RE NUDO - Anno VII - n. 43 - luglio 1976

8 "ULRIKE ÈSTATASUICIDAT~' . intervista a .Nanni Cappelli L'avvocato Giovanni (Nanni) Cappelli lo conoscete non solo per le sue collaborazioni al nostro giornale, ma an– che perché ha difeso tanti compagni nei suoi 5 anni di vita pro-fessionale. Nanni è stata l'ultima persona ester– na al carcere a parlare con Ulrike Meinhof, la compa– gna della RAF (Rothe arme fraction) uccisa dal regime socialdemocratico tedesco la mattina del 9 maggio scorso. Le ha parlato per un'ora venerdì 7 maggio, di fronte a 1 agente de/l'ufficio politico, a un funzionario del carcere e a un interprete ufficiale, nella stanzetta accanto alla sua cella al 7° piano del carcere di Stemmhein vicino a Stoccarda. Nanni: A Stemmhein i primi sei piani sono per i «comuni», il set– timo è tutto per loro quattro, i compagni della RAF; adesso sono rimasti in tre. Ti fanno tut– te le perquisizioni (compreso svftarti la stilografica) di sotto, poi prendi l'ascensore, vai al settimo piano e ti fanno la per– quisizione speciale. Re Nudo: Come hai fatto ad ar– rivarci? Nanni: con un cavillo legale: dovevo studiare la possibilità di una difesa internazionale al tri– bunale europeo di Strasburgo, figurati! lo sforzo di concentrazione la fatica di parlare; non era sciat– ta, era pettinata, in pantaloni e maglietta, in ordine; non c'era niente che tradisse un «lasciar– si andare» nella sua persona. Non c'era certo, mèntre le par– lavo, la consapevolezza di voler morire; mi ha persino detto, a un certo punto: se hai intenzio– ne di pubblicare qualcosa sul nostro colloquio, mandamelo prima da visitare». Re Nudo: di che cosa avete parlato? ne che Ulrike parlasse mirando a lunga scadenza, cercava di guardare lontano, il futuro pros– simo non sembrava nel suo campo visivo. Re Nudo: perché proprio la Germania, te l'ha detto? Nanni: Si, diceva che in Germa– nia si vive una situazione di «postfascismo», così l'ha defini- · to, una situazione cioè in cui non c'è mai stato un reale rin– novamento rispetto il nazismo, né nella burocrazia, né nell'e– sercito, né nelle professioni, nei quadri dirigenti, né nella stam– pa, sempre in mano al padrona– to, né soprattutto nel movimen– to operaio che non si è mai se- • riamente riorganizzato dal '34. In questa situazione è normale che gli Americani si fidino dei tedeschi e gli .affidino questo ruolo repressivo a livello inter– nazionale, quando non bastano le sanzioni economiche come in Portogallo e (fino ad adesso) in Italia. Re Nudo: hai avuto grane? Nanni: un'intimidazione sì: al– l'uscita del carcere dopo. 1 O chilometri la macchina dove viaggiavo coi compagni tede– schi, è stata fermata· dalla poli– zia: mani in alto, tutti schiaccia– ti contro la macchina, perquisi– zione, sei uomini col mitra die– tro di noi. «Muoviti piano per cercare il passaporto - mi ha detto un compagno - perché sparano subito; mentre cercavo nella borsa ho sentito la punta del mitra sul fegato. Alla fine hanno detto: «normale controllo stradale, andate pure». Nanni: mi ha chiesto dei com– pagni delle BR, di qual è la loro situazione e poi mi ha chiesto della situazione politica italia– na. A un certo punto mi ha in– terrotto: «Prevedete la possibi– lità di un intervento della NATO nel vostro paese?» E siccome io avevo l'aria sorprésa mi ha parlato della possibilità di un in– tervento tedesco in Italia, cosa ,::;;..~~--= ... =---:::- Re Nudo: qual'era l'impressio– ne fisica, immediata, che ti ha dato Ulrike? Nanni: una bella donna stanca, degli occhi profondi e attenti, solo il battito delle ciglia era troppo frequente e denunciava che secondo lei non è un'ipote– si affatto fantastica. In sostan– za - mi ha detto - dopo la sconfitta degli Americani in Vietnam gli USA non possono più assolvere al ruolo di gen– darme del mondo da soli; lo continueranno a fare per l'Ame– rica Latina, ma delegheranno il campo europeo e terzomondi– sta alla Germania. Re Nudo: era una visione a lun- gr,cadenza, questa, però ... N· ni: sì, certo, ma io, in tutto il col oquio, ho avuto l'impressio- Re Nudo: come vedeva lei i compiti di un'organizzazione ri– voluzionaria nella situazione te– desca? Quali erano insomma le indicazioni che secondo te da– va ai suoi compagni. Nanni: non vedeva nessuna prospettiva rivoluzionaria per la Germania e i compiti che attrri– buiva al movimento, sia dentro che fuori dalla prigione, erano compiti internazionalistici, di denuncia della natura dello sta– to tedesco e del suo ruolo inter– nazionale; lei dava molta im– portanza infatti a che si parlas– se della Germania da noi, e di come se ne parlasse e se que– sto ruolo repressivo internazio– nale stava diventando chiaro a noi, o no, e come era visto il movimento tedesco qui. Re Nudo: Ma in questo quadro che fai che ·visione aveva lei della sua vita? Nanni: La sua vita come sacrifi– cio, però cori compiti politici, di denuncia; infatti cercavano

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