RE NUDO - Anno VII - n. 49-50 - gennaio-febbrario 1977

RE NUDO/40 NO AL PARTITO DELLA POLPETTA Durante le discussioni interne al collettivo che si occupa della questione alimentare e anche in una discussione in redazione è venuto fuori da più parti l'esigenza di motivare perché Re Nudo ha deciso di partire con una campagna contro l'industria alimentare e per un'alimentazione alternativa. Proviamo quindi a fare chiarezza su questo momento di controinformazione che non riguarda solo la questione dell'alimentazione in sé ma che coinvolge e condiziona tutta la dimensione di vita americanizzante a cui tutti, più o meno Correre a fare la spesa, fare presto per cucinarsi qualcosa, un po' per tutti ormai il tempo del cibo è diventa– to un ritaglio, un bisogno da soddisfa– re in fretta. Nel costume quotidiano non esiste più il tempo necessario per nutrirsi decentemente, il cucinare nella sua dimensione di ruolo - dove– re delle donne è vissuto come un peso da sbrigare, mentre invece potrebbe tornare ad assumere una dimensione creativa se proposto come momento di cultura che coinvolge sia l'uomo che la donna. Il tempo del cibo, come il tempo per la riappropriazione del corpo vaVisto come un aspetto impor– tante della realtà quotidiana da con– trapporre al tempo di consumo che domina invece i nostri comportamen– ti. La nostra proposta è innanzitutto questa: prendere coscienza del sef.l– so e del valore culturale che la scelta di ridarsi il tempo del cibo che la civil– tà industriale ci ha tolto. Per molti nell'intervallo di colazione si è addiruttura nell'impossibilità mate– riale di cucinare ma anche la sera quando si torna a casa si pensa al tempo libero come momento da usare per il consumo di qualcosa (cinema, libri, televisione). Sempre più rara– mente il tempo di mangiare coincide nel nostro pensiero con il momento conviviale o di rapporto con l'altro/a/i. Tornare a casa stanchi dal lavoro o dallo studio coincide troppo spesso con il programmare automaticamente una serata di distrazione (di buona o cattiva qualità) o di stravaccamento, quando la stanchezza accumulata è troppa. Comunque e sempre la nostra attenzione è rivolta a fuori, all'ester– no: fuori del corpo, fuori di noi stessi. b otec G1 o n consapevolmente siamo costretti ...

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