RE NUDO - Anno VII - n. 44-45 - agosto-settembre 1976

10 Il -- Quella che.segue è la registrazione fedelissima, tranne due~ tre interventi (che per mo– tivi tecnici sono saltati), delle due assemblee, quella di Lunedì e quella di Martedì, che ~i sono tenute al Parco Lambro. Abbiamo deciso di pubblicare tutto, malgrado là lunghez– za, perché ci è parso che questo, più di qualsiasi commento o analisi, serva a chiarire quale sia stato il clima, il livello delle ~nalisi e delle denunce fatte attraverso gli interven– ti. Per farlo conoscere a chi.al Lambro non è potuto (o non ha voluto) venire, e per farri– flettere chi al Lambro invece c'era. Abbiamo numerato gli interventi per poter capire meglio dove finivano e dove iniziavano,· e abbiamo messo i nomi delle' persone di çui sapevamo il nome. Il) altra parte del giornale pubblichiamo ·u bilancio, ancora parziale, delle entrate e delle ,uscite del Festival. Assemblea, Lunedl pomeriggio. 1 «Secondo me bisogna aver ben chiara una cosa, altrimenti non si capisce Ùn cazzo. Il proble– ma non è fra noi e i baracchini che vendono, fra noi e chi ven– de. Vogliamo ficcarcela in testa o no, questa menata qui?!!! Il problema è che noi abbiamo un casino di bisogni, e questi biso– _gni non si possono siddisfare all'interno di questo festival, porca puttana! Perchè fra due giorni tu dove cazzo sei? Sei a casa tua a fqrti le pippe!! ! 11 problema è molto semplice: l'e– sproprio va bene, d'accordo? Però se viene fatto in un certo modo, perchè altrimenti ne va dell'incolumità di tutti, va be– ne?» 2 - «lo sono un compagno dei Cir– coli giovanili. Prima di tutto do– vremmo affrontare questa di– scussione con più calma e me– no tensione. Come- diceva il compagno prima, non è vero che tutto il casino nasce da un rapporto colla musica e con il · palco per cui noi vogliamo riap– propriarci di tutto. Secondo me dobbiamo riflettere sulla tensio– ne incredibile che c'è sin dal mento di cercare qualcosa e di non riuscire a trovare uno sboc– co. La tensione che esiste qua dentro è secondo me la miseria che ci viene da fuori del Festi– val, e non da dentro. Da chi è senza soldi, senza' lavoro. Quel– lo che è grave è che ci sia tanta tensione fra giovani contro gio– vani, e contro i compagni che organizzano il Festival. Il fatto che non abbiamo i soldi nean– che per mangiare, e tutti i prq– blemi che ci sono, pone in dil scussione come dobbiamo or– ganizzare la nostra rivolta, co– me trasformare quest'o Festival in una ·grossa azione di lotta in cui si affermi il nostro diritto al– la vita, ai ·soldi, ad un lavoro non di merda eccetera. lo non sono convinto che andare a fa– re l'esproprio adesso sia giusto, però sia~o qui per discuterne, e vedremo. Però ci sono dei problemi di intervento di polizia che coinvolgono tutti, e questo va valutato attentamente. La nostra proposta comunque è di fare un corteo, domani pome– riggio, che vada in città e che esca da questo ghetto. Un grosso corteo musicale, duro, che faccia vedere fuori da que– sto Festival chi siamq e che facciamo.» primo giorno a questo festival, 3 una tensione grandissima che «lo non sono più giovane, alme– viene da parte di tutti noi giova- no anç1graficamente, ma in fat– ni. Sono ·cresciuti a Milano in to di lotte è da amìi che le fac– questi ultimi sei mesi un sacco _ di circoli giovanili, e anche lì c'erano un sacco di problemi e di tensioni che poi sono state ri– portate qui dentro. Mi sembra che tutti qua hanno un atteggia-. cio ... Gigi Noia «Scusate compagni, sta entran– do la polizia. Allora, stiamo cal– missimi, non diamo modo· che vengano a romperci _il c~z-zo. Cori Fuori la polizia!!! Fuori la polizia!!! 3 «Se c'è la polizia, picchiamo anche noiii !! ! Perché ...» Fuori!!! Fuori!!! Fuori!!! «La polizia bloccata alle porte non arriva al palco. Arrivano nuvole di lacrimogeni. La gente rimane perplessa, poi poco a poco, non accadendo niente, torna sotto il palco». Assemblea al palco due. 4 «Qui non si capisce un cazzo: arriva la polizia, non arriva, non in questo festival ce ne sono centomila,,non ha alcun senso. Andiamo di là, ne coinvolgiamo molti di più, sentiamo le propo– ste che escono, e andiamo avanti.» Vogliamo la direzione, perché non c'è mai!!! (Parte un breve corteo al grido «Il palco centrale deve esser popolare» e "Assemblea" verso il palco centrale. Lì riprende l'assemblea, con l'aggiunta dei · compagni che venivano dal pal- se ne sa niente. Allora io pro– pongo che si vada tutti al palco centrale e si faccia un'assem- 4 blea, ia prima di tre giorni, e si chiamino qu·esti cazzi di orga– nizzatori a giustificare come un Festival, che è nato come Fe– stival del Proletariato giovanile, co due). · «Noi veniamo dal palco due, dove da mezz'ora stavamo di– scutendo molto positivamente su quello che è accaduto in questo festival, e su quello che può determinare la riuscita o il fallimento del Festival. Abbia– mo la possibilità cioè a partire· dalla discussione su come sta andando avanti il Festival, su come è condotto questo Festi– val. Allora, abbiamo noi la pos- è diventato di fatto un mercato delle vacche, e che chiami an– che tutti quei compagni che ieri si sono assunti la responsabi– lità, secondo me in modo sba– gliato ...» sibilità di farlo andare avanti o (dal pubblico) l'irresponsabi- di affossarlo. Qui si sono verifi– lità! !! cate un sacco di cose. La poli- zia, l'esproprip di ieri, quello 4 · tentato stamattina allo stan:d «... di andare a fare pelle cose, della IV Internazionale, la man– che, al di là del fatto che siano canza di un collegamento ari– giuste o non giuste - perché che fra tutti noi qui dentro, al– questo è il dato di fatto, perché l'interno del Festival -, il fatto se vòi andate in giro vedete an- che non si parli assieme, che cora che la gente non sa che non si riesca a stare insieme, il cazzo è successo - di andare fatto che magari si stia vicini su a spiegare cosa diavolo è nelle tende, però non ci si par– succ,esso. Star .qui a coim1olge-. la, non si sa niente l'uno dell'al– re cinquecento persone quando tro. C'è un muro che ci separa,

RkJQdWJsaXNoZXIy