro relazione, possono essere cri– ticati di fronte all'assemblea dei com– pagni di lavoro che in genere inv~a la direzioen a impartire ai colpevoli una più severa educazione di classe. la direzione a impartire ai colpevoli zata la persona presa di mira in ge– nere cede e fa l'autocritica, ma spes· so la vicenda si conclude col suicidio del( gli) interessato. Il celibato e l'astinenza fino a 28 an– ni sono vivamente consigliati dalle autorità; gli antifecondativi non so– no distribuiti ai celibi. «Nel 1974, una giovane studentessa dell'univer– sità Quinghua ritornò incinta da uno stage in una comune popolare. Im– mediatamente informato dall'ospeda– le, il comitato di partito dell'univer– sità, convocò la giovane e la invitò a fare il nome di colui che l'aveva mes– sa incinta; lei si rifiutò e il caso fu portato dinanzi alle masse. La giova– ne era figlia di un alto funzionario del partito e la morale proletaria do– veva assolutamente trionfare.. non potendo sopportare gli interrogatori e le pressioni d'ogni tipo, la studen– tessa si suicidò. Se questa è la morale ufficiale, il controllo dei vertici nei riguardi del]' educazione spesso non è meno grez· zo: significativo è l'esempio dell'elabo– razione del manuale d'insegnamento per l'istituto n. 2 di lingue straniere a Pechino. Un famoso passaggio del libro di W. Hinton Fanshen in cui è descritta la riforma agraria e h redi– stribuzione delle terre confiscate ai ricchi proprietari, è stato censurato perché poteva sembrare che i conta– ~ pensavano al proprio interesse invece che a quello di Mao e del Par– tito. «Secondo ritorno in Cina» è ricco di esempi del genere e molti miti ses– santotteschi sulla Cina rivoluzionaria sono distrutti. La delusione dei tre autori ex «ML» traspare evidente in tutte le pagine del loro reportage cosl come _eviden– te è l'invito a guardare alla Cin:1 di oggi senza le lenti deformanti dell' ideologia e del mito. da Libération

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