RE NUDO - Anno VIII - n. 52 - aprile 1977

RE NUDO 30 INDIANI METROPOLITANI - ALCUNE INDIRETTE MA SENSATISSIME ANALISI SU BASE MARXISTA Si tratta di alcuni brani tratti da "AUT-AUT", autun,no 76, numero dedicato al problema della "/orma.rione" nell'Università in rapporto alla ricomposizione della classe operaia, a cura di Romano A/quali. L'indagine si riferisce al Piemonte, ma le ipotesi che ne derivano hanno evidente validità ;,_enerale.La scelta è ovviamente fatta con "parzialità ". Si rimanda a u11c1 lettura complessiva. Titoletti e corsivi sono di Re Nudo. Ristrutturazione e operaio L'egemonia del «vecchio» operaio massa, che già si era collegato e saldato all'inizio degli anni '60 ai professionali, e che poi si è collegato spontaneamente alle avan– guardie emergenti dei « terziari », alle gio– vani forze terziarie. già nel vecchio ciclo della lotta questa egemonia non è caduta, ma ha cambiato valenza. Malgrado una ri– produzione anche quantitativamente allar– gata degli operai professionali in senso tra• dizionale, trasferiti però ad altri punti del ciclo; e malgrado lo sviluppo di lavoro precario, attualmente, in questi anni 'iO, l'egemonia dell'operaio-massa si riproduce in un nuovo rapporto, ancora una volta spontaneamente, realizzato innanzitutto con il nuovo proletariato « terziario » e « qua– ternario » dell'industria e dei servizi, non– ché con certe avanguardie financo della pubblica amministrazione: questa nuova composizione di classe a mio a, viso si realizza tendenzialmente dando luogo ad una nuova fase storica che sosti tuiscc or– mai all'operaio-massa I'« operaio sociale» (come lo chiamo io), oggi embrionale. Questa potenziale, intenzionale, ricomposi– zione di classe ha come base oggettiva la nuova qualità della forza-lavoro astratta complessa ... ... ancora una volta (come avvenne nel '58-'62 per l'operaio massa) il movimento di classe precede il movimento operaio istituzionale (quello storico, ma ancor di più quello ex-extraparlamentare che è il più ideologico e immutabile) fermo su quanto rimane della vec:chia combinazione e qualità della forza-lavoro, e « spontanea– mente » ( in modo rdalivo, rispetto alle uri po' più di occu;:rnzione di lavo– ro senza critica dell'economia po– litica e il soggettivo non parlia– mone che chi l'ha mai visto dall' alto del Tibet? almeno dicesse (e veniamo a un po' di spiegazione) che dice invece, AsorrosA, c'è nuovo anticomunismo, c'è teo– ~ia.dei bisogni e questo non va a una sedicente prima società se– dfcentemente rappresentata in 'JOto da PCI e sindacati contro emarginati e sbandati disoccupa– ti vari. che dice Asorrosa la secon'da società - «all'attacco della ~rima" - «per ?Oterla disgregare e di– struggere» - «perchè esattamente dirigenze di tali organizzazioni istituzionali anche di medio livello ed anche rispetto ai «delegati» moltissime volte ... ) si muo– ve per la crescita dell'embrione di nuova composizione di classe nella nuova forma di soggetto politico che ho chiamato « ope– raio sociale » ... ... questo proletariato « terziario » che nel– la stratificazione sociale sta al di sopra del– l'operaio massa, tuttavia ormai è a sua vol– ta massificato, dequalificato, concentrato, subalterno ad un lavoro morto come mac– chinario computerizzato, con ritmi alti e lavoro svuotato e dpetitivo e parcellizzato, anche nel terziario supcl'ioi-c o « quaterna– rio »... Il nuovo ceto medio proletarizzato è in realtà il nuovo proletariato. Certo al• lora non è più il yecchio. Queste due grandi vnriabili, « terziarizzazione » e « pro– letarizzazione », fino agli anni '60 in Italia potevano essere contrapposte; negli anni '70 non più, neppure fuori del processo lavorativo; esse tendono a combinarsi; ma nel farlo si trasformano. Oggi abbiamo 1111 proletariato al di rnpra degli uperai di fabbrica, mentre fino a ieri l'avevamo solo al di sotto: è inutile stupirsene e scanda– lizzarsi: è un fatto, un fatto peculiare, un fatto « specifico » che ha gigantesche va– lenze politiche positive per la classe ope– raia, e che coinvolgono il ruolo dell'Uni• versità ... Mercato del lavoro, scolarizzazione e soggettività Si dice ancora in giro che il mercato .del lavoro è in crisi. Se però si vuole capire attraverso questa disgregazione e distruzione" - « possono essere soddisfatti . i bisogni di volta in volta emergBnti senza aspettare il domani" - «all'interno di questa seconda società alcune del-le no– stre parole d'ordine più autorevoli (?) non mordono (Grrr!)" . «l'au– sterità ... ecc." - Poi: «fra i teorici dei bisogni della se– conda società e certi settori del. mondo politico ed economico ita– liano ... c'è oggi una convergenza (oggettiva? soggettiva?) sulla ne– cessità di colpire in primo luogo la presenza operaia organizzata nella società e quindi il -sindaca– to ma con particolarissimo riguar-

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