RE NUDO - Anno V - n. 24-25 - 1974

p di questo prete ia probabilmente certi dell'Opera 4 « travaganza » editi verso il 1712-13 dal Roger di Amsterdam. I suoi biografi in genere dicono che abbandonò il sacerdozio a causa di una malattia di petto, certo è invece molto più probabile che sia stato messo o si sia messo fuori dalla chiesa a causa della sua rivoluzione musicale che, abbandonando lo stile a « terrazza » tipico del barocco strumentale in auge allora, composto in blocchi di crude sonorità, lasciava il posto a una dinamica completamente diversa e sconosciuta, inaccettabile dalla chiesa e dai « padroni della musica » della sua epoca ai quali appariva « selvaggia e irregolare». Vivaldi che era « maestro de' concerti » nel « Seminario musicale dell'Ospitale della Pietà » in Venezia, posto che ha occupato fino al 1718, malgrado l'asserita malattia di petto, diffondeva nel seminario concerti che sempre meno avevano di sacrale e sempre più lo inimicavano con le gerarchie religiose, anche allora diffidenti ad ogni cambiamento; tanto è vero che attorno al 1713, f,"liamministratori della « Pietà » gli accordavano un mese di congedo per permettergli « l'impiego delle 0 •1e virtuose applicazioni» fuori ,fa Venezia. E' questo il primo ,.j una I.unga serie di viaggi che lo porteranno in giro per l'Italia e per l'Europa. Fare della musica a quell'epoca significava o mettersi al servizio della chiesa o a quello di qualche principe o granduca, altre possibilità non c'erano e allora, questo prete rosso, come veniva chiamato per il colore dei suoi capelli, ormai di fatto spretato, si ritrova nel 1720 « maestro di cappella e di camera » del Principe Filippo di Hesse– Darmstadt a Mantova. In questo periodo si accompagna a lui la famosa cantante Anna Giraud che oltre a far parte di una compagnia teatrale da lui stesso allestita tra il 1714 e il 1718, gli fu in seguito fedele per tutta la v·ita. Sono del 1725 le « 4 Stagioni» forse il concerto più conosciuto di Vivaldi, in questa Opera n. 8 itttnpi composta di 12 concerti chiamata « il cimento dell'armonia e dell'in– venzione » della quale le 4 Stagioni fanno parte, Vivaldi da sfogo a tutto il suo estro armonico di giocoliere della mcsica, alla sua rivoluzione con la successione di tre soli movimenti: veloce-lento-veloce. E' questo il meraviglioso pop vivaldiano, questa fretta di giocare con la musica un gioco maledetta– mente umano che sconfigge l'austera divinità musicale che è l'antipop dell'epoca. Il suo ritmo è un passo e un cicaleccio femminile, è un sorriso, è una tartana che salpa spinta dal vento sul Canal Grande. Umanamente con ottimismo bacia il sorriso della primavera, scalda l'inverno freddoloso, solletica l'autunno brontolone e fa freschi giochi psichedelici con l'estate. I suoi biografi ci raccontano che a causa della malattia di petto non poteva quasi più camminare, malgrado questo, Vivaldi di cammino ne ha fatto tanto, oltre a girovagare per l'Italia e per l'Europa, la sua musica è quanto di meno statico esista, rappresenta piuttosto un totale capovolgimento, quello che portò poi all'affermazione dello stile sinfonico. Negli anni che passano fino al 1741, data della sua morte, nella più nera miseria in casa di un certo Satler a Vienna, tanto che verrà sepolto in una fossa comune del « Biirger– spital », Vivaldi riprende periodi– camente servizio alla « Pietà » come « Maestro dei concerti», va ad Amsterdam dove dirige un suo « concerto grosso » a dieci strumenti e mette in scena alcuni lavori teatrali dei quali l'ultimo è certa– mente il « Feraspe » nel 1739. Le sue opere di carattere S·!lCro appaiono di poco interesse lnusicale, come se l'autore sentisse la mutilazione limitante alla quale lo obbligava la musica sacra, le sue opere migliori oltre alle già citate Opera n. 4 e 8, sono i concerti « con molti istrumenti » del 1740, le Opere n. 9 10 11 12 a violino principale le prime e a flauto. traverso l'ultima. Fare una selezione è quasi impos– sibile, tutta la musica vivaldiana è un allegro racconto che smitizza l'orgogliosa stupidità dei signori dei suoi tempi. Jli~~- · :~ ...... ,:_ ., . ... ·,

RkJQdWJsaXNoZXIy