RE NUDO - Anno VIII - n. 53 - maggio 1977

RE NUD0/20 Quinto Potere Hanno detto (i critici) che Quinto Potere è un film tipicamente americano, che qui la 1ealtà è molto diversa ecc. Vi ricordat quando una decina d'anni fa si commentavano le poesie della beat generation . ulla « Bomba »? Si diceva che era robJ tipicamente americana, nevrosi della bomba, roba da guerra fredda eccetera. Adesso che le centrali nucleari vogliono mettevle anche qui, e che anche noi con la « Bomba » conviviamo quotidianamente, quei commenti critici fanno proprio ridere. Quinto Potere non è roba americana, perlomeno non solo americana. Vi si clic~ che la televisione è fondamentalmente spettacolo, cfié la televisione entra nella quotidianità e documenta in diretta la quotidianità, ma nel farlo la rende anche ~pettacolo, e che questo non è un.1 semplice mistificazione della realtà, perchè la realtà stessa sta diventando (o è già) spettacolo e le nostre vite sono dei copioni e perdipiù copioni mediocri, sceneggiati televisivi. Allora: riprendiamoci la vita, o riprendiamoci i copioni? Tutt'altro che roba americana, come si vede; è roba nostra. Chiunque può vedere che, dopo la riforma soprattutto, la televisione ha altri criteri: appunto il « giornalismo all'americana». Ricordate Vallanzasca al balcone? Spettacolo. Ma anche la ripresa in differita dell'assemblea dell'Alfa era pettacolo, con Trentin che recitava di fronte alle masse, col delegato di Napoli che parlava in dialetto per far vedere che lui era proprio la voce di Napoli e del Mezzogiorno, con le riprese dal vivo dove gli attori sono gli attori quotidiani: noi coi nostri ruoli, noi come uomini e donne « di spettacolo »·. Dentro tutti nello spettacolo: i « matti » di Basaglia ono ormai in onda una era alla settimana, una volta persino con un ottofondo musicale di Disco music. I circoli giovanili ·ono ll dal vivo, con Capanna (magari più dal morto che dal vivo). Le telecamere esplorano i covi dei ap coi letti sfatti, mostrano gli elementi di cena che caratterizzano la scenografia del « covo ». La televisione di Stato entra nella quotidianità, 'la documenta, ma in qualche modo anche la « forma ». Cosl in Quinto Potere vediamo un telegiornale che diventa fino in fondo spettacolo, vediamo un ignoto gruppo terroristico che autodocumenta a video-tape le proprie rapine in banca e ne fa uno speciàl televisivo di grande successo e il loro « libero accesso » al canale televisivo è garantito dal fatto che già prima dell'arrivo della televisione, della messa in onda, essi fanno spettàcolo, si vestono e .parlano da attori, recitano ruoli precisi sulla scena della vita. Anzi in tendenza è il loro spettacolo, lo spettacolo dal vivo (e dal morto) per eccellenza ad essere il vero spettacolo, quello del più alto indice di gradimento. La televisione diviene tanto più popolare quanto più essa si toglie le ultime scorie di « falso», di ricos,truito in studio, di posticcio, ed entra nella realtà, nel quotidiano. Il quotidiano « vero »? In un certo senso sl. Ma la verità del quotidiano è già all'origine una verità preformata, è già di per sè spettacolare. Le persone non sono persone di carne e ossa, perchè rifiutano all'origine il loro essere carne e ossa, e testimoniano La società dello Quinto potere, l'uomo col magnetofono e le politica, dell'informazione, della formazione.

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