RE NUDO - Anno II - n. 8 - ottobre 1971

RE NUD0/16 DICHIARAZIONE DI SANTE NOT ARNICOLA IL 10 NOVEMBRE A MILANO, INIZIA IL PROCES– SO DI APPELLO A SANTE NOTARNICOLA, PIE– TRO CAVALLERO, ADRIANO ROVOLETTO. LA DICHIARAZIONE CHE PUBBLICHIAMO E' QUEL– LA CHE SANTE FARA' Al GIUDICI CHE LO MAN– DERANNO ALL'ERGASTOLO. MIiano, 21 ottobre _ Vogllo usare brevemente del diritto alla parola, per chiarire Il mio atteg– giamento, non solo quello precedente al mio arresto, ma anche quello attuale nel carcere e In quest'aula. Anzitutto dichiaro sinceramente che non ml toccano né la condanna che mi darete né la descrizione che è stata fatta di me in questo luogo e altrove. Entrambe riflettono il modo di pensare e di giudicare, proprio della mentalità della classe dominante. Questa vede in me un suo ne– mico, e non può darmi né comprensione né giustizia che io non chiedo. Essa colpisce me attribuendomi quella criminalità, quella violenza, quel– la avidità che sono le sue stesse caratteristiche. Ml si indica come esem– pio del Male, mentre io non sono altro che un prodotto di questa società borghese corrotta e malvagia. Questa società che pone come unica alternativa allo sfruttamento legalizzato il carcere. Se io sono un criminale, e lo nego apertamente, sono esattamente quale voi mi avete fatto. La criminalità è roba vostra! Essa è prodotta e ripro– dotta continuamente, inevitabilmente, deliberatamente, dalla società clas– sista, nell'interesse delle classi dominanti. La criminalità consiste nella egoistica ricerca del profitto e del successo ad ogni costo, nella sopraf– fazione del deboli, nello sfruttamento, e tutto ciò è roba vostra. Consiste nell'accettare Il carcere diventando dei delatori, degli opportunisti, dei ruffiani per ottenere privilegi, concessioni, libertà anticipata, calpestando i compagni di pena, Ingannando l'opinione pubblica, con falsi pentimenti, tradendo tutto e tutti e prima ancora se stessi. lo rifiuto tutto questo, anche se questo rifiuto ml costerà caro. Sappiate anche questo quando ml condannerete. Non sono mai stato un criminale e non lo sono tuttora, faccio questa dichiarazione In tutta serenità ben sapendo Il danno che me ne verrà, le difficoltà che dovrò superare e la repressione che essa ml scatenerà contro da parte dell'apparato punitivo. Questo mio atteg– giamento è coerente a tutto Il mio passato sino a questo Istante e per coerenza alla mia scelta Iniziale, che è quella della rivolta contro Il sistema borghese, lo debbo avvertirvi che nonostante tutta la buona vo– lontà dell'istituzione carcerarla, ogni tipo di trattamento rieducativo non riuscirà a fare di me quello che si propone di fare per ogni detenuto: distruggere ogni dignità, ogni coscienza, ogni qualità, sino alla totale repressione psicologica, quella del criminale borghese. Sarò sempre, e stavolta nel modo migliore, più giusto, più difficile, un comunista, un ri– voluzionarlo. E per la logica repressiva Inevitabilmente dovrò pagare sino in fondo per questa mia decisione. VI chiedo l'ergastolo, non per I morti che non ho ucciso, non iper gli altri reati In se stessi, ma perchè lo sono vostro nemico, perché lo sono vostro prigioniero, perché voi rappresentate Il sistema capitalistico che è nemico mortale del genere umano, e perché al nemico vincitore non si chiede giustizia o pietà, ma si continua a combatterlo anche dal fondo delle sue putre– scenti galere. Non sono qui per chiedere attenuanti, sono venuto davanti a voi, ma non per Il motivo che spinge Il detenuto comune a presenziare al processi: difendersi cioè sul plano giuridico per attenuare la con• danna. Sono venuto per criticare Il mio passato dove esso è da criticare, In modo rivoluzionarlo, da un punto di vista rivoluzionarlo. So che parte dell'opinione pubblica ml è ostile, ma ciò non ml riguarda; è quella parte del pubblico che ha totalmente assorbito la mentalità della classe domi– nante. Non ad essa ml rivolgo, ma alle forze sinceramente proletarie e rivoluzionarle. Solo rispetto al valori che queste rappresentano Il mio passato può essere autocrltlcato e condannato. Se lo ho rapinato ban– che, se sono morti degll uomini, non per mano o volontà mia, non è cer– tamente davanti a una classe che si fonda sulla rapina, sulla frode, sulla violenza più sanguinosa che debbo giustificarmi. Ho davanti a me una pollzla assassina, ho davanti a me una legge fascista. Ho sbagllato. E' Innegabile. Come è Innegabile Il rammarico che provo per I morti, vittime Ignare di una lotta continua e Inarrestabile che non certamente noi, piccoli uomini sfruttati, abbiamo voluto. Ma Il mio rammarico più forte è per quel vivi che non capiscono o non vogllono capire Il significato più vero e profondo della nostra rivolta. Questo è l'aspetto più tragico di tutta questa storia. Non chiedo a questi operai, alle masse non poli– ticamente preparate di giustificarmi, ma solo di capire. DI capire che la nostra è stata solo una risposta ad una situazione di vita Intollerabile per la dignità umana e che il responsabile di questa situazione è Il siste– ma borghese, è questo il nemico, Il provocatore del crimine, la causa di ogni violenza ed ingiustizia. Quel lavoratori, quegll sfruttati che sono contro di noi non comprendono, ed è la loro tragedia, che lo sfruttamen– to, la miseria, la violenza, Il crimine, l'oppressione, non sono opera no– stra ma li risultato Inevitabile di un sistema Ingiusto, fondato sulla divi– sione tra gll uomini. Ora, quando noi, un piccolo gruppo, cl ribelliamo o a questo stato di cose, anche se la nostra è una ribellione soggettiva, lndlviduallstlca, slamo sempre dalla parte giusta, nonostante gll errori nel metodo. Slamo sempre dalla parte delle classi sfruttate, degli oppres– si, del poveri: Il nostro unico rimpianto è quello di non aver saputo e potuto mirare In alto e di esserci limitati a un solo tipo di attività. Tutta– via abbiamo avuto Il merito di mettere In seria crisi gran parte dell'appa– rato poliziesco, difensore degli Interessi borghesi, dimostrandone l'ot– tusità, l'Incapacità, la ferocia, la funzione esclusivamente antloperala. Questo l'aspetto positivo della nostra azione, quell'aspetto che cl pone concretamente, realmente, fuori da ogni compromesso con Il mondo borghese. Ciononostante abbiamo sbagliato, perché non slamo riusciti a spiegare per tempo queste cose alla classe operala, non slamo riu– sciti a trovare forza e capacità necessaria a creare nuclei di guerriglia organizzata che nel cupi anni sessanta avrebbero potuto scuotere la classe operala da una situazione di confusione e di Inerzia. Purtroppo oltre al nostri errori c'è stata pure una somma di circostanze avverse; se avessimo avuto maggior tempo a nostra disposizione saremmo rlusclU ad agire con più vastità ed efficacia. Nel venire a contatto con Il mondo carcerarlo, con la sua Quantità di orrori e di violenze e nel rivedere cri– ticamente gli errori compiuti e nel conoscere da vicino la lotta eroica ReNudo pop festival di Ballabio del detenuti politici ho potuto crescere, maturare, arricchire la mia co– scienza rivoluzionarla. Ciò ml rende sereno nel cammino verso l'ergastolo. Voi cercherete di farci morire In galera, delegando gll uomini dell'apparato ad accelerare le cose. Ce ne andiamo con Il rimpianto di non aver fatto ciò che dovevamo fare, di aver sciupato l'unica occasione della nostra vita. Ma slamo sereni. Altri verranno, migliori di noi, fatti esperti dal nostri erro;!, a raccogllere l'aspetto positivo della nostra esperienza. La lotta contro di voi continua, fuori e dentro Il carc·erel Voi continuerete a Imprigionare tutti coloro che vi danno fastidio o sono un pericolo per Il vostro disordine costltul• to. Voi metterete In carcere I pacifisti, gll obiettori di coscienza, noi li aiute– remo ad Indurirsi; metterete In carcere studenti ed operai e noi Il autere– mo a superare le asprezze e le privazioni di questa vita e çll questo am– biente. I detenuti comuni, gll sbandati, I rlbelli senza speranza, noi ve Il ritorneremo con una coscienza rivoluzionarla. Questo è Il mio Impegno, questo è Il vostro errore. Voi credete di aver vinto e Invece, anche con me, avete già perso la battaglia. Voi condannate me con spietata du– rezza, come condannate chiunque si ribella alla vostra oppressione. Ma verrà Il giorno In cui lo, Insieme al popolo, sarò Il vostro accusatore! W Lenin W Stalln W Mao Tzetungl

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