RE NUDO - Anno VIII - n. 51 - marzo 1977

sangue, come quello che mi sta a sfruttare. Questo per quanto ri– guarda il lavoro e il principale. Qui poi ci sono i costruttori. Che ti fanno vivere in una certa ma– niera, e gli devi dare quello che vogiiono loro e se non lo fai vai anche contro le leggi. La maturità del la lotta per me sta in questo. Se prima dicevi « il fitto si deve pagare», quella era la cosa più importante, magari ri– manevi senza mangiare per paga- re l'affitto. Invece oggi no, anzi al limite preferisco non pagare la pigione, ma io devo mangiare, perché io ho diritto di mangiare, e non devo far mangiare loro, che mi fanno vivere in una certa maniera, perché i soldi con cui costruiscono quèste case qui so– no i soldi nostri, queste case sa– rebbero anche nostre, al limite. Invece prima, non essendoci la lotta, non lo vedevi il nemico che dovevi combattere. Ma è stata una maturazione gra– duale. lo ho fatto la riduzione da subito (il 50%). Però non c'era un'organizzazione, si decideva così tra poche persone. Poi si è allargata la voce, chi voleva e chi non voleva, abbiamo raccolto . le firme e abbiamo cominciato , nel solito modo, prendendo il conto corrente. Nel frattempo già erano comin– ciate le riunioni del Comitato. Ma io non ci sono andata subito. Ci sono andata dopo circa tre mesi, perché pensavo «io faccio la riduzione perché me l'ha detto X (uno che adesso nemmeno la fa più); ma io devo andare a· ve– dere dove andiamo a finire, non posso andare avanti così, se mi cacciano via, che faccio?» Allora una sera seppi che c'era questo locale dove facevano le riunioni. Ci andai e per parecchie sere ci sono sempre andata, senza mai capire niente; facevano un sacc·o di discorsi, e io non prendevo mai la parola. Comunque, ogni volta che uscivo di lì la sera, già cominciavo a pensare diversa– mente. Così, ho sentito che ci dovevo_ andare tutti ,i venerdì, primo perché si discuteva della casa; e poi perché si facevano dei ragionamenti a cui finora io non ero mai arrivata. Si parlava dei costruttori, del lavoro; e io mai avevo visto la lotta della ca– sa legata a quella della fabbrica a quella maniera. Non mi passa– va per la testa che quelle 1O I-ire che mi davano d'aumento poi me ·le prendeva il padrone di ca– sa, per cui era tutto un giro. E' da lì che ho cominciato a veni– re a casa la sera piena di idee. Mi dicevo: «hanno ragione, è lo– gico quello che dicono». Complessivamente, è stata una cosa graduale: Poi mi hanno aiutato tanto _quei RE NUD0/21 edizioni ottaviano VIA S. CROCE. 2 20122 MILANO IL FUMETTO COME STRUMENTO DI CULTURA CAGNI. FERRARO. PEG Storia u ltal'ia a fumetti. 1. Nascita della borghesia Un contributo alla divulgazione di una lettura materialistica della storia. LYDIA SANSONI MAGDA SIMOLA LA PRIMA E'STATA LILITH La lotta delle donne nel mito e nella storia. DARIO FO. JACOPO FO · L'umorismo di Fo dalla scena al fumetto. Oski Li\ VERA STORiA DELI_jE INDiE L'opera più significativa del maestro dell'umorismo sudamericano COLLANA "ROMPETE LE RIGHE" i libri per il proletariato infantile 16-1 O anni) GARUTI-TABARÉ Il Cile non è una favola L 1-000 DOUMERC-BARNES Il popolo che non voleva essere grigio BEHRANGHI-CHIURAC Il pesciolino nero l 1 000 L. 1.000 SCUOLA ELEMENTARE VILLA TORCHI Che cosa farai da grande? L. 1000

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