RE NUDO - Anno VII - n. 47 - novembre 1976

RE NUD0/13 SIAMO TUTTI IN LIBERTA' OBBLIGATORIA Anche nel nuovo recital «Libertà obbligatoria» Giorgio Gaber ha posto l'uomo al centro del suo discorso ma senza concedere nulla alla coscienza di alcuno prende di mira la · generazione del '68, i ·nuovi reduci, lacerati di dentro da una guerra lasciata a metà e trasformata in mito... · La critica di Gaber è però sempre amica, solida.le , di uno che vede le cose dal di dentro, che critica e denun– cia senza riguardi per nessu– no, dice ccA me interessa ·scuotere la gente c~e sento più vicina, che amo, i' cui una parte di me, si riconosce, non mi frega mettere 'in berlina Fanfani o Agnelli. lo non vo– glio compiacere il pubblico, 1b atee Gino B o non voglio che si senta grati– ficato e si scarichi facendosi 4 risate contro la DC, per fini– re magari con una bella can– zone in cui si dice che il po– polo alla fine trionferà e quin– di tutti a casa tranquilli e co– scienti. I miei finali non sono positivi, né tantomeno trion– falistici. Se rappresenti la re– altà, che é oggettivamente una realtà di merda per tutti non puoi dare alibi a nessuno, proprio perché da questa merda vuoi uscire. lo poi non ho ricette e non credo nell'ideologia ... » In questa affermazione in sintesi ci sono gli elementi per capire come si muove il nuovo Gaber che, per il suo crescente impegno è stato perso di vista dalla maggio– ranza del suo pubblico, boi-

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