RE NUDO - Anno IV - n. 23 - 1973

RE NUD0/22 INCONTRO CON IL BREAD ANO PUPETTHEATRE A New York, nel 1961 lo scultore _e ballerino Pater Shumann raccoglie attorno a sè un gruppo di giovani e da vita al Bread And Pupet Theatre, e mette a disposizione del gruppo i suoi pupazzi e le sue sculture. L'iniziativa nasce e si sviluppa fuo– ri dal circuito tradizionale di Broad– way a diretto contatto della gente dell~ strada. Il suo campo di inter– vento parte d11Icommento delle no– tizie dei giornali, sino ad arrivare al racconto delle leggende di Nata– le e Pasqua per i bambini. Malgrado la protesta contro la guer: ra nel Viet-Nam sia stato uno degli argomenti più presenti nei loro spettacoli, non si limita ad essere un teatro di • protesta •. In questi dodici anni di vita il B.A.P.T. ha tenuto spettacoli sui marciapiedi, nei cortei contro la guerra, per le strade, nei cor:lli, nei teatri, durante le parate milita– ri, i servizi religiosi. Si serve di burattini e maschere creati da Peter Shuman, ve ne sono di contenibili in una mano e di al– tri giganteschi. A detto Shuman: • mi dispiace di aver definito il B.A.P.T. un teatro di protesta. Non ne possiamo più del– la guerra nel Vietnam, ma il teatro deve fare di più che protestare. Abbiamo chiamato il nostro teatro BREAD and Puppet (Pane e Burat– tini) perché sentiamo che esso do– vesse essere fondalmentalmente essenziale come il pane. 11 pane che gli stessi componenti del grup– po fanno con le mani. Ogni sera, infatti prima dello spet– tacolo lo dividono e lo offrono alla fine della replica agli spettatori. Nella attuale tournee, che stanno tacendo per tutta l'Europa, recluta– no di volta in volta, tutti i giovani che vogliono dare un contributo allo spettacolo. Le maschere sono tan– tissime e le comparse non bastano mai. I più bravi, dopo le prime ele– mentari nozioni, sono anche in gra– do di tenere in mano gli stessi pu– pazzi. In genere, dall'incontro di questi giovani con Pater Shumann e dal breve periodo di lavoro in comune, sorgono nuclei di teatro, distacca– menti sparsi nel mondo del B.A.P.T. Nel 69, dopo l'ultima tournee in Europa dei gruppo, infatti, sono ri– masti diversi nuclei di teatro po– vero che hanno portato avanti il di– scorso del Bread and Puppet. Il nu– cleo che si è affermato In Spagna, di mimo conosciuta in tutta Europa, ad esempio, ha fondato una scuola. È molto difficile descrivere lo spet– tacolo. Tutto è basato sui coinvol– gimento emotivo. sulla comunica– zione di situazioni attraverso la lu– ce, i suoni. D'altra parte pensiamo che in questi casi il ruolo del • Cri– tico teatrale • non sia molto adat– to dal momento che spettacoli di questo tipo, la loro carica di libe– razione e di coinvolgimento sono molto soggettivi. Abbiamo fatto del– le domande al Bread And Puppet (all'unico italiano del gruppo, che vive con loro da quattro anni) cer– cando di capire meglio la loro real– tà. COME VIVETE? Quando non siamo in tournée viviamo in una fattoria nel Vermont che ci è stata data dal Goddard College e dove non paghiamo l'affitto, questo è l'unico aiuto che abbiamo. Lì coltiviamo, alleviamo galline ... Abbiamo circa 100 alberi di mele e facciamo il sidro ... Quando siamo alla fattoria ci troviamo alle 9 in assemblea e si vede cosa c'è da fare durante la giornata. In genere si lavora dalle nove alle cinque, con l'intervallo del pasto. C'è sempre da lavorare in laboratorio per la costruzione di materiale. Quando abbiamo uno spettacolo quasi pronto, allora si prova tutto il giorno. Si sta molo bene nel Vermont. è un piccolo stato, poco abitato, in maggoiranza la popolazione è rimasta all'antica, discendenti dei vecchi padri pellegrini, sono quelli e se non li disturbi ti lasciano tranquillo e ti aiutano. COME NASCE UN VOSTRO SPETTACOLO? Beh, dipende. I grossi spettacoli nascono dai pupazzi. Peter Shumann, il grande capo, li crea con la creta e noi li modelliamo in skeletric, il materiale di cui sono fatti tutti i pupazzi, poi cerchiamo di dare loro un corpo e cominciamo a improwisare facendo muovere il pupazzo, a volte su un tema a volte senza nessun tema, per cercare il movimento, il suono, la luce, costruendo così insieme ai pupazzi la loro storia. Per questo spettacolo che abbiamo provato per circa un anno e mezzo l'idea di partenza era la frase del titolo • Quella semplice luce può sorgere da una completa oscurità •. quindi il tema era il bianco e il nero. Oltre ai mavimenti abbiamo anche provato i rumori per ogni maschera, ore ed ore, le voci... poi, piano piano tutto viene sintetizzato in pochi minuti di tema, quello che voi vedete. Altri spettacoli nascono anche dai fatti che si leggono sui giornali, a volte si usa il materiale già esistente. L'enorme tecnica che abbiamo alle spalle, 13 anni di lavoro ormai, ci permette di creare uno spettacolo in una mattina e quindi ad agire con grande tempestività. DATE GRANDE IMPORTANZA AL FATTORE TECNICO NELLO SPETTACOLO? Chiunque sa fare delle cose ballare, cantare, dipingere, questo anche se non lo sa. La tecnica generale del nostro teatro è la tecnica individuale più la tecnica della maschera che devi imparare e la impari lavorando col gruppo, collettivamente. Ad esempio lo spettacolo • Storia di un re • che avete visto questo pomeriggio si serve della marionetta dei re che è vecchia di 12 anni. Lo spettacolo era stato ripreso l'anno scorso e già funzionava benino, l'ho rivisto quest'anno a Berlino dopo un anno di rappresentazioni e c'era un salto incredibile, pazzesco di qualità. Lo spettacolo • Quella semplice luce ... • è pure molto difficile da un punto di vista tecnico, molti pupazzi non hanno neppure un corpo, solo una testa. Lo spettacolo ti obbliga a buttarti dentro con corpo, voce e tutto ed annullarti nel gruppo. Gli attori veri che sono entrati nel gruppo hanno avuto difficoltà pazzesche perché lav_oriamo solo con oggetti. La maggior parte di noi non è gente di teatro, è gente che fuori da qui farebbe cose del tutto diverse. QUALE 'IMPORTANZA HA LA MUSICA NEI VOSTRI SPETTACOLI E COME NASCE I suoni sono occasionali. Una volta costruito il pupazzo si ha la sensazione di dover solo scoprire cosa questi pupazzi hanno da dire, ogni pupazzo '1a già dentro la sua storia e non devi creare né inventare, solo trovare. · IN PRATICA, VOI CREATE MOVIMENTI, SUONI LUCI SUL MATERIALE, I PUPAZZI, CREATI DA PETERSHUMANN APPROPRIANDOVENE. COME AVVIENE QUESTO RAPPORTO? Peter Shumann era scultore e ballerino e il BREAD ANO PUPPET è nato come continuazione della sua scultura. E' chiaro quindi che Peter è il gran capo e che il Bread and Puppet è una sua creazione. E' anche chiaro poi che lo spettacolo deve nascere da me e dagli altri per poter esistere. Peter interviene alle prove, qualche volta parla senza dare mai indicazioni precise di gesto o di suono. Certe volte Peter fa anche girare le scatole. lmprowisi per un'ora e mezzo e alla fine si alza, dice buonanotte e se ne va. Quando lo spettacolo è già in scena il giorno dopo ogni rappresentazione Shumann riunisce la compagnia e racconta come è andato lo spettacolo dà suggerimenti, ecc. (Peter Shumann assiste a tutte le rappresentazioni in un angolo del palcoscenico, suonando qualcosa o passando il materiale agli interpreti. è lì attentissimo e non perde un movimento).

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