RE NUDO - Anno VI - n. 37 - dicembre 1975

11 Contro la legge infame È passata la legge amerikana contro i giovani proletari. È passata con una legge che è lp stessa cosa della legge Reale, del fermo di polizia; , È passata una legge fascista senza che la sinistra reagisse compatta. Molti compagni eranO: troppo impegnati a spiegare che l'erba è pericolosa, intanto in parlamento si discuteva su com~ colpire la devianza, altri erano impegnati a polemizzare contro altri compagni mentre allà Camera si decideva di mandare in manicomio chi non ha abbastanza soldi per medici di parte è quindi la libertà. Troppi a sinistra, accecati dal "fumo", non hanno capito che questa leggè è una legge contro il movimento rivoluzionario e contro i giovani proletari. Le forze politiche che sono cadute nell~ trappola sono quelle solitamente fin troppo attente ai problemi generali, al complessivo, al prioritario. In un piatto d'argento ecco a voi, occupati a combattere ideologicamente lo. spinello, una nuova legge che aggiungerà altri morti e nuove vittime alla fabbrica dell'eroina: la borghesia. La campagna per la riappropiàzione della vita contro l'eroina deve partire, ma che, non diventi la campagna del fumo, di questo non vogliamo nemmeno più parlare, la lotta f contro la repressione sociale, culturale, politica che su tutti i fronti sta scatenando lo statò socialdemocratico del lavoro. ··, QUESTO CHE PUBBLICHIAMO QUI DI SEGUITO È UN ARTICOLO COMPARSO SUL QUOTIDIANO "IL MANIFESTO" CHE PER LA SUA LUCIDITA E CHIAREZZA NON PUO NON' ESSERE CONDIVISO DA TUTTI COLORO CHE VOGLIONO COMBATTERE DROGA E BORGHESIA. . Droga a Milano: eroina e settarismo degli studenti, non possonò essére concentrate nella bat-' taglia per ribaltare la leggè; anziché nel diventare tuttt) poliziotti del movimento? ;. ' Come definire diversamen·te la proposta che davanti aHe· scuole di Milano ci sia un «servizio d'ordine» anti~ droga? A Milano i servi'zi d'ordine non hanno propria~, mente una storia felice, pafti,; colarmente per quel che d-·. guarda alcure forze politich'e Tra l'altro _questa ir'npostàzio 0 ne può approfondire il sofcò tra centrp della città (e forz~ politichf,) da una parte,)e quartieri popolari dall'altra. A, Saggio, a Quarto· Oggiatq, dove l'eroina è un problémij· drammatico e pressante, :i giovani riescono a superar~ settarismi di gruppo e 1 .~ coinvolgere tutti, dalla Fgcj·•~ Lotta Continua, nella creazjo,c ne di momenti di aggregazio• ne di giovani che si costruì; scano un'alternativa reale aJl,;1 disperazione éleli'eroina. Grar parte degli eroimani, giunti ad' un certo punto, voglion,b' disintossicarsi. Certo, bisogi:ia dargliene la possibilità. , Il modo migliore non può essé~ re quello di sprangarli. di Tiziana Maiolo Milano. « Per guarire i tossico– mani di Milano ci vogliono 35 milioni al mese per 5 comuni– tà»: don Gino Rigoldi, cappel– lano del carcere minorile Beccaria, animatore di una comunità per il recupero di giovani «drogati», è stato anche uno dei firmatari del comitatone contro la « droga, arma della borghesia». Questo orgariismo è nato proprio. a Milano, dove la disgregazione e la disperazio– ne della periferia hanno so– spinto centinaia di giovani proletari ed emarginati a di– ventare tossicomani e piccoli spacciatori. Proprio qui la sinistra (in particolare le organizzazioni giovanili), anziché unirsi per tentare almeno di cambiare la legge in discussione in questi giorni alla camera, si divide ed una parte si fossilizza nella campagna «contro là droga». Senza fare alcuna differenza tra la canapa indiana (impro– priamente definita « droga leggera») e le droghe vere e proprie, senza un tentativo di sistematizzazione "scientifi– ca» che non siano le ovvietà reazionarie del prof. Maded– du, i redattori di Fronte popo– lare, la rivista del Movimento studentesco, sono partiti lan– cia in resta alla caccia del «drogato». L'iniziativa, inutile dirlo, ha raccolto subito il favore della stampa milanese, particolarmente di quella spregiudicata, manageriale, all'americana, come è ultima versione del Corriere d'infor– mazione. « È lodevole - si è cominciato a dire in via Solfe– rino - che siano proprio i giovani a pronunciarsi contro la droga, ad autoregolamenta– re le loro cose, è giusto inco– raggiarli». Così il popolare quotidiano del pomeriggio ha offerto paginoni all'iniziativa, pubbli– cando molte lettere di giovani, tutti sulla stessa falsariga: « ho cominciato fumando con gli amici, ed ora eccomi qui, sono un drogato, sono un eroinomane inguaribile, mi buco da tutte le parti, sono disperato», eccetera. Le lette– re sono tutte uguali e tra l'altro contengono espressioni che un giovane che abbia un minimo di dimestichezza con gli stupefacenti non userebbe mai, come« e venni iniziato al terribile hashish... poi mi fecero fumare l'eroina». Ma tutto serve a creare un clima e i giovani del "comitatone » contrapposti ai giovani «sbandati» hanno la approva– zione della famiglia (mai mes– sa in discussione, come stru– mento di repressione-oppressione nei confronti dei giovani) e il compiacimento del « mondo degli adulti». Intanto la nuova legge anti-droga è passata. A Roma, dove l'iniziativa milane– se ha riscosso poco successo, un dirigente del Ms ha detto in una assemblea: « Questa è una buona legge, frutto delle lotte della sinistra», In quella stessa occasione persino il senatore Viviani, del Psi, si è sentito in dovere di ribattere che forse la legge non era un granché, ma questo dipende- va dagli elettori che avevano dato troppo pochi voti al Psi. Che la legge, nella sua attuale formulazione, sia pericolosa, lo abbiamo già- denunciato e dovrebbe essere chiaro a tutta la sinistra. C'è il ricovero coatto in manicomio per chiunque fumi una sigaretta di hashish; c'è la punibilità per il proprietario di casa-loeale– roulotte dove qualcuno abbià fumato, cosa che fa di questa legge una riediziorie del « fer– mo di droga» di gonelliana memoria, c'è infine una impo– stazione del tutto anti– scientifica che fa di questa legge un'arma contro tutti i «devianti», anche quelli poli– tici. Gli emendamenti che alcuni deputati del Psi hanno preseritato in sede deliberante e quei li che quasi sicuramente presenteranno deputati del Pci, non possono certo tra– sformare del tutto una légge che ha questi vizi di fondo, ma ne cancellano almeno gli aspetti più vergognosi (N.D.R. :· infatti la legge è passata così com'era). Perché allora le iniziative, le energie della sinistra, dei giovani. Psichiatria Democratica accusa: · una legge contro la devianza Cosi ha detto Marco Sarno, di psichiatria democratica, in una assemblea di medici in– detta da Fronte Popolare. E per fortuna il suo intervento è stato semi 0 ufficiale, anche se poi su l'Unità del 24.11.'75 il suo articolo risulta oscuro, di compromesso, ad uso PCI e colleghi socialdemocratici delia suddetta PD (entrata in origine a far parte del Comìta~ tone). · L'intervento çli Sarho, , ~ nome di psichiatria democrsi– tica, era stato duro, preciso; incazzato come chi il '68 ndrt l'ha buttato ai porci. Denuncia di una legge che prevede 4

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