RE NUDO - Anno VII - n. 44-45 - agosto-settembre 1976

A PROPOSITO DEI FATTI DEL CIRCEO Comportamento criminale, ma– schista, sessuofobico ma non solo fascista, tanto è vero che c'è chi ha scritto sui muri ... COME COMUNISTI ABBIAMO UN NEO, SIAMO D'ACCORDO CON QUELLI DEL CIRCEO. Dato che non siamo fra q1,1elli sempre disponibili ad esorciz– zare tutto definendo fascisti tut– ti i comportamenti e i gesti orri– bili di cui è piena la vita quoti– diana, vorremmo riflettere un attimo sulla mostruosità di quanto è stato scritto su di un triste muro romano, che ricorda in peggio quei tristi nuclei di "compagni" antifemministi nati recentemente a Roma (maschi sporki) e quella assurda scr{t– ta a pennarello riprodotta dal "2 quotidiano dei Lavoratori" che ad altezza degli occhi incrocia– vi alla MM Cordusio di Milano "STUPRO, SACCHEGGIO, DO– MANI SARÀ PEGGIO". C'è un entroterra culturale che collega questi protagonisti di varia ideologia, solo che noi credia– mo che questo filo non sia nero. · Non sono fascisti travestiti che vogliono sputtanare la sinistra, non sono neppure fascisti. L 'u– so del termine fascista per trop– po tempo è servito a non fare vedere qual è la miseria del comportamento e del livello culturale della gente in genera– le e dei compagni in particola– re. Fascisti sono stati chiamati i compagni che sprangavano al– tri compagni, fascisti vengono chiamati quelli che picchiano gli eroinomani, ma gli esempi potrebbero essere mille. È facile per i fatti del Circeo ob– biettare che però Andrea Ghira e camerati effettivamente era– no e sono fascisti militanti. È fa– cile ma sbagliato, deviante. Le servizie, le torture, il disprezzo delle donne "più sono povere più sono puttane" non sono specifiche del comportamento fascista. 57 Donatella olasanti UNA DONNA SOTTO PROCESSO Un pubblico di guardoni. Nell'aula di Latina Donatella Colasanti ogni tanto cerca con lo sguardo le quindici venti compagne femministe che seguono il processo con la rabbia consapevole che quello che si svolge è un processo contro le donne, dove su tutto aleggia la morale ipocrita e maschista che comunque una ragazza che accetta di andare ad una festa con dei coetanei appena conosciuti è una put– tana. Questo è fra l'altro quanto esplicitamente ha detto l'avvocato di lzzo in aula · scandendo le parole contro Donatella che scoppiava in lacrime fra il sorrisino dei maschi presenti. Questo di Latina è un processo-rivalsa di una società fallocratica e borghese che vuole punire un "eccesso" ma che ha dentro dì sé fino in fondo l'i– deologia dei seviziatori di Rosaria e Donatella. Ma in ogni atteggiamento, in ogni gesto, in ogni sguardo o apprezzamento di chi per la strada si sente in diritto di guardare, spogliare, valutare il corpo della donna che passa, c'è dentro in embrio– ne l'ideologia degli lzzo e dei Ghira. L'assenza di una qualsiasi mobilitazione del movimento in questo processo dimo– stra ancora una volta come per pochi il personale venga vissuto realmente come politico. Anche in casi così macroscopici, liquidati nella cronaca di costume, sia pure sdegnata, come del resto i giornali della sinistra borghese. 11problema non è tanto ottenere una facile condanna degli-assassini che sicuramente ci sarà, il pro– blema è invece quello di riaffermare anche in questa situazione il diritto sacrosan– to di Donatella e Rosaria, come di tutte le donne, di vivere la propria vita.fuori dal– le quattro mura di casa senza dover subire quello che non solo da parte dei sevi– ziatori ma anche da parte della morale clerico-maschista Donatella Colasanti sta subendo con straordinaria dignità in quella indegna aula di tribunale. I maschi sporchi a sinistra sono tanti, sono fra di noi. Il fatto del Circeo o certi slogan raccapric– cianti hanno una base culturale comune ad altri slogans necro– fili e insanguinati pieni di cer– vella e prognosi riservata che nonostante la "correttezza poli– tica e ideologica" sono ricondu– cibili ad una matrice da com– pattere tutta interna alla gente e anche alla gente della sinistra rivoluzionaria. L'esaltazione del gesto violento individuale, contro chichessia è del resto totalmente estranea alla tradizione comunista ed è invece pratica usuale dei bor– ghesi e dei reazionari; valga per tutti quella foto del Vietnam che ha campeggiato nel '70 sulle prime pagine dei giornali dove si vedevano collaborazionisti sudvietnamiti che esibivano ri– dendo, teste cietcong. Sarebbe quindi più bello e co– munista che la stampa rivolu– zionaria non sottolineasse trop– po qL(esto aspetto secondario dell'appartenenza ad organismi fascis(✓ dei massacratori del Circeo) ma che cogliesse inve– ce il fi1p rosso sporko che uni– sce a diversi livelli di gravità un compattamento comune e dif– fuso al 1 di là delle diverse ideo– logie che per poterlo combatte– re bisogna che prima, almeno, venga individuato e denunciato. · Perché noi maschi siamo TUT- TI in diversa misura sporki.

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