RE NUDO - Anno VI - n. 34 - 1975

RE NU00/24 È USCITO IL N° 1 DI KATÙ. ~th1U anno1-aprile1975•N.1 ·C.200 DALL'ILLUSIONE DEL TEMPO LIBEllO ALLA CONQUIS'l'A Dlll. 'Ì'EMl•OLIHlìllA'l'O! IN VENDITA NELLE LIBRERIE: i :; u ·3 w u INCONTRO, Corso Garibaldi, 44 GARIBALDI, Corso Garibaldi, 81 CALUSCA, Corso di Porta Ticinese Li CARBONAIA, Via Marsala, 2 Ol»PURE RICHIEDETELO PER POSTA A: Gianni Tranchida Corso Como, 9 - M!lano 20.154 altra cosa, più valore anche delle perso– ne. soltanto perché dà l'illusione di eter– nità a uomini che cercano la potenza al di fuori dell'unica possibilità di vita che gli è dafa? I più straordinari risultati dell'esat– tezza scientifica, le più grandiose realiz– zazioni della tecnica, le più mostruose violenze contro gli uomini, che le accom– pagnano, conservano la loro «ragione .. ultima nelle camere-blindate di Fori Knox, vera Arca Santa dei nostri tempi, il più ir– raggiungibile e inviolabile dei tabernacoli mai esistiti, che racchiude nel luccichio artificiale della più inutile e assurda delle ricchezze che quietessenza della follia che ha determinato le sorti del mondo e sta distruggendo ogni cosa. E quale vita ci può assicurare una scien– za che conosce soltanto cadaveri e che cerca e scopre le « terminazioni nervo– se. solo per regalarci la formula chimica del gas nervino e la lobotomia? Non è fol– lia pura aspettarci ancora qualcosa di buono?, che non sia sempre morte, da questa razionalità, da questa scienza? Il disastro del dominio culturale e politico cristiano-borghese è molto più vasto, ra– dicale e pauroso di quanto potesse im– maginare lo stesso Marx un secolo la, In effetti egli non poteva misurare la poten– za della dialettica dell'eros, e alla critica dell'economia politica manca la compo– nente fallica, distruttiva, irrazionale. An– che Marx è stato un razionalizzatore della follia: questo lo ha dovutoa Hegel e al suo giochetto dialettico che spiegava ogni cosa. Sputiamo dunque su Hegel; e alla critica dell'economia politica affianchia– mo una critica della vita di tutti i giorni, che sta nascendo nella coscienza delle donne, che rifiutano finalmente di essere dei buchi da sfondare, non meno in quella dei co.ntadini vietnamiti e cambogiani che hanno sperimentato e abbattuto la poten– za militare infuocata del Grande Fallo economico politico crfstiano occidentale. Sta nascendo anche nelle topaie umide In cui qualcuno si la rinchiudere per non essere fagocitato dalla impotenza letale del Grande Fallo, come dal pianto di tutte le Angele Bernardini prigioniere di quegli altri sacri intangibili tabernacoli che han– no nomi come Pozzuoli e Aversa, dove l'uomo occidentale, cristiano. borghese, scientifico e dialettico, custodisce gelo– samente il modello ideale a cui far tende– re la vita dei suoi schiavi. Nasce nella co– ,cienza degli omosessuali che mostrano una pòssibilità di desiderio svincolato fi– nalmente dalla violenza contro 'la femmi– na, rifiuto netto di un modello interperso– nale dominante, che sta ancora alla base delle violenze piccole e grandi di cui que- sto sistema non può lare a meno. · E nasce, infine, nei viaggi latti e da farsi in ogni sorta di refrattari all'adattamento a questa normalità acritica. Alla domanda, quindi, se omosessuali e frigide e altri devianti abbiamo esteso in meglio o in peggio il campo della sessua– lità, rispondiamo che alcune di queste si– tuazioni hanno espresso una coscienza rivoluzionaria che va molto al di là degli aspetti economici ai quali anche i coraz– zati di sinistra vorrebbero ridurle, in quan– to prospettano una rivoluzione antropolo– gica che sconvolge gli eterni poli del sot– to-sopra, fragilità-potenza, castrazione– fallo, inventati per distruggere il deside– rio, per impedire lo scambio erotico e per conferire ad ogni avvenimento il duro se– gno dello stupro, la violenza contro la femmina. e in genere contro tutti gli indi– fesi. Diciamo che questa rivoluzione an- .•. ,4 • COAl$IH'R,4 I LUc,4 SE TV Tt ~ss, 111J Po' ()I - fdTlt,E:':.TI . Il.A: UIJ OSTO "i==' c:t+E' ,,"ii t4LT'O L. tt/0 [\. t LP.. sr,ep,b" I ~ftl !. 1 1ttl'teSS 1otJe i,, es - SE~~ so~• - J 1rJ ll~A '1All€A z ~I ttl\.,IG~\L,11 j fLI rrAT1 c:~c. I\ t,.'vtJICO T~t<l– i&: C."È I\AfJ_ o cOIJ Te ' Q VlilL\.O t>I 6~~U .. f. t,Jl;U.A :r6'sA41\1..~M... . •o·• 811 IIIUA .. "' (lilti1 \ çou,~ )IE~'f ~· ~ P<l&&LIC1'. tropologica, che qu.alcuno nel suo picco– lo ha già portato a buon punto, ha un si– gnificato politico fondamentale, e che non bisogna lasciare il monopolio della definizione e della delimitazione nell'am– bito politico ai soliti Dedalus (l'autorevo– lissimo erudito di cui sopra) e ai soliti dot– torini e dottoroni eterni goliardi lallocrati, anche se dialettici, che mentre si riem– piono continuamente la bocca di proleta– riato e di rivoluzione non riescono a spu– tare mai, poverini, ne su Hegel, né su Kant, né su Cartesio, né sulla vergine im– macolata. né su Dio onnipotente. Dopo anni e anni di fughe, autodistruzio– ni, pazzia, finalmente qualcuno si pone non più come soggetto emarginato buono solo per qualche petizione di solidarietà paternalistica, quando va bene, ma come soggetto politico che affronta diretta– mente la contraddizione che sta sotto a tutte le contraddizioni economiche politi– che ed esistenziali che si conoscono. E la affronta con un bagagliodi esperienzee di conoscenze .che gli permettono vera– mente di sputare addosso a un sacco di cose. Il viaggio all'indietro, attraverso • l'universo simbolico che cl garanti razionalità, può apparire e puo una malattia. Non c'è dubbioInfatti diversità debba definlrlsl come Il dove la normalità siadefinitacoma te. E non è anche Il casodi rl per la malattia la verasalute, e di lm re alla salute la vera malattia. P prova del latti, gli esitidi • queat.,: sono talmente disastrosi da farci che una controcultura che n castrazione propria e altrui ,,_.. liuto di questa scienza caclaVlll'kja presupposto principale per la ne del basao di una 11Clenza delhl tutti I giorni che è ancora da In Forse per • prefigurare• qualCGtf ramante socialista già In questa bisogna ammalarsi un pd, contagiare dai germi della• si può affermare nient&di pra,cl letti, la cosa è ancor11 tutta

RkJQdWJsaXNoZXIy