RE NUDO - Anno III - n. 16 - novembre 1972

UN VIAGGIO FRA UNA LOGICA ORIENTALE • • LA FAME t::" 1ni~iato su_t ~umero scorso (15-j un dibattito aperto sulla validità, sulle _1mpress1_oni, sulle deduzioni, tratte da alcuni compagni dopo un v1agg10 in India e cioè se sia bene o male il viaggio in India. Vorremmo mettere a confronto le innumerevoli e contrastanti esperienze dt quei compagni che in India ci sono stati. Finora I~ t~stimonianze pubblicate suonano critiche nei confronti della cultura 1nd1ana o meglio, come gli occidentali vi si accostano comun– que no~ ~,amo assolutamente contrari ad ospitare lettere o documenti che definiscono V!J,fidae positiva una esperienza indiana. Per la stragrande maggioranza de– gli occidentali che si recano in oriente, l'India vuol dire hashish. e misticismo e passano il tempo chiu– si negli Hotels, riempiendosi di « merda,, senza aver quasi nessun contatto con la popolazione e sen- . za avere nessuna coscienza della realtà vera dell'India cioè fame sfruttamento e oppressione in mo~ di che in Europa non possiamo im– maginare. Di solito si pensa all'India come ad una società permissiva ed infat– ti lo è ma soltanto con i membri dell'opulenta società imperialista bianco-orientale a cui gli hippies app~rt~ngono, perché con gli In~ d1an1 e estremamente oppressiva. Alcuni brevi cenni sulla situazione economica. Il 100/o della popolazione possiede il 9(fl/o del terreno coltivabile; 2 famiglie i Biria e i Ta_J; a hanno nel– le loro mani il 480/o dell'economia indiana (nel 1967) (dati tratti da ~es~~{.~ _Naturalmente allo.sfruttamento del– l'oligarchia indiana si accompa– gna lo sfruttamento occidentale. Un esempio. Subito dopo l'indipen– denza nel 1947, gli americani sot– to torma di « aiuti economici ai paesi sottosviluppati » costruirono un'industria farmaceutica in India e dopo 7 anni gli altissimi profitti ripagarono completamente il capi– tale investito e quindi dal 1955 gli americani succhiano miliardi in va– luta pregiata (non accettano rupie) all'India. E non è la sola, ce ne sono tante altre, Amerikane. Ingle– si, Tedeske, Russe e Italiane con la Innocenti e la onnipresente Fiat. La logica conseguente di tutto que– sto è la fame. Non è la fame di 203 giorni senza mangiare: è la fame dei bambini che non hanno mai bevuto ·latte ed hanno tutti i denti guasti, è la fame di chi per tutta la vita non ha mangiato che granoturco abrusto– lito e pane e lenticchie nei giorni di festa. Questo stato di cose è più o meno lo stesso in tutti i paesi del terzo mondo, ma troppi freaks se ne di– menticano quando arrivano in In– dia. Comunque c'è una situazione tipi- . ca dell'India e sono le CASTE. Le caste che sono ordinate gerarchi– camente sono definite dal lavoro compiuto (sacerdoti, commercian– ti. contadini, lavandaie, prostitute, merda1ol1 ecc.) e da relaizoni reci– proche. In certe caste ci si può sposare tra di loro, in altre in quelle im– mediatamente superiore o inferiore. Certe caste possono ricevere l'ac– qua da una casta e non da un'altra, da altre possono accettare solo ci– bi cotti in burro, da altre anche ci– bi cotti in acqua ecc. Le caste si dividono in tre grossi gruppi che a loro volta si dividono in sottoclassi. Il primo gruppo quello dei « nati 2 volte » a cui appartengono i Bra– mini, la casta sacerdotale. Poi ci sono i Sudra (contadini e ar– tigiani) e quindi i cosiddetti « fuori casta» (circa 80. milioni sui 500 milioni di indiani). Essere fuori delle caste (anche se a loro volta sono una casta divisa in sotto caste) significa essere fuo– ri. della società, ed essere fuori del– la società umana significa perde– re i propri attributi umani, la pro– pria UllJanità ed infatti vengono ch1amat1 PARIA che significa « ca– ne rognoso ». E finché uno non ha visto i cani rognosi indiani, let– teralmente pelle ed ossa e tutti co– perti di piaghe che contendono la carne agli avvoltoi, non può com– prendere cosa voul dire venir chia- mato Paria. I « fuori casta » si dividono grosso modo in 3 gruppi a secbndo de'lla loro relazione coi Bramini. 1) GLI INTOCCABILI, che, se toc– cati da un Bramino, questi deve sottoporsi a lavaggi rituali e peni– tenze per purificarsi. Gli Intoccabili compiono mestieri umrli come: lavandai, calzolai, pro– stitute (ma solo per i Sudra) o ven– gono usati come bestie da tiro 2 () p . . ). 01 c1 sono GLI INGUARDABILI che non possono essere visti dal Bramini senza che questi debbano sottoporsi a purificazioni. Gli Inguardabili compiono lavori co– me spazzini e merdaioli e devono seguire certe regole come essere sempre sporchi, non possono in– fatti lavarsi o indossare vestiti pu– liti e devono sempre andare in gi– ro con lo scopino in mano, scopi-

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