RE NUDO - Anno III - n. 16 - novembre 1972

SUamo allargando la distribuzione. Da Milano a Bologna a Torino, adeuo slamo presenti nelle edicole di quasi tutta la provincia lombarda. E andiamo ava . Ma insieme all'~mento defle pagine e della distribuzione abbiamo deciso di rinnovare e rendere più OÌ'ganlca la struttura del gl rnale. D'ora In poi vogliamo metterci . n g{ado di dire la nostra su tutto, quello che rientra nel campo della lotta contro l'Ideologia e la cultura borghese. Fin d'ora abbiamo oscillato tra Il giornale dl controcultura e il giornale di controinformazione e denuncia. Queato è, quello che la maggioranza dei compagni ci chiedeva da tempo. Tornerà Il controglornale rosso più ampliato, andremo di nuovo a caccia di documenti Interessanti sui gruppi stranieri. Abbiamo deciso anche di fare più fumetti politici perché crediamo nella validità comunicativa del fu tto, della fotografia e del fotomontaggio come arma di denunci · e di banalizzazione. L'asse portante del nostro discorso resteranno sempre le minoranze rivo– luzionarle della nostra epoca e cioè I carcerati, le donne, I bam– bini e I giovani proletari. A •oro soprattutto chiediamo di conti– nuare a scriverci, di considerare sempre di più Il giornale come li loro. • Ogni quindici giorni al Centro di controcultura (Milano) discu– teremo Insieme del glomale o del programma el centro o de servizi. Le riunioni saranno aperte a tutti i compagni tesserati. QueaU Incontri periodici aerali, seredlamo siano R?Plto Importanti. perché potremo ricever contributi critici e costrutti · da tutti quel compagni che per moUvl di lavoro o di studio non possol\o fre– quentare I conslgll operativi di lavoro che si riuniscono Invece tutti I martedl (pomeriggio) per Il giornale e I glovedl (pomeriggio) per Il programma del centro. Il sabato pomeriggio è Invece previ– sto un coordinamento settimanale delle attività Interne con ordini del giorno vari a seconda delle necessità. NEI GIORNI SOPRA– SCRfffl LA SEDE AIMARRA' CHIUSA pe qualsla•I altra attività. Quata declelone 6 rese necesearla per l'lmpoulbllltà di poter rct :,I del compagni. li vecchio Rumor ce I ha fatta Adesso che il coro di " Valpreda li– bero » è arrivato a coinvolgere an– che i giornali padronali e il ooverno stesso. non poteva più tenerlo den– tro. E o , anche se in ritardo lo metterà ·.uori. Noi saremo contenti quando il compagno Valpreda do– po quasi 4 anni di carcere potrà tornare in libertà ma saremo anco– ra più contenti quando potremo scavare la fossa per i suoi aguz– zini in poltrona. Oggi lo stato e il ,suo governo sono forti. Poche bai– :le. E il prezzo della liberazione dei compagni in carcere lo decidono loro ed è un prezzo pazzesco; non un gradino, ma una scivolata verso la fascistizzazione dello stato· a ri– pristinazione del fermo art> ario di polizia per 48 ore. Cosa vuol dire? Vuol dire che se stai sulle balle a un pulé qualsiasi o perché sei ve– stito male o perché hai una fac– cia antipatica o perché sei seduto in mezzo a una strada, puoi essere sbattuto 1ncamera di sicurezza pe 48 ore! E la proposta passa perch il govern-o é forte e l'opposizion parlamentare è debole e ricattata Il PCI forse è troppo impegolat per poter dare battaglia come ven . !'anni fa come fece per quell'altr legge-truffa. La voce grossa è tol lerata ma la mobilitazione no, quel la no. Forse, un po' di ostruzioni smo parlamentare. 11PSI men che meno visto che pro– babilmente dovrà pagare 11 prezzo supplementare per la corsa al go– verno fantasma. La sinistra extra scenderà in piazza coi soliti cin– quemila al grido di " via il fermo d1 polizia» (che fa un bello slogan col ?Onseg~ente fermo di qualch centinaio d1 compagni e così sia A meno che... a meno che la paro– la. non pas~i alle fabbriche, ogg p,u che mar a_vamposto di riorga– nizzazrone ant1fasc1sta, e il fermo di polizia non crolli insieme al go– verno che lo sostiene, sotto la spin– ta dell'inverno rosso. f11ttri ,,aa111re•I ;1 tle11frtt i 11a1tlrt111i

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