RE NUDO - Anno VII - n. 47 - novembre 1976

1b RE NUD0/1 COLORANDO, INQUINANDO, UNIDAD PADRONAL! Appello per una campagna di massa contro la logica del profit– to per una diversa qualità della vita e per un controllo operaio sulla qualità della produzione «Difendere l'occupazione fino alla morte», questo il senso letterale del discorso di un membro del consiglio di fab– brica· della ICMESA cinque giorni prima che lo scandalo èsplodesse sui giornali. La sua proposta: tacere sulla fuga della diossina per non creare allarmismo e per non rischiare la chiusura della fabbrica. Questo episodio non è un caso limite, rappresenta l'at– tuale linea sindacale tesa a razionalizzare la produzione e difendere l'occupazione senza entrare nel merito sulla quali– tà della produzione. Questa linea vale sia per l'industria chimica, come per quella ali– mentare e per la farmaceutica. Tutti i giornali, anche di sini– stra, hanno ampiamente par– lato ed ironizzato sulle ormai famose mortadelle alla merda (questa volta nel senso più letterale possibile) che i Mol– teni esportavano per frodare il fisco, ma nessuno si è posto \., no Sian la domanda: ma chi insaccava quei quintali di merda, ogni santo giorno? Chi, manata dopo manata e chissà da quanti anni si prestava silen– ziosamente a questo gioco?. Giriamo la domanda al consi– glio di fabbrica della Molteni, ma giriamo soprattutto questo appello a tutte le avanguardie e i consigli di fabbrica dell'in– dustria alimentare per iniziare a considerare la lotta per la qualità del prodotto come un aspetto irrinunciabile del pro– gramma operaio. I formaggini fatti con gli scarti di tutti i for– maggi deteriorati, sono solo un aspetto folcloristico di una industria che investe capitali e studi per riuscire a produrre · sapori, odori, colori, immagini, corposità delle sostanze tanto da arrivare in certi casi a so– stituire in gran parte il prodot– to originario. Incominciamo a denunciare pubblicamente i prodotti più schifosi, costrin– giamo l'industria a produrre per la vita. Oggi esistono pos– sibilità reali per iniziare il boi- cottaggio di questi prodotti, abbiamo giornali, radio, bollet– tini in mille paesi e città. Vo– lantiniamo davanti alle fabbri– che-latrine, davanti ai super– market costringiamo il sinda– co a scendere su questo ter– reno di lotta. A tutti i gruppi spontanei, alle commissioni politiche della sinistra, ai compagni chimici e medici, proponiamo di coordinarci per fare pesare di più la lotta per una qualità della vita diversa, anche su questo terreho. . È necessario coinvolgere su questo terreno di lotta gli stra– ti proletari che sono i più esposti al condizionamento culturale imposto dai modelli di comportamento borghesi. È possibile quindi fare partire a breve scadenza una campa– gna di massa che coinvolga anche gli abitanti dei quartieri, le casalinghe, le avanguardie di fabbrica perché esigano un controllo operaio sulla produ– zione e sulla qualità del pro– dotto. {f Jl,

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