RE NUDO - Anno VII - n. 44-45 - agosto-settembre 1976

36 DOPO IL 20 GIUGNO QUANTE MOSCHE NEL PUGNO? ( questo articolo è sta– to redatto da quelli di noi che hanno votato P. R.) Vi ricordate le grandi discussio– ni dopo il 15 Giugno? Dopo il 20 Giugno pare invece che non si abbia voglia di discutere mol– to ... Zitti, zitti, mogi, mogi. Le cose dette non sembra che finora ab– biano raggiunto grandi profon– dità. Noi non siamo sfuggiti alla regola giustificati in parte dal– l'altro terremoto che è stato il Lambro. Però in redazione delle elezioni s'è discusso abbastan– za poco ed è presto per tirarne dei bilanci. D'altra parte non vo– gliamo fare come quelli che a– vendo perso la guerra per un pe– lo (o avendo perso l'ultimo pelo) fanno finta di niente. Quindi quelle che seguono sono consi– derazioni provvisorie a cui vor– remmo si aggiungessero le vo– stre. Anzitutto c'è da dire che bene o male non siamo sfuggiti prima all'ideologico sogno del "gover– no delle sinistre", dell'ormai fi– ·nita destra, della possibilità fi– nale delle aperte lotte di ten– denza o di rottura eccetera ec– cetera. Per cui dentro questo quadro il suggerimento di vota– re i cosiddetti "candidati di mo– vimento" (anèhe se l'espressio– ne fa un po' ridere) aveva un suo senso. L'illusione è andata per rane e abbiamo avuto l'a– scesa di compagni che molto simpatici non ci sono (vedi il Corvisieri e troppi Pduppi). Un errore abbastanza chiaro da questo punto di vista è stato considerare il voto per i radicali come solo "in seconda istan– za", mentre è proprio qui a quanto pare che s'è coagulato molto voto di "controcultura". Altra sottovalutazione è andata al peso dei voti nulli (o delle astensioni) che nel contesto di elezioni plebiscitarie come que– ste è stato abbastanza rilevan– te. Ma il problema vero non è né leccarsi le ferite, né stare a di– scutere di aritmetiche parla– mentari. Il problema vero è in– terrogarsi ~u cosa significa il voto PCI e la sostanziale fine dell'area extra-parlamentare dei gruppi neo-leninisti. E cosa significa in questo quadro politi– co un'azione minoritaria come la nostra tesa però ad affondare il discorso controcolturale at– traverso le organizzazioni della sinistra. I gruppi sembrano non essersi affatto accorti della portata del– la sconfitta. C'è persino qual– che vec'chio Guru leninista che ha scritto: «Meglio cosi, ci sia– mo depurati di molti voti piccolo-borghesi (i radicali) e, e siamo più operai di prima». Che una stronzata del genere esca dalla bocca di un leader nazionale è un sintomo preoc– cupante e rivelatore. Tra "de– purandosi ci si rafforza" e "e– purandosi il partito si rafforza" la differenza è molto poca e certo è un avvertimento per tut– ti quei compagni che dentro le organizzazioni neo-leniniste cercano di tenere in piedi il col– legamento con il movimento e di portare avanti la "critica del– la politica" dal punto di vista del personale. 11s·ogno del partito rivoluzionario dentro una linea di coerenza leninista è così Aor– mai alle ortiche: chi farà questa rivoluzione, e chi ne sarà avan– guardia? Magri? Rieser? E che rivoluzione sarà, "depurata" da tutto quanto sta al di là (e al di qua) della disoccupazione e dell'evasione fiscale? In realtà le elezioni hanno espresso due spinte diverse. La prima chiaramente egemonica è una spinta di "funzionamento delle istituzioni", è chiaramente dentro un'ipotesi di accettazio– ne della realtà ma così com'è, una realtà dentro questo qua– dro istituzionale, ma funzionan– te. Questa spinta l'ha raccolta tutta il PCI (e ne raccoglierà ancora) e su questo piano è as– surdo pensare ancora che i gruppi possano fare una qual– siasi concorrenza al riformis– mo. La seconda è una spinta di "disfunzione" del potere non come istituzionalizzazione della rivoluzione in un nuovo progetto politico globale, ma come ap– parente scelta di settorialità (le cosiddette libertà: aborto, anti– militarismo, droga, abolizione della censura eccetera eccete– ra). Questa spinta che storica– mente è stata raccolta dal PSI (in termini elettorali) e che i gruppi non hanno saputo assu- mere affatto, ha anche visto la più grave sconfitta del PSI dal dopoguerra a oggi quando esso ha creduto di potersene disfare con provvedimenti anche aper– tamente provocatori (tipo la de– cisione di chiudere le Radio Li– bere prima delle elezio_ni, e in generale tutta la gestione Fi– nocchiaro dell'informazione). Questa spinta è stata raccolta (per molto meno di quanto po– teva esprimere) dal Partito Ra– dicale nonostante la sua linea e la sua pratica non ne siano tut– tora all'altezza. D'altra parte è proprio questo discorso, l'autentico discorso del "personale" che mai e poi mai potrà esprimersi compiuta– mente dentro una logica eletto– rale (né quella delle elezioni politiche, né quella dei referen– dum) perché qui ogni delega è una perdita secca e ogni voto in più è anche un vuoto (interiore) in più. Questo discorso non può quindi essere rappresentato da un'organizzazione ma deve vi– vere come tendenza attraver– sando le organizzazioni della si– nistra e fuori di esse, deve con– frontarsi con l'insieme del mo- vimento operaio, deve vivere dentro la classe, misurarsi su que.ste dimensioni e non su quelle del cortile· del ghetto o degli ex-rivoluzionari frustrati. E per far questo fruttuosamente bisognerà anche bene o male confrontarsi anche con l'altro discorso, quello del "funziona– mento". O si dice che non deve funzionare più un cazzo e si la– vora "alla messa fuori uso". Oppure si deve contrapporre al– l'ideologia del funzionamento, della rassicurazione pubblica che mette bambini in asili e anarchici in galera, un altro furizionamento che corrisponda ai bisogni reali e che è compito di tutti "inventare" e non dele– gare alla "politica". Non ba– sterà più allora· ironizzare sui colsultori regior:,ali, ma biso– gnerà mostrare la possibilità concreta di farne degli altri, con altri criteri con altri soggetti: le persone, non i cittadini. Inizio di un nuovo discorso che dovremmo sviluppare insieme partendo dai posti dove siamo e dalle idee generali che riuscia– mo a fissare. C 1 f" 1'AotfA ~OJTe ;~ C,IAO C:HE Se FA 9€i-LA COL. 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