RE NUDO - Anno VIII - n. 51 - marzo 1977

RE NUD0/12 -'i-~.·: .. Dal voto favorevole all'art. 7 della costituzione sul concordato fra . ~l'•;·v,~:)_, Stato e Chiesa ad oggi, la politica dal PCI verso il clero è stata sempre coerente di cedimento in cedimento ... Paolo VI e monsignor Berlinguer La banalità del potere sembra confermarsi nel luogo comune che Parigi valga davvero una messa. Questa volta è Roma che val bene una messa. Roma come governo centrale e Roma come città. Comunisti e, con qualche tentativo di dignità in più, socia– lisN, stanno al gioco e si prepa– rano a firmare una revisione del Concordato che lo tiene in piedi sostanzialmente immutato se non peggiorato. Intanto il Concordato non è una questione di principio senza mac– chie di denaro. Tutt'altro. E' un ballo di miliardi coi quali viene saziata questa babilonesca putta– na che è la Chesa: il pezzo forte è il privilegio del patrimonio ec– clesiastico, lo seguono i finanzia– menti alle scuole clericali, agli enti di assistenza, alla edilizia chiesastica, al mantenimento di un esercito di preti, cappellm,i militari, professori di religione. Agli enti ecclesiastici viene rico– nosc:iuta personalità giuridica. Vuol dire che possono ereditare, vendere, comprare, amministra– re. Con una particolarità però: I' evasione garantita dalla legge: imposte sui fabbricati, fondiaria, complementare, imposte sull'ere– dità: la Chiesa, per opere di cari– tà, è esente, anzi, può gestire qualsiasi impresa economica senza neppure l'obbligo di mo– strare un bilancio. Così ·si può donare alla Chiesa per non paga... re tasse e accordarsi con la Chiesa per spartirsi gli utili sen– za il rischio di bilanci pubblici. Ora, nel Concordato del '29 esi- steva la possibilità per lo Stato di chiedere lo «smobilizzo» (ven– dita di un immobile); lo Stato po– teva, in questo modo, accertare la consistenza del patrimonio e farsi pagare le tasse, consegnan– do il restante del risultato della vendita alla Chiesa. Nel '77 la bozza di Andreottii prevede di tare allo stato anche questa pos– sibilità. Pergamena, che è un magistrato, ha scritto un libretto per Savelli intitolato «La roba clericale», vi si calcola che, soltanto a Roma, la Chiesa possiede un quarto del– la superficie della capitale: 50 milioni di metri quadrati. Solo a Roma. Se si aggiunge il resto ... Già, il resto: il pudore di questo stato è così grande da non avere neppure fatto un'inchiesta sul pa– trimonio immobiliare della chie– sa. Insomma abrogare il Concor– dato signifiicherebbe, d'un botto solo, risparmiarsi ben più di una stangata fiscale: per parlare al li– vello dei preN, perlopiù situato all'altezza della saccoccia. Argan, sindaco comunista di Ro– ma e uomo di Cultura, ha prote– stato contro il sacco di Roma fat ... to dagli speculatori, davant•i allo Speculatore Primo. Giobatta Mon– tini, gratificandolo, per sopramer– cato, di «paterna sollecitudine». I servilismo gesuitico di questo Argan è repellente perché ha tra– sformato una potenziale trovata satirica e beffarda in un uggiolio moralistico contro il comune ne– mico, individuato nella vaga, ce– leste, falsa quanto i salotti prole– tar•i, essenza della Speculazione. ~tftfii, ·~ ··~ ' • ' • > ~ ....~· t ,:.·: "/'._·::j/ /C ( Berlinguer è più sottile: per al– learsi alle masse cattoliche è pronto a tutto: il concordato gli sembra uno stupendo test di buo– na volontà; i comunistii non man– giano più i cristiani anzi, li in– grassano solo per lustrarsi gli oc– chi. Niente di male se la tattica fosse solo astuta, meglio se sapesse almeno essere cinica. Macché! Berlinguer, come il Par– tito che rappresenta, (a teatro, davvero) è sincero fino alla nau– sea, ormai. La solidarietà Chiesa– PCI va infatti al di là di un mero e momentaneo accordo di pote– re. Non ricordo chi aveva com– mentato le recenN uscite di Enri– co scrivendo che Lenin e Gram– sci e Togliatti dèvono essere un po' lasciati ammuffire dal PCI che si socialdemocratizza. Ag– giungeva però un'osservazione acuta a proposito della vera con– tinuità storica del PCI: il morali– smo austero di lavoro e sacrifi– cio proprio del leggendar•io ope– raio professionale del '20 si è conservato come criterio di valo– re del Partito dei Lavoratori.

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