RE NUDO - Anno VII - n. 42 - maggio 1976

46 NOI, GUERRIERI DI OPPOSTE BATTAGLIE Abbiamo parlato con lunghe parole inutili stranieri in terra ·di Milano guerrieri di opposte battaglie io per uccidermi tu per uccidermi abbiamo parlato •.in altre stanze con vecchie parole mai sm~sse dall'uso e la canzone ritorna dimmi la verità come se uno sapesse come se una potesse ancora il giudizio e sempre la condanna ripetere il gesto NON È MORTO BENE lo stesso utero da cui sono nato ora mi uccide ripetere il gesto lui non è donna abbastanza per parlare di individui liberi in osterie di quarta categoria lui non è nulla al di fuori del suo potere lui non è non ha non possiede dignità da difendere magiche stanze segreti fiori appassiti speranze ali di colomba petali di gelsomino contributi oppure alla lotta ma se non volessi più lottare se volessi per una volta arrendermi li direi ascolta prendi ciò che è tuo respira il tuo corpo tocca il tuo corpo apri il tuo corpo li direi senti c'è qualcosa nell'aria che non parla il linguaggio del potere SENTI noi vogliamo oggi il significato. che non fa vittime nè carnefici noi possiamo se solo tu credi che anch'io voglio uccidere il mostro noi possiamo vanificare ogni Ruolo e trovare il senso dell'essere diversi... Ma le mie parole di gelsomino le mie parole racchiuse in scatolette di latta hanno fatto scudo alle nostre paure e siamo rimasti stranieri la notte · in terra di Milano. COME SE FOSSI NATO ALTRE VOLTE E quando il ventre aprirà il segreto della porta d'oro la fonte andrà al ruscello e il ruscello al fiume e il fiume nel mare e così io andrò in te e tu in me e conosceremo il segreto dei nostri silenzi quando la parola è impotente a esprimere il significato e i giochi di potere saranno un triste ricordo ora che siamo nudi e disarmati e fragili come amanti o come ali di farfalla vinti dalla pietà per le cose impossibili a dirsi . oscure muraglie di maya millenari il gesto: ecco le mie mani palme come ciotole per contenere tenerezza e dolore la chiave del segreto la porta luminosa al di là dei bianchi spazi cifrari misteriosi il fiore di loto la campana tibetana la grazia di un suono compiuto sette cieli si aprono sette chakra percorsi dal serpente verso il segreto che porta nel mare il respiro è una silÌaba magica i tuoi occhi uno specchio dove amore è più dolce ma arrendersi è la meta dove il tempo non esiste e nulla fu e nulla sarà tutto ha realtà e presenza e questo è il segreto a cui penso nel tuo nome il segreto a cui tu mi guidi attraverso uccelli notturni e antiche paure costruite insieme da schiavi sono forse il tuo schiavo? No sono schiavo di tutti ma libero davanti a te ancora una volta solo a guardare la tua solitudine davanti alla porta d'oro bussava il mendicante portatore di segreti un giorno gli fu aperto ...

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