RE NUDO - Anno VIII - n. 53 - maggio 1977

mobili, la schermografia permette di realizzare fotogrammi piccoli, a prez.' zi ridotti, e di facilitare il lavoro di archiviazione e conservazione, con ul– teriore riduzione dei costi. Chi vuole minimizzare i danni della schermografia, giustificandoli con la necessità di scoprire in tempo Ja TBC, ci sta in realtà proponando l'ennesi– mo imbroglio scientifico. Infatti men– tre la radiografia è l'unico esame ra– diologico valido perchè permette di scoprire lesioni di 1/ 4 di millimetro, la schermografia rivela solo lesioni superiori al millimetro e quindi non permette di scoprire forme tuberco– lari iniziali. La scelta del mezzo radiologico è dun– que sempre e comunque sbagliata, vi– sto poi che nella TBC l'unico mezzo sicuro per accertare la diagnosi è la dimostrazione di bacilli specifici nei tessuti o nei prodotti patologici che ne derivano; cosa più innocuamente realizzabile con un esame microsco– pico o con i test tubercolinici. Questi esami tra l'altro vengono sem– pre richiesti per confermare o smen– tire il nebuloso reperto schermogra– fico. Sulla base di queste moderne cono– scenze scientifiche le autorità sanita· rie hanno deciso che su 1000 indi– vidui bisogna irradiarne 997 sani per scoprire 3 malati, irradiati anche lo– ro inutilmente, vista la necessità co– munque di dimostrare la malattia con esami batteriologici. Gli unici ad es– sere avvantaggiati da questa encomia– bile preoccupazione per la salute pub– blica sono sicuramente i costruttori di apparecchi schermografici, di uni– tà mobili, di pellicole speciali; fortu– natissimi industriali favoriti ·nei loro profitti da una legge che rende que– sta visita obbligatoria e quindi ga– rantisce una sicurezza di smerciabili– tà del prodotto. Diventiamo obbiettori di coscienza e rifiutiamo la prevenzione obbligato– ria! L'abolizione dell'obbligo degli esami radiologici sistematici (e di tutte le altre forme di prevenzione: vedi vac– cinazioni) è un obbiettivo importan– te. Non si possono, infatti, lasciar passare leggi liberticide e lesive del- 1 'autonomia delle persone, senza crea– re un pericoloso precedente in cui la– sciar sguazzare l'arroganza del potere. Non basta dire no alle centrali nu– cleari, quando si inizia bisogna anda– re fino in fondo! In questo periodo si svolgono gli esami schermografici a scuo– la, non dobbiamo aver paura di dire di no alle radiazioni, il cancro fa più paura. Le notizie s u 11a schermografia sono tratte dal Quaderno– Documento: I PE– RICOLI DELLE RADIAZIONI (Ar– naldo Brioschi: Dal– la schermografia alle centrali nucleari - Una nuova forma di inquinamento - La scienza contro l'uo– mo). Edizioni CUEM. Per ques,ro vi propo– niamo da queste pa– gine di cominciare sin da ora una dura obbiezione di co– scienza alla violazio– ne del proprio cor– po. SOGNO E SON DESTA IIE NUD0/43 Chissà se Aspergilla avrà i capelli biondi... dalla cucina arrivava ~ tanto un «orendo• odore di frit– to. Che vitaccia! In sei in quattro stanze più corridoio e cesso, nella seconda fila di una scatola di ce– mento e fuori cemento e dentro cemento... alla fine anche dentro. Ero stanca, bo aperto le finestre, mi sono spogliata, bo spento la lu– ce e mi sono infilata dentro le co– perte. Per fortuna che il giorno prima avevo cambiato le lenzuola ed ancora avevano odore e legge- rezza di fresco. · E intanto pensavo... anche oai non bo mangiato... la pancia cre– sce poco... avrà occhi neri o v~ di?... domani mi devo alzare al· le... devo fare questo e quello ... chissà se poi non mangiare fa com male ... D'altra parte mi tratto be– ne: la mattina mezzo litro di lat– te «macchiato di caffè. ( è molto bello dire macchiato di caffè, in realtà ha proprio UD bel colore caffè e latte), una fetta di pane t08tato, burro e marmellata di ~ dri, o di albi~ o di arance, fragole o ciliegie, cosl buone fatte in casa. Il mezzogiomo in mensa direi che non è un gran che, per fortuna che mangio al mattino. · La sera 1000 cosi stanca e siamo com tanti che vado in confusione: chi riesce a fare qualcosa di gu– stoso? ! bah, che vitaccia! Una nu– vola nella mente e bodibodibodibo il sonno, paff!, o il 10gDO? Un uomo vestito da impiegato, aveva la camicia con la cravatta, la giacca coi calzoni, una cartella, viaggiava su UD treno seduto co– modamente nello scompartimento. La scena mi si ripete: l'uomo viaggia in treno, ma... qualcosa mi pare cambiato. Ah, sl, il treno sta tomando indietro, con lo stes– so uomo, un po' più spettinato e un po' più puzzolente. Ancora la stessa 1Cffl8: il treno va, con lo stesso uomo - ma ce ne sono anche altri - stavolta profumato di acqua di colonia. E di nuovo la stessa ecena: il tre-

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