RE NUDO - Anno VI - n. 36 - novembre 1975

sembra, almeno, nell'under– nd. Un casino di donne che si o sentire, molto d.i più degli lni. E' l'anno di Woody Guthrie al minile, non so se mi segui ... con e che deciçlono di mettersi sulla a no veramente raggiungendo la identità, facendo le esperienze vogliono fare, e trovando il loro Ufo... ed è anche arrivato il ento per gli uomini di smettere di picchiare sulla testa, e basta, etaforicamente. E' il momento Elper loro della ricerca di iden– fl di abbandonare questo ruolo ·vo essenzialmente, di cattivo situazione. re tenga presente che quel che ilJiamiamo movimento, nella Bay ~an francisco Berkeley California, '!f[ssimo e per la sua storia e anche :r.,umero,non per niente si dice che ~ area è la culla del movimento · ano. Solo così potrà mettere in ttiva il discorso di Joe McDonald, la di gente dentro al movimento, o un mezzo milione di persone, se non 'politicizzate' nel senso , più rettorico, forma/gruppettaro. esciasse il rapporto di forza lta– Jra gruppi e controcultura, alla Re avrebbe un'immagine del movi– come è la n.d.r.). :un sacco di donne sono passate :periodo di rifiuto totale o comun– i durezza ei confronti nei con– degli uomini, visti come nemici. 6 si sono ammorbidite, era una Qne troppo fuori della realtà. e, è anche difficile in un mondo come è questo, che è un mondo com– pletamente rnaschile, e duro. Certe donne ci si sono adattate, ma moltis– sime no.. Le scelte si tanno da piccoli. E' da pic– coli . che si sceglie, e cercano di modellarti per sempre. lo mi ricordo che avevo la scelta tra il.fare la cucina, e tarmi il culo a pulire casa, lavare piatti e tutto il resto, circondato da bambini e donne, in un mondo di vibrazioni femminili, oppure l'opzione di buttarmi nel mondo dei maschi. Che voleva dire lavorare nei wee– -eend, lavorare dopo la scuola, e lavo– rare l'estate, guadagnare soldi. Ma anche la scuola, al maschile, è tutta una cosa diversa dalla scuola per le donne. Per i maschi c'è la pressione feroce, e la competitività schiacciante, del devi riuscire, a prendere il diplo– ma; il pezzo di cç1rta, quello che è. Nella mia famiglia, io ho imparato a lavoratre per mantenermi in parte, da quando avevo 12 anni. Mi compravo i vestiti, col mio lavoro, e altro anche. Confrontavo allora il mondo femmi– nile. e quello maschile, e mi sembrava che quello femminile fosse più fortu– nato, migliore. Ma mi accorgevo anche che non c'era posto per un uomo, o un ragazzo, in quel mondo femminile. Ma era, naturalmente, la .mia prospettiva personale, che era maschile eterosessuale, tanto per cominciare. E non sto parlando di sessualità, ma piuttosto di stile di vita, della scelta o meno di stare per la casa, a far faccende di casa, lavare piatti e vestiti, tenere In ordine, stare con i bambini e tutto il resto. Oppure. verso l'esterno, nel traffiço delle strade, e piantare chiodi, e t-are buchi otto ore al giorno, e poi torn;:tre a casa e fare il 1 maschio'. E fare il 'maschio' è difficile, è un lavoro. E' una delle ragioni per le quali gli uomini muoiono prima delle donne, probabilmente, è che si logorano a fare i maschi. E non abbiamo ancora raccontato le tragedie - e ce ne sono migliaia, milioni - di uomini che si sono ammazzati di lavoro, facendo duè lavori per 20-30 anni, per mante– nere una famiglia di quattro o cinque persone. Tra i poveri, tra i lavoratori, ovviamente. Portiamo avanti questo discorso. lo non ho molta tenerezza per una donna borghese, o· della piccola bor– ghesia che si occupa della casa e di un bambino o due, non molto più di quella che ho per il marito che lavora per 40 o 60 ore la settimana per man– tenere la baracca, e poi la domenica si sbronza, perché non ce la fa. Sono tutti e due schiavi, tutti e due vittime. Un paio di anni fà andavo a molte riu– nioni femministe militanti, almeno là dove mi accettavano, e h.oimparato a conoscere la verità delle loro rivendi– cazioni. Poi.ho scoperto il rovescio, la situazione dell'uomo, e mia. Sam: veniamo a te. Tu adesso ti occupi di tu.a figlia, e sei dentro nella scuola, e nel qome tirarla su. Joe: Si, sono io che mi occupo di mia figlia, e ho subito scoperto che anche dal punto di vista legale, t~ndono a non volerti dare la custodia dei figli se sei un uomo. Certo è che ci sono ben pochi uomini disposti a occuparsi loro dei figli (si parla di coppie che si sono divise, ovviamente n.d.r.), ma nonostante quel che si dica, Gi sono anche poche donne disposte a dare i figli agli uomini, a lasciare che siano loro a farli crescere. Su quel fronte siamo ancora disperatamente attac– cati ai ruoll, e .soprattutto alla mater– nità comé ruolo. Per la scuola, ora c'è una battaglia grossa, in tutta la Bay Area. Perché vogliono tagliare molte delle 'classi facoltative' e dei 'corsi speciali', che sono, chiamate, essenziali per i bam– bini, dalla musica, alla danza, alle arti • e mestieri . all'educazione fisica. Dicono che non ci sono abbastanza soldi per mantenere queste c·osenella scuola, (per via -della · recessione n.d.r.). Se hai dai sei ai sedici anni' oggi, nelle scuole pubbliche, hai poco spazio. Non c'è n(;!anche ùn insegnante regolar(;! di musica. Ne hanno uno itirenante, che va di scuoia in scuola, e li fa cantare, una volta al mese, anche meno. E un insegnante di musica è uno che sa magari suo– nare un po' di piano' e basta! Sam: Si cominciç1da Il, dalla scuola, e dal fatto che devi avere i soldi persino per far fare un po' di musica a tuo figlio ...' Sam: E' ancora cosi, è tremendo. Probabilmente spendonQ di più per la facoltà di criminologia dell'Università che per· la facoltà di musica. I roek and roll, per esempio, non è ancora nemmeno arrivato alle scuole. Perchè? Sam Sl,lver il'

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