RE NUDO - Anno IV - n. 21 - 1973

RE NUD0/20 MACROBIOTICA (INTERVENTOCONTRO) Amedeus Vivek, che ha studiato A– gricoltura Organica a Berkeley, com– menta sulle dieci regole base della macrobiotica. La civiltà occidentale (cristiana), si awicina rapidamente alla fine, pre– sumibilmente per essere rimpiaz– zata da una nuova civiltà. Nel mon– do delle 21 civilizzazioni citato da Toynbee, ci sono leggi che le go– vernano tutte. Una di queste è che_ quando una civiltà entra nel cosid– detto • punto di morte •, un muc– chio di piccole religioni si affaccia– no. Alcune di esse possono essere più o meno eccitanti, di vita corta e antiestablishment. La macrobiotica è una delle religiosette del nostro tempo. Come veniamo a conoscenza dell'e– sistenza della macrobiotica? Di so– lito se ne sente parlare dagli arpi– ci, oppure si legge qualcosa al ri, guardo in quei giornali che si occu– pano di problemi di controcultura. Può capitare che qualche amico ne parli con l'intento di far conoscere la • Vera Via •. la prima volta che venni a contatto con le teorie ma– crobiotiche, ml sentii talmente coin- . volto da interessarmi al problema in modo più diretto, con l'intento di imparare il più possibile circa le die– te collegate co.n la religione. Pre– metto che sono ragionevolme!lte a- perto a qualsiasi prospettiva di cam– biare radicalmente la mia vita se ri– tengo una nuova idea convincente dal punto di vista logico e i,pirituale, dopo un processo obiettivo che è di prammatica. Partendo dalla particolare predispo– sizione alle filosofie base della ma– crobiotica, molti hippies accetta– rono la teoria a priori nella sua no– menclatura pseudo-scientifica, sen– za mai dubitare o oggettivamente in– dagare più a fondo le basi di questa nuova religione. Questo offriva mol– ti benefici: qualcosa in cui credere e della quale essere entusiasti. Per quelli che lavoravano nei fungheg– gianti ristoranti macrobiotici,'questa nuova religione offriva la possibilità di credere di fare qualcosa di buono per l'umanità. Ma quelli di noi che hanno investi– gato a fondò nelle regole base del– la macrobiotica, si sono sentiti sem– pre più scettici a proposito.di essa. Il primo gruppo di Macrobiotici Oc– cidentali, erano generalmente dei mistici abbastanza sinceri, forse un po' disinformati. Essi raccolsero di– scepoli da un largo gruppo di gente meno intelligente di loro stessi i quali a loro volta convertirono ra– gazzi, dum-dums, e • squares • (in– quadrato) che non avevano mai sen– tito parlare di Vin, Yang o di riso scuro organico. Uno dei risultati che ne sono derivati è stato la severità nella comunicazione tra I macrobio– tici e I freaks che ponevano la ma– crobiotica in un secondo plano o che avevano trovato un dletarlo o siste– ma spirituale mlgllore. Uno degli autori più preparati In materia, Sa– kurazanl Nyoichl, alias George Ohsa– wa, conclude che chiunque non sia d'accordo con le suddette teorie, deve necessariamente essere uno • square •. Qualsiasi ·cretino affer- . merebbe che il mondo è diviso in due fazioni, noi e quelli più stupi– di di noi. lo scopo di una conversio– ne macrobiotica è quello di conver– tire, non di Imparare. Nol, gli anti– macrobiotici, vorremmo far notare alcuni errori (a nostro awiso) che stanno alla base, ma come può uno raggiungere e quindi insegnare qual– cosa al predicatore? Se noi potessi– mo parlare, ecco cosa avremmo da dire: 1) la divisione dei cibi in Vin e Yang è retQricamente interessante, ma né in teoria, né In pratica, essa è migliore di qualsiasi classificazio– ne dei cibi come: puro e impuro; de– stra e sinistra; proteine, vitamine e minerali; o qualsiasi altro sistema mistico che uno potrebbe inventare, come potrebbe, per esempio, accop– piare i cibi - ai sette santi pianeti. l'anguilla è Saturniana, il miele è lunare, l'olio mercuriale ecc. I ma– crobiotici sembrano ignorare la mol– titudine di sistemi di ·diete che com– parvero prima di essi, per cui sono completamente disinteressati ad imparare dagli err-ori degli altri. Notate come è raro che i macrobio– tici difficilmente leggano libri che riguardano altre diete che sono tro– vabili in qualsiasi negozio di cibi organici. 2) Ho sempre creduto che la dieta macrobiotica fosse una tradizione Vi ricordate gli • Aktuala • ·all'Alpe dèl. E' stato il gruppo che, Insieme a Battlato.•, Degli • Aktuala • è uscito il 1° L.P. . Gli • Actuala •· dal vivo a Milano al Teatn;:c domenica 7 ottobre. · Zen, finché non andai In GI Imparai il giapponese, e visitai ti monasteri. Conversazioni con nacl cuochi, storici come Watts,, e altra gente, ml lndua a pensare che la dieta Zen non non è mal stata macrobiotica. Infatti è contrarlo allo Zen e al B dlsmo In generale dare troppa a zione al cibo, per cui esso andre trattato con indifferenza e lnghl to alla svelta. Il cibo da quelle infatti non è tanto valutato una guida Michelln per il palato Yin e Yang, ma come una fo d'arte visuale. 3) Sakurazawi Nyolchl non è l'al no codificatore, ma l'inventore de macrobiotica, che tutti I gappon buddisti, eccetto sua moglie, con derano una merdata. -Mentre ero in Tokio, ml capitò visitare il ristorante macrobiotl più originale del mondo, quello g stito dalla signora Ohsawa. Non e altro che il luogo di ritrovo di tu sti stranieri in vena di eccentrici Gli unici giapponesi che ho visto rano gli impiegati del locale e la gnora Ohsowa. Tutti i piatti pub cizzati sul menù, ritenuti tanto e tici d~i turisti, si potevano benls mo trovare in qualsiasi altro rl rante della città a un terzo prezzo. 4) Per molta gente macrobiotica gnifica aggiungere riso integrale la dieta comune. Se andiamo ind tro nel tempo, troveremo che l'u di cereali risale a circa 20.000 an fa. In quel tempo, alcune delle c ture più influenti, vollero increm tare la loro grandezza e potere t mite l'incremento della popolazio la qual cosa richiedeva delle rise di cibo bastanti alla necessità la fatica minore. I ·cereali furono

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