RE NUDO - Anno VI - n. 37 - dicembre 1975

57 American graffietti Alcune domande a Ginsberg e Burroughs. D. Come vedete la distinzione fra « politico » e « culturale », fra « sociale » e « individua– le»? B. Questa dicotomia non esi– ste da nessuna parte, l'univer– so non è costruito su queste insensate categorie. L'interio– re è fuori e l'esteriore è den– tro, la confusione è solo se– mantica. È quello che Korzybski chiama appunto la « reazione semantica,, delle parole che sono le stesse per tutti, ma che, dal punto di vista neurologico, impressio– nano ciascuno in modo diver– so. G. C'era un tempo in cùi la gente ripeteva: la ricerca spi– rituale individuale è pura per– dita di tempo e ogni azione sociale può essere soltanto cieca. Ma nel 1965 in America c'è stato un riavvicinamento di diversi gruppi e tendenze e ne sono venuti fuori le marce, le manifestazioni di piazza, il teatro di strada, gli ippi ecc. Tutto il movimento contro la guerra è nato da questa stret– ta collaborazione fra il politi– co e il personale. L'azione sociale deve necessariamente avere un'anima e la spirituali– tà deve necessariamente in– carnarsi nei fatti. Nel 1967 il Movimento si serviva della sola poesia per esorcizzare il Pentagono, combatteva un po' come i Dada o i surrealisti. Il risultato fu molto buffo: una guerra psicologica con una tecnologia spirituale. La gente del Movimento faceva delle grandi dichiarazioni, lascian– do supporre ogni sorta di cose, per esempio che anda– vano a mettere l'LSD nei ser– batoi municipali per fare sbal– lare tutti. E il governo li. ha presi sul serio. Ha veramente creduto a un gigantesco complotto or– dito da Mosca e si è creduto naturalmente in dovere di montare un contro-complotto. Ma siccome complotto non c'era, ma solo poesia, il risul– tato è stato Watergate, e cioè una vittoria per il Movimento e io chiamo questo una « giu- , stizia poetica"· D. La manipolazione neurolo– gica è o no un fenomeno im– portante? B. Fondamentale. Questione di controllo. Esistono le appa– recchiature tecniche che per– metterebbero di assoggettare tutta la popolazione. E i go– verni faranno di tutto per arri– varci, ma personalmente non credo che ce la faranno. G. Grazie a delle carte del hanno infiltranti. È incredibile, ma essi volevano deliberata– mente creare un clima di ter– rore paranoico per distrugge– re quanto il movimento ha di più prezioso: la fiducia reci– proca tra i suoi uomini (e le sue donne, n.d.r.). D. Come reagiranno le auto– rità adesso che queste notizie sono venute fuori? G. Vanno avanti come se niente fosse. Provano da altre parti. I servizi anti-d roga han– no avuto l'anno scorso un ·bilancio di 120 milioni di dol- lari (circa 72 miliardi di lire, n.d.r.). Continuano ad arre– stare e a cacciare in galera. Il governo non ha certamente accantonato l'idea di uno sta– to di polizia. Nei paesi sociali– sti, per esempio in Cecoslo– vacchia, i cittadini sanno di · vivere in uno stato di polizia e tutto e molto chiaro. Ma i cittadini americani, a larga maggioranza, ignorano del tutto le intenzioni e i tentativi del loro governo. F.B.I. fregate da un gruppo di D. Credete che sia possibile pacifisti e pubblicate dalla una guerra mondiale o una stampa, sappiamo che il go- guerra civile negli USA? verno ha messo in piedi, a _ partire dal 1956, un complotto B. I militari, dopo il disastro articolato in tre punti per im- vietnamita, troveranno grosse pedi're l'avvento di una Messia difficoltà allo scatenamento di nero, per screditare gli estre- un'altra guerra. E poi una misti, gli intellettuali e gli concorrenza naturale paraliz- emarginati e per creare infine za i « prottettori,, della nazio- una paranoia generale, dando ne. Chi proteggerà i protetto- l'impressione che tutti sono ri? Chi sorveglierà i sorveglia- pedinati e che tutti i gruppi ti? Si controllano l'uno con l'altro e si nuociono recipro– camente al di là di ogni nostra ragionevole speranza. G. La fregatura di tutte que– ste agenzie di spionaggio e di controspionaggio è che vo– gliono assolutamente soprav– vivere e quindi devono trovar– si lavoro. Producono paranoia · a livello industriale perché non hanno niente altro da fare e perché, come qualsiasi bu– rocrazia che si rispetti, devo– no giustificarsi ad ogni costo. B. Non ci sarà neanche guer– ra civile. Oggi, rispetto agli anni 60, la tensione sociale è -più debole negli USA. Non è più tanto un problema di gruppi sociali, quanto dell'in– tero tessuto sociale. Il proble– ma è mondiale. Prendete il sistema monetario: le monete sono talmente legate fra di loro da non potersi permette– re di lasciarne cadere nemme– no una, perché la caduta di una vorrebbe dire un crollo collettivo. G. Il vero problema è la rea– zione del pianeta all'azione dei stuoi occupanti, quello che io chiamerei il « karma ecolo– gico"· La gente « come si deve», gli ippi, i bianchi, i neri, i pacifisti, i militari tutti mangiano, respirano, consu– mano elettricità, petrolio, ecc. Ogni individuo è un « energy junkie,, ed è questo il proble– ma che dovremo molto presto affrontare, tutti insieme.

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