RE NUDO - Anno VII - n. 42 - maggio 1976

IL FRATELLOPIU' FURBO DI. STACHANOV Stavolta Copcon vi presenta un altro inedi– to super: uno scritto del famoso scrittore russo Ivan Sergeevic Boris Michail Stupi– scin. Per quei pochi che non lo conoscono, aggiungerò qualche nota biografica: Spupi– scin nacque a Oriol nel 1889 da un nobilot– to latifondista andato in rovina e da una ric– ca usuraia morta poi in circostanze oscure (accoltellata). Studiò all'Università di Pie– troburgo dove si distinse per la sua incredi– bile capacità di addormentarsi durante le lezioni in non più di tre secondi netti. Il suo primo racconto fu «Memorie di un pasticci– no» (1901) dove descrisse il disagio di un dolciume di origine popolare capitato per caso alla corte degli Zar. Per questo rac– conto fu arrestato e rinchiuso a Mosca do– ve rimase fino alla rivoluzione del 1905 ·a bigné e acqua. Scontata la pena, si trasferì a Parigi dove conobbe Juliette Greco e dal cui amore trasse quei germi di pessimismo nero che lo resero famoso e lo portarono più tardi al suicidio. Tornato in Russia dopo la Rivoluzione egli fu intimo della famiglia Stachanov e narrò da umile cronista i re– troscena della grande impresa di Alexei Stachanov in un racconto inedito in Italia, che pubblichiamo per la prima volta qui sotto. In seguito fu di nuovo rinchiuso perché dopo la relazione di Stalin al Con– gresso Annuale degli Scrittori osò iniziare un intervento con le parole «Ma veramen– te.:.» Morì in circostanze misteriose: il bollettino ufficiale parla di un suo suicidio ch'egli avrebbe compiuto in pieno inverno tra i campi gelati della Siberia impiccandosi a un filo d'erba. I moderni storici avanzano qualche riserva. Buona lettura, ciao COPCON o e G no s·an Timoféj Stachanov si coprì il moleste e sgradevoli lo assilla– volto con le mani e con i piedi: vano da ogni parte, fin sotto le si non era bello, non come suo ascelle. Non sapeva come fare fratello 'perlomeno. Non sareb- per liberarsi da quell'oppressio– be mai andato tutto nudo e mu- ne, da quell'amarezza e anche i scoloso sul paginone centrale purganti non erano serviti a di «Literarievna Gazeta» come granché. Si mise a riflettere ... suo fratello Alexei. Mai aveva pensava alla vanità, all'inutilità, provato tanta stanchezza, fisica alla volgare falsità delle cose e morale. Confuse sensazioni umane: dovunque, sempre

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