RE NUDO - Anno IV - n. 19 - 1973

RE NUD0/11 Art. 11 I giovani ammessi ad avvaler– si delle disposizioni della presen– te legge sono equiparati ad ogni effetto civile, penale, amministra– tivo, disciplinare, nonchè nel trat– tamento economico, ai cittadini che prestano il normale servizio militare. Art. 12 Coloro che, anteriormente al la data di entrata in vigore della presente legge, siano stati imputa– ti o condannati per reati determi– nati da obiezioni di coscienza, possono, entro trenta giorni dalla data stessa, presentare la doman– da di cui al precedente articolo 2, dichiarando di assoggettarsi alla prestazione del servizio militare non armato o del servizio sosti– tutivo civile ai sensi del preceden• te articolo 5. Il Ministro per la difesa deve provvedere alla deci– sione sulle domande nel termine abbreviato di trenta giorni dalla presentazione della domanda. La inosservanza del termine di cui al comma precedente compor– ta accoglimento della domanda. La competente autorità giudizia– ria sospende l'azione penale fino alla decisione del Ministro. In caso di accoglimento della domanda cessano gli effetti pena– li delle sentenze di condanna già pronunciate, anche se divenute ir– revocabili. Il tempo trascorso in stato di detenzione sarà computa– to in diminuzione della durata prescritta per il servizio militare non armato o per il servizio so– stitutivo civile. In ogni caso, se il tempo tra– scorso in stato di dtenzione sarà stato superiore ad un anno, il de– tenuto sarà inviato in congedo il– limitat0. Art. 13 Gli arruolati che alla data di en– trata in vigore della presente leg– ge siano in attesa di chiamata al– le armi possono produrre ai com– petenti organi di leva la doman– da di ammissione ai benefici della presente legge entro 30 giorni dal– la data di entrata in vigore della legge stessa. La presente legge, munita d sigillo dello Stato, sarà inser nella Raccolta ufficiale delle legg e dei decreti della Repubblic ' taliana. E' fatto obbligo a di e:iue spetti di osservarla e dj · la osservare come legge dellq, '°· 1890-1973 .Gli indiani • ancora 1n lotta Essere indiano vuol dire ... Essere indiano vuol dire ... una minoranza abbastanza grande da no– tare e abbastanza piccola da ignorare. sapere che la gente crede che tu ancora vivi in multicolori « tipis » quando in real- tà buona parte degli indiani vivono anco– Essere indiano vuol dire ... in vecchie Fords e sgangherate baracche. vedere i bianchi preparare e vendere cibi « organici » e venderli a prezzi altissimi mentre i tuoi antenati lo preparavano me– glio e gratis. Essere indiano vuol dire... sedere in cerchio ai POWWOWS e indos•.· sare vestiti colorati. Essere indiano vuol dire ... scoprire che la mamma della tua picco– la compagna di banco ( bianca, natura i• mente), lava i piatti in cui tu hai mangià- to due, tre volte. · Essere indiano vuol dire ... sentire una donna bianca ripeterti miglia– ia e migliaia di volte che siete « uguali ». ... Dopo aver distribuito le gal– lette per colazione, il colonnello Forsyth informò gli indiani che o– ra dovevano essere disarmati. « Chiesero i fucili e le armi » disse Lancia Bianca « così tutti noi consegnammo i fucili e li am– monticchiammo al centro ». I capi dei soldati non erano soddisfatti del numero delle ar– mi consegnate e così mandarono squadre di soldati a cavallo a perqu1s1re i tepee. « Entrarono nelle tende e uscirono con fagot– ti e li srapparono per aprirli » disse Cane Capo. « Presero le scu– ri, i coltelli e i pali delle tende e li ammonticchiarono vicino ai fu– cili». Non aoncora soddisfatti, i ca– pi ei soldati ordinarono ai guer– ri '·1 di togliersi le coperte di dos– so;, 1 di sottoporsi a perquisizio– n t I volti degli indiani esprime– v I tutta la loro rabbia, ma so– lo stregone, Uccello Giallo, pro– apertamente. cennò pochi passi della dan– egli Spettri e intonò un can– acro, assicurando i guerrieri 1 le pallottole dei soldati non bero forato i loro indumen– cri. « Le pallottole non an– no verso di voi » egli cantò ioux. « La prateria è grande 'pallottole non andranno ver– i voi». oldati di cavalleria trovarono due fucili, uno dei quali era simo lasciato solo egli sarebbe andato a deporre il fucile nel po– sto indicato ». Essi invece lo af– ferrarono e lo spinsero in direzio-. ne est. Egli non si preoccupò nem– meno allora. Il suo fucile non era puntato su nessuno. La sua intenzione era di mettere giù quel fucile. Essi si fecero avanti e afferru– rono il fucile che egli si stava accingendo a deporre. Lo avevano appena circondato quando si udì un colpo di fucile abbastanza for– te. Non saprei dire se qualcuno fu colpito, ma dopo quel colpo ci fu un gran fracasso ». « Quel rumore assomigliava molto al tuono della tela strappa– ta » disse Penna Frusta. COLUI– Che+ Teme+ il-Nemrco lo de– scrisse come lo « scoppio di un fulmine ». Falco Rotante disse che Coyote Nero « era un uomo paz– zo, un giovane che aveva una cat– tiva influenza sugli altri e in real– tà era una nullità ». n inchester nuovo che apparte- / I rièv a un giovane Miniconjou di ' / .,/i,.. e Coyote Nero. Coyote Nero I ,., I s J,lévò il Winchester sopra la te- s a i gridando che aveva pagato : ~ ;,...-si"lfo denaro per il fucile e che Disse che Coyote Nero sparò col suo fucile e immediatamente i soldati risposero al fuoco e ne seguì un massacro indiscrimina– to. All'inizio del tumulto, il fuo– co delle carabine era assordante e l'aria era piena di fumo. Fra i moribondi che giacevano accascia– ti sulla terra gelata vi era Piede Grosso. Poi il fragore delle armi cessò per un momento, tre grup– pi di indiani e di soldati combat– tevano corpo a corpo, usando i coltelli, mazze e pistole. Poichè solo pochi indiani avevano armi, dovettero presto fuggire e allora i grandi fuciliHotchkiss sulla colli– na aprirono il fuoco su di loro, sparando quasi un proiettile al secondo, falciando l'accampamen– to indiano, facendo a pezzi i tepee -:-:.,.~ . PPr·. rteneva a lui. Alcuni anni do- ' ' 1 0ewei Beard ricordò che Co- '•, , ·< iR'~' Nero era sordo. « Se lo aves- i r;;:i - , J2!l,.\ I ti! I I Jmj,l' con gli sharpnel, uccidendo uo– mini, donne, bambini. « Cercam– mo di fuggire, disse Louise Orsa Astuta « ma essi ci sparavano ad– dosso come se fossimo bisonti. lo so che vi sono alcune persone bianche buone, ma i soldati che sparano sui bambini e sulle don– ne furono infami. I soldati india– ni non avrebbero fatto una cosa simile ai bambini bianchi ». « Corsi via da quel posto e se– guii quelli che stavano scappan– do» disse Hakiktawin, un'altra giovane donna « mio nonno, mia nonn e mio fratello furono ucci– si quando attraversammo la gola, e poi una pallottola mi trapassò il fianco destro e poi anche il pol– so destro e lì mi fermai perchè non ero in grado di camminare e dopo il soldato mi raccolse e si ·.avvicinò u.na. .. r>agazziila è si na• scose sotto I.a coperta », Quando finì l'esplosione di follia, Piede Grosso e più della metà della sua gente• erano morti o feriti grave– mente; i ·morti accertati furono 153, ma molti.·dei feriti si .allon– tanarono strisciando e morirono in seguito . .Secondo una valutazio– ne, dei 350 Miniconjou che si tro– vavano lì, i morti fra uomini, donne e bambini, furono quasi 300. Fra i soldati vi furono 25 morti e 39 feriti, per la maggior parte colpiti dalle loro stesse pal– lottole sharpnel. Dopo che i sol– dati di cavalleria feriti furono mandati all'agenzia di Pine Rid– ge, un distaccamento di soldati si recò sul campo di battaglia di Wounded Knee, raccolse gli india– ni che erano ancora vivi e li ca– ricò sui carri. Poichè appariva chiaro che prima di sera si sareb– be scatenata una tempesta di ne– ve, gli indiani morti furono la– sciati là dove erano caduti. ( Do– po la tempesta di neve, quando un gruppo di affossatori tornò a Wounded Knee, trovò i corpi, com– preso quello di Piede Grosso, con– gelati in posizioni grottesche). I carri carichi di Sioux feriti (4 uomini e 47 donne e bambini) raggiunsero Pine Ridge quando e– ra già notte. Poichè tutte le ba– racche disponibili erano occupa– te dai soldati, gl'indiani furono lasciati sui carri scoperti, esposti al freddo intenso mentre un i– netto ufficiale dell'esercito cerca– va un riparo. Infine fu aperta la chiesa episcopale, furono tolte le panche e il pavimento ricoperto con uno strato di paglia. Era il quarto giorno dopo Natale nell'an– no del Signore 1890 quando i primi corpi straziati e sanguinan– ti furono portati nella chiesa il– luminata dalle candele, quelli che non avevano perso la conoscenza potevano vedere gli addobbi na– talizi che pnedevano dalle travi del soffitto. Da un capo all'altro del presbiterio, sopra il pulpito, era appeso uno striscione con la scritta: PACE IN TERRA AGLI UO– MINI DI BUONA VOLONTA'. da « Seppellite il mio cuore a Wounded Knee » Dee Brown

RkJQdWJsaXNoZXIy