RE NUDO - Anno VIII - n. 51 - marzo 1977

RE NUD0/17 ZERO IN CONDOTTA Una donna-insegnante a Desio denunciata dai genitori e allontanata dal Ministero perchè femminista e non clericale. Una mitria, cappello da vescovo che per non essere ancora stato adottato dalla moda ha mantenu– to inconfondibile il suo odore di s.acrestia, messa sulla testa di una donna che si chiama Maria– rosa. Pare che l'invito del vescovo Ma– riarosa abbia scandalizzato: il ve– S·covo aveva pregato le fanciulle di essere «caste». Vilipendio al– la religione e attentato al comu– ne senso del pudore: fa s,ostanza dell'accusa di 45 genitori a Ma– riarosa è questa. Il Ministero manda un ispettore. Questi ispettori sono persone di gusto. A Biella nella motivazione per l'allontanamento di un inse– gnante era scritto che la voce del tipo in questione era nasale e sgradevole. L'ispettore di Ma– riarosa è di gusti più comuni per il s'uo tipo: ha un autentico amo– re per i registri, l'educazione ci– vica, la completezza de·l program– ma di Storia e Filosofia, i voti, le interrogazioni ·individuali, la le– zione cattedratica etc. etc. Ris·crive per l'ennesima volta le sue ossessioni trovando lacune nell'operato di Mariarosa. Ag– giunge però che anche il compor– tamento (vedi sopra) di Mariaro– sa lascia desiderare. Dopo un anno arriva un prov– vedimento: trasferimento· d'uffi– cio da Desio ad Acqui Terme. Il trasferimento d'uffic1io è una punizione che non si chial\°a pu– nizione: cioè è una puniziolile dal– la quale non ci si può difendere contestando ·le motivaziorii del provvedimento, per il buon· moti– vo che non si tratta di un provve– dimento disciplinare ma della su- periore volontà e necessità dell' Ufficio, divinità ben nota agli sta– tali. Si sprecano le proteste: consi– glio dei professori, consiglio d'i– stituto, genitori democratici, sin– dacati, partiti, consigli di fabbri– ca etc. etc. :la parola d'ordine è la difesa. del posto di ·lavoro, la libertà d'insegnamento, i diritti del cittadino. Persino qualche ge– nitore che aveva accusato si scandalizza del provvedimento. Tutti fanno il loro dovere, an– che Comunione e Libetazione e il gruppo Confronto denunciano I' anHdemocraticità del ,provvedi– mento: ribadiscono però la loro ovvia avversione al oontenuto e alla forma (a tutto) dell'attività di Mariarosa. Le sinistre si acquietano, ferme alle pur sensate posizioni sinda– cali. Ecco il Concordato e il Compro– messo: qualcuno e qualcosa vie– ne rimoss·o, castrato in silenzio. La sessualità è rimossa nelle as– semblee, nei comunicati, dapper– tutto. La troppo ovvia eccezione è co– stituita dal Collettivo Donne del

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