RE NUDO - Anno VII - n. 40 - marzo 1976

20 Nel mondo politico nessuna reazione negativa, forse invidia, anche Stampa Alternativa tace (stranamente). Tutti -attendono il risultato. 20.000 spettatori circa, un successo di incasso e ·di pubblico. Tutto va liscio, niente casini. Le intenzioni di A. O. sono esplicite: autofinanziamento e basta. Sul palco a presentare Vincen– zo Vita, già sul palco a Licola, reduce da pochi giorni dall'as– semblea "La droga arma della borghesia" organizzata a Roma con l'M.L.S. Il prodotto è scadente dal punto di vista musicale: I Vandergraaf Generator vec– chio mito, risuscitato per fame di quattrini iniziano con dei pez– zi nuovi che sono pessime imi– tazioni del vecchio repertorio, e finiscono con vecchi pezzi, cioè roba di tre-quattro anni fa. Pic– colo particolare: il concerto è organizzato grazie a David Zard, cioè il più grosso organiz– zatore di concerti attualmente. Anzi c'è di più, A. O. ha da lui "acquistato" solo due date, Ro– ma e Torino, quelle che Zard non può fare per motivi di salu– te; tutto il resto della tournée è con biglietti a 2500 lire nei tea– tri. Ma ancora una volta a Zard va male, non per la data roma– na (pare gli siano toccati 4 mi– lioni netti e 12 ad A. 0.) quanto per il fatto che il camion con la strumentazione dei V. G. viene rubato a fine concerto, facendo saltare tutto il resto della tourn– ée. Vincenzo Vita ha detto di questo concerto: "11 giornale aveva bisogno di soldi, non me la sono sentita di dire di no ai nostri amministratori. Il mio giudizio sulla musica dei V. G. è negativo ma abbiamo preferi– to non entrare nel merito della loro proposta musicale. Ormai anche a Roma la strada è aperta a tutti i gruppi vogliono avere il loro concerto mentre i più grossi tergiversano l'MLS organizza un concerto con gli Area al cinema Palladium (15.12.75). Biglietto a 1.000 li– re, presenti 2000 persone. Il concerto fa parte di una tourn– ée nazionale MLS-Area. Anche qui esplicito fine è l'au– tofinanziamento. Come d'al– tronde potrebbero gli Area inse– rirsi nel contesto della cultura - popolare - dell'MLS, fatta di cori dei montanari e di zufolate pastorali? E per il '75 l'annata musicale chiude. Nel '76 si inizia subito. L'otto gennaio infatti, si tiene al palasport una manifestazione Da questi due fatti nascono le polemiche. Stampa Alternativa esce giorni dopo, con un volan– tino insultante in cui afferma che "I padroni della musica di– strutti dalle lotte dei compagni tornano fuori dalle fogne con l'aiuto degli sciacalli rossi". A questo "contributo" al dibattito A. O. risponde lanciando anate– mi dal giornale, il PDUP cari– cando, LC bruciando i volantini. Anche il collettivo Era Ora si è dissociato fermo restando che il problema esiste ed è grosso: la gestione musicale dei "grup– pi" subalterna alla logica im– prenditoriale. La polemica prosegue con il concerto di Mauro Pelosi, il canzoniere del Valdarno e Fa– brizio De André, sempre al Pa- lasport, il 24.1. 76 dai Circoli di Unità Proletaria. Scarsamente pubblicizzato, con fini di autofi– nanziamenti anche questo. La scelta di. De André è stata spie– gata da Roberto Aristarco, re– sponsabile dei circoli, dicendo che: 1) non volendo fare un esame politico ai cantautori e volendo essere dialettici si può accetta– re anche De André con le sue contraddizioni anche perché qualcosa ha significato. 2) perché De André ha antici– pato tutti i soldi necessari per il concerto e si è accontentato di concerto a favore della resi- una percentuale sugli incassi stenza palestinese. È organiz- . (1.000.000 contro i due del zata materialmente dai circoli PDUP). La Comune di Roma ma parte- 3) serve con gli incassi a finan– cipano anche LC e il PDUP. zi°:re_le iniziative successive f~a Vi suonano Eugenio Finardi e la cw 11 concerto con Arch1e PFM. Shepp del 20 febbraio e la setti– Biglietto a 1000 lire, spettatori mana di cinema, musica, teatro 15-20 mila. che si dovrebbe tenere, itine– È il concerto della discordia, rante, nella Valle del Belice a fi– quello che fa nascere infinite n~ lugli?; una specie di altra polemiche su tutta la serie dei V1aregg10. . . . concerti rossi. Al concerto hanno ass1st1toc1r- Due sono i punti dello scazzo: ca 10:00~ person~. 1) Esausto dopo 320 interventi, Due g1orn1dopo, d_1 nuovo al P~– il pubblico ha cominciato a fi- lasport. Stavolta e Lotta Cont1- schiare. Ha fischiato i libanesi e nua. gli argentini, LC e il PDUP, in- Finalmente c'è un programma somma tutti, e quando Renzo di musica jazz, con Patrizia Rossellini dei circoli La Comu- Scascitelli, Massimo Urbani, ne ha chiesto se preferivano il Gaetano Liguori, Don Cherry e MIR o la PFM molti hanno scel- altri. to la PFM. Mai come in questa occasione la gente si è sentita strumentalizzata e poi ricattata moralmente. Anche i compa– gni. E evidente che il problema ri– guarda la strutturazione della manifestazione. 2°) Il secondo fatto sconvol– gente è che del ricavato del concerto sono andati circa 3 milioni alla PFM e 300.000 ai ) Si afferma non essere in finan– ziamento lo scopo del concer– to, bensì lo stare insieme, il co– noscersi, il divertirsi. Ma la gente è poca. Quindi un bilancio negativo che chiude questo concerto di LC: passivo finanziario considere– vole, nessuna festa, niente sta– re insieme o quasi. A fianco della triplice (LC - PDUP - AO) l'MLS si muove nell'ombra. Un concerto al Brancaccio con il Perigeo e la Keith Tippet band, anche in questo caso si tratta di appalto di data da un impresa– rio, il quale fissa anche il prez– zo (1500 lire). Comunque un al– tro sostanzioso incasso per l'MLS che cosi ha deciso di fare un colpo grosso: concerto al palazzetto con i Soft Machine (25.2) a 1000 lire. Ma l'ultima grossa tappa è il concerto con Archie Shepp organizzato dai Circoli di Unità proletaria, il 10- 2 al Palasport. Per la seconda volta i romani disertano questi grossi incontri di jazz, per cui non si speri in un autofinanzia– mento derivante da questo con– certo. NOTIZIE ESTERE Da quest'anno in California si può fumare marijuana abbastanza tranquillamente (hashish no perché di hashish non ce n'è quasi mai e costa carissimo in Califor– nia). Se ti beccano con la dolce erba, se è meno di un'oncia paghi solo una multa, più o meno come una multa per aver parcheggiato male la macchina. Multa massima: cento dollari, 60-70 mila lire. A Los Angeles un importatore di piccole bilance sta facendo grandi affari, ne ha vedute molte migliaia. Costano un dollaro e mezzo l'una, circa mille lire, e la gente le com– pra per tenersi in casa un po' meno del quantitativo limite. Oltre alla gente le ha anche comprate la poli– zia, che se le porta in giro sulle macchine di pronto intervento. La pula di San Francisco, notoria– mente più sciolta di quella di Los Angeles, ha invece già risolto la cosa in maniera meno tecnocrati– ca. Se la marianna sta nelle due mani messe a tazza, senza che ne cada, siamo sotto il limite, e basta I;, multa. Altro sistema, quella di vedere se sta nel tradizionale sacchettino per i sandwich, che da sempre i dea– lers usano per darvi, in vendita un'oncia di roba. In margine, i prezzi in California, • palestinesi. Tali cifre sono state confermate anche da gente del PDUP e di LC. , sono abbastanza bassi, perché un casino di gente se la coltiva, per sé e per gli amici, da ormai tre quattro anni, e tiene così il prezzo abba• stanza basso.

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