RE NUDO - Anno VI - n. 37 - dicembre 1975

Adela Turin e Nella Bosnia - Col– lana di libri per bambine e bambi– ni "Dalla parte delle bambine". edizioni contaci stidio - circa 2.500 lire il volume. Ne sono usciti due: "Rosacon– fetto" e "La fortunata catastrofe". Ve ne parlo perché sono vera– mente belli, ben scritti e ben dise– gnati e con dei contenuti serena– mente alternativi. A Natale capita a molti pi noi di voler regalare qualcosa a dei bambini: ecco,' questa sarebbe una buona scelta. Libri femministi per bambine e bambini che vanno alle case ad aprire salutari contraddizioni: l'e– lefantina che sbatte via fiocchi e colletti e corre a sguazzare felice nel fango lascerà perplessa più di una bambina; dalle sue domande, dalle nostre risposte l'inizio di una educazione diversa, di una educa– zione. D'altra parte le bambine ribelli (e sa Dio se ci sono sempre state!) troveranno finalmente dei personaggi femminili nei quali identificarsi e potranno finalmen– te sbarazzarsi dal ruolo di ·"ma– schio mancato" che viene loro regolarmente imposto. E poi questi libri sono diverten– ti: mai pedanti, pieni di dolcezza, di particolari allegri, di trovate divertenti. I bambini, che amano commentare le immagini a pre– scindere dal testo, potranno guar– dare in lungo e in largo le figure e raccontarsi i personaggi. Dai recinto,le altreelefantìne fa guardavano: . il primo giornospaventate, il secondo giorno preoccupate, il terzo giorno perplesse Giuliana Maldini - "Qui regna amore ..." edizioni Ottaviano - lire 2.800. Una specie di gigantesco "latti avanti cretino" sulle donne illu– strato in modo ironico e crudele da Giuliana Maldini. Sulla pagina a sinistra le frasi dementi, a destra la loro rappresentazione. Certo che Giuliana è spietata e non risparmia niente. Se fossi un uomo sarei tremendamente imba– razzato di fronte a quelle immagi– ni. Quale uomo non ha mai detto "ragionamento uterino?" E anco– ra in questi giorni un giornalista del Corriere, tale Bugialli, ha scritto che un certo avvenimento è "roba da sartine". Noi d'ora in poi diremo "roba di Bugialli" sen– za offesa per l'avvenimento. I disegni di Giuliana sono molto belli, il segno spietato e preciso negli atroci particolari; il contra– sto fra parole e immagine di gran– de forza comica e il dolore che c'è dietro fa paura. Fa ridere o pian– gere? Queste immagini denunciano anche quale terribile paura della femminilità abbia stravolto la cul– tura (e la sottocultura) maschili. E quale spietato imbecille esorcis– mo sia quello di sfigurare la don– na. Che siano Moccagatta o Fanfa– ni a dire certe cose, non fa storia, che le abbiano dette Picasso, For– tini o Miller mi interessa e mi inorridisce. Non sono, in questo, d'accordo con Natalia Aspesi quando, presentando il libro, scri– ve: "La· lettura di queste perle e il quartogiorno invidiose. oec G. do.vrebbe indurre alla malinconia, invece, chissà come, mette di . buonumore. Perché ridimensiona tutti i grandi uomini che almeno su un punto si sono sempre rovi– nosamente sbagliati; le donne: per il loro disprezzo verso le don– ne, il loro concetto di una donna sempre fragile bella giovane igno– rante e fannullona li stacca dalla storia del loro tempo ..." L'idiozia la paura la volgarità non consola– no mai. Sono emersa da questo libro disperata e, questo sì, orgogliosa. Perché da un lato il mistero della nostra inaudita forza rimane e purtroppo il potere maschile an– che, ma sull'altro stiamo imparan– do a smontare i loro allucinati esorcismi e a render'e gli uomini ridicoli di fronte a loro stessi, come fa Giuliana. L'unico grande assente, il fanta– sma continuame'nte evocato - in queste pagine - è l'amore; davve– ro nessun titolo poteva essere più vero e lacerante. Alessandro Portelli La canzone popolare in America (la rivoluzione musicale di Woody Guthrie) De Donato 1975 - L. 3.000 Nel 1914 Joe Hill (all'anagrafe Jell Heylund o Joseph Hillstrom, svedese), è colui che aveva piega– to e distorto ogni rima e melodia oer adattarla all'idioma della lotta di classe, cadeva sotto le paliotto- 31 le di un plotone d'esecuzione a Salt City, all'imbrunire, quando nell'operosa e noiosa città dei rnormoni, le famiglie si riunivano davanti alla tavola imbandita per la preghiera in comune. L'accusa, infondata e pretestuosa, era di omicidio. Ma la volontà gìustiziaria della città dei profeti intendeva soprattutto sbarazzarsi del rivoluzionario che aveva ten– tato di organizzare la lotta dei minatori dell'Utah. Ma prima di morire Joe Hill fece in tempo a corisegnare a un giornalista locale la sua canzone– testamento in cui dichiarava di non aver nulla da lasciare ai parenti perché « il muschio non si attacca a una pietra che non rotola» (Moss does noi cling to a rolling stone). La definizione illegittimamente aggiudicata alla. banca di Mick Jagger, il cui vitalismo becero e anfetaminico non gli impedisce di farsi crescere addosso una spes– sa patina d'oro, sarebbe stata l'appropriata epigrafe di Woody Guthrie, sulla cui memoria l'enni– voro sistema americano ha colti– vato un muschio viscido e dolcia– stro di patriottismo e folklore anodino e senza storia. Quando Guthrie, dopo 2 anni di ricovero per una malattia che non si riusciva'a diagnosticare, morì a New York il 3 ottobre 1967, a pochi giorni dall'omicidio di Che Guevara, l'amico lrwin Silber scrisse « quando conobbi Woody nel 1941, la sua chitarra portava la scritta che oggi è diventata famo– sa: "Questa macchina ammazza i fascisti". Non ho mai conosciuto Che, ma vedo incise sul suo mitra le parole: "Questa macchina fa musica". C'è un Woody Guthrie in qualche parte di questa terra di incubo che chiamiamo USA, che possa scrivere e cantare, la verà "Ballata di Che Guevara"? C'è un Che Guevara da qualche parte di questa notte profonda che possa alzare il mitra sopra la testa e ispirare un popolo a prendere questa terra e farne la sua ter– ra?». In queste parole, scritte a caldo quando già si stava consolidando l'equivoco mite del poeta ameri– cano, c'è l'indicazione del senso originale di quella frase della canzone (This land is your land) su cui, tradotta in slogan trionfali– stica, s'appoggia l'operazione di recupero del virus rivoluzionario di Woody, per farne merce e · consumo. A scanso d'equivoci tipo« Got mit uns » già Guthrie aveva aggiunto due strofe che precisavano il senso della canzone: « C'era un gran muro alto che cercava di fermarmi/e un cartello con scritte Proprietà Privata/ ma dall'altra parte non c'era scritto niente/ Dio ha benedetto l'America per me. Jna bella mattina di domenica,

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