RE NUDO - Anno VII - n. 44-45 - agosto-settembre 1976

4 sumare nulla e all'appun- rabbiosa che inevitabil- oggi di vedere chiaramen– tamento .alternativo si mente diventa paranoia te come ci siano altri vasti aspetta di poter consuma- pura per le condizioni am- strati sociali oltre ai giova– re il meglio e a prezzi al- bientali e oggettive in cui ni operai o disoccupati, ternativi che non esistono consumano la roba oppu- (impiegati, quegli strati se non nel limbo delle re saturi di paranoia, ab- operai che vanno all'uni– azioni esemplari, gente bandonano la droga per versità, insegnanti, i semi che non è in grado di risa-. darsi ad una «violenza li- occupati del lavoro intel– lire ai rapporti di produzio- beratrice» anti-droga o lettuale) che oggi si pan– ne e arriva a considerare anti-tutto che è la droga gono anche loro., come in– la controparte chi vende il peggiore che pone il com- terlocutori e protagonisti panino anche se è un portamento violento in tut- delia pratica di controcul– compagno come o più di to ciò che fai e che porta tura. Questo criterio, anti– lui, gente che consuma o ad affrontare le contraddi-· co come Marx, è quello di aspira a consumare «in zioni anche coi compagni rappor.tarsi al sociale, alle modo alternativo» sesso; in modo violento e anche i condizioni di miseria e di panini, erba o eroina esat- rapporti inter personali, salario in cui oggi in parti– tamente nello stesso mo- nel divertimento e nel ses- colare i giovani proletari si do in cui la borghesia con- so. dibattono, e vivono. Re suma puttane, caviale, la Al Parco Lambro di que- Nudo in particolare deve cocaina (la borghesia è st'anno quindi abbiamo fare una profonda autocri– furba ir:itutto, si è scelta la verificato quello che già tica perché da questa si– droga pesante che non dà l'anno scorso si incomin- · tuazione di miseria socia– assuefazione). ciava ad intravvedere: il le e culturale, ha pensato LA "NUOVA comportamento unitario di poter riunire tutti insie– delle masse giovanili si è me mille e mille situazioni frantumato, quindi il prole- di quartiere disgregate im- CONTRO-CULTURA" tariato giovanile inteso maginando una aggrega- non come classe ma co- zione ad un livello supe– Questo nuovo giovane me appunto comporta- riore inattuabile, irreale, proletariato che è emerso mento unitario delle mas- che presuppone livelli di negli ultimi anni dalle cin- se giovanili è morto: ri- coscienza e di pratica di– ture delle città metropoli- mangano i giovani prole- versi. Questo salto dettato tane o dal sud è completa- tari, gli studenti, i giovani da una visio"ne tutta ideo– mente estraneo a quella quindi. Rimane la pratica logica del problema deve pratica di controcultura e il progetto della contro- servire a noi e ai Circoli che altre migliaia e mi- cultura che deve tenere del proletariato giovanile gliaia di proletari hanno conto del modificarsi della per una sterzata di fondo. sperimentato durante i realtà sociale e che non Per un ripensamento ge– primi anni del '70. Le con- vede più come soggetto r'lerale sul come la pratica traddizioni nel comporta- solamente i giovani e che di controcultura può esse– mento (pur partendo dagli non vede più come negli re inserita nel lavoro di stessi bisogni) dato dai di- anni passati la musica co- massa, nei quartieri dove versi livelli di coscienza me momento centrale e politica e di esperienza pretesto per una aggrega- sono diventate nell'ultimo zione sia pure momenta- periodo ('74-'76) contrad- nea, di massa. dizioni profonde. I nuovi Ma quali sono i fattori sog– incazzati parlano sempre gettivi ed oggettivi che meno di mettersi insieme hanno fatto morire il cam– per sperimentare momen- portamento unitario dei ti nuovi di vita comunitaria giovani? e sempre di più si mettono insieme per organizzare la COSCIENZA E D1- "banda dell'esproprio". SPERAZIONE Sempre di meno l'espe- rienza psichedelica diven- C'è un aspetto che è il ta per loro qualcosa che principale per capire il serve per pensare a se perché di questa disgre– stessi in rapporto agli altri, gazione dei comporta– sempre di più usano acidi, menti unitari giovanili, un erba eroina come· fuga criterio che ci permette cresce il proletariato emarginato, non coscien– te, disperato. I giovani che si organizzano nei cir– coli del proletariato giova– nile hanno pagato da una parte la vecchia logica unitaria dei cartelli firmati da tutti i gruppi contro l'e– roina «battendo» altri car– telli o comitatoni più arre– trati nelle enunciazioni. Il festival ha dimostrato co– me l'esigenza di una unità ben diversa è sentita dalle masse giovanili perché le contraddizioni esplose so– no state anche per la dro– ga e l'eroina, ben laceran– ti: gli scontri in assemblea sulla questione degli, spacciatori è stata esem– plare ed esemplare è sta– to il comportamento del serv1z10 d'ordine che spesso non è riuscito ad autogestire la linea decisa verso i tossicomani che era di liberalità. Interes– sante è notare invece co– me l'anno scorso questo problema risultò assai meno grave non tanto per la quantità degli interventi ma per l'atteggiamento di– verso dell'S.O. da una parte (meno violento) e • della gente dall'altra, per cui c'era chi avrebbe volu– to dar via libera a tutti gli spacèiatori anche quelli non tossicomani oppure c'era chi avrebbe voluto

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