RE NUDO - Anno II - n. 6 - giugno-luglio-agosto 1971

i 1 RE NUD0/12 CONTROGIORNALE ROSSO INFILTRATI COL KA~ATE' MILANO. Da qualche t'.:mt'.)o,nella « Casa dello stuoen• te» di viale Romagna, si svolgono corsi rapidi di karaté, tenuti per iniziativa di " Lotta comunista». Gli ,~,ruttori provengono da Genova, e sembra che, non appena si acco•gono di avere a che fare con allievi politicamente disponibili, spieghino che questi corsi ser-.:ono alla· preparazione di squadre che dovrebbero specializzarsi nella provocazione e nell'aggressione di elementi del " Movimento .:";i•1.,rfentesco » della Statale. SILENZIO DI TOMBA SUGLI SCANDALI LUCANI MATERA. Il processo di concentrazione della stampa nelle mani di pochi gruppi capitalistici e il controllo governativo sulla radio e sulla TV rendono sempre più anemica la circolazione di notizie, soprattutto di quelle riguardanti il Meridione. Le autostrade hanno of– ferto rapidi canali di scorrimento al traffico automobi– listico ma non al traffico delle informazioni da queste province che rimangono lontane dal resto del Paese come l'ultima Tuie dei geografi medioevali. Mezza Ba– silicata, per esempio, è sotto inchiesta per una colos– sale speculazione edilizia che investe l'intera classe dirigente; però sui grandi giornali del Nord e del Cen– tro - forse per ossequio a Colombo - di questi scan– dali non si legge una riga. Non si sa neppure che il vescovo di Matera è stato denunciato per « repressio– ne religiosa». CHI FINANZIA A MILANO LA cc MAGGIORANZA SILENZIOSA » MILANO. La seconda sfilata della « maggioranza si– lenziosa», era stata finanziata con una ventina di mi– lioni provenienti in massima parte dagli industriali Carlo Pesenti (ltalc"ementi) e Giovanni Borghi (lgnis), dal se– natore fascista Gastone Nencioni, tesoriere del MSI, dall'industriale farmaceutico Guido Bracco, dalla fa– miglia lsolabella, dall'avvocato Luigi Degli Occhi di .. Nuova Repubblica», dall'avvocato Bruno Jovene, dal notaio Ernesto Fermi, dall'ingegner Giuseppe Biagi e inoltre dal commerciante Pietro Biechi, dall'industriale Ennio Vedani, dal commercialista socialdemocratico Michele Gambitto, dal dirigente dell'" Unione Monarchi– ca Italiana» Guido Pasqualino di Marineo e dalla con– tessina Elena Manzoni di Chiosca. Questi ultimi sono i fondatori e organizzatori del circolo lan Palach di via Porta Nuova divenuto sede del « Comitato Anticomuni– sta ». Tra i giornalisti, hanno propagandato l'iniziativa soprattutto Nino Nutrizio direttore della Notte, Vittorio Reali e Bruno Borlandi dello stesso giornale, Edilio Rusconi editore e direttore di Gente, Paolo Occhipinti direttore di Novella 2000, Renato Olivieri direttore di Arianna, Gualtiero Zanetti direttore dell:i Gazzetta dello sport. Tra i politici, hanno aderito e molto probabilmen– te contribuito finanziariamente i socialdemocratici Vit– torio D'Ajello e Italo De Feo, i democristiani De Ca-i, rolis, Migliori e Melzi d'Eril, il liberale Vitaliano Pe-, duzzi e il missino avvocato Benito Bollati. MILANO. Stefano Delle Chiaie è comparso a Milano, è stato riconosciuto alla fiera di Senigallia. Il giorno do– po sono scoppiate le bombe. firmate SAM. MALAMODA Camicette f)Overe ma romantiche - zoccoli da ri– saia - freschissimi pepli increspati a bucato - gonne contadine - cinture fatte a mano - tutto lo stretto e indispensabile bello di oggi che doma– ni farà impazzire i consumisti. Nazareno Noja, · artigiano - Via Festa del Per– dono, 8 - MIiano. CRONACA DELLE LOTTE E DELLE REPRESSIONI MILANO: Rinviato 11processo a Sante Notarn1cola. Piero Ca– vallero e Adriano Rovoleto. Il pubblico ministero e la parte civile han ne, comunque rifiutato la perizia balistica sulle armi: hanno paura di poter dimostrare che fu la polizia a fare il massacro di cui sono imputati Sante e gli al•ri. Questa del resto era la linea scelta dal giudice istruttor1:. A. Amati, la volpe, ormai noto per le sue istruttorie « parlicolarmente » favorevoli alla polizia, quanto assurde e provocatorie verso gli imputati (vedi il processo per le bombe del 25 aprile). MILANO: G. E. Slmonettl, collaboratore esterno del nostro giornale, ha " riscoperto» il situazionismo e ha convinto il nostro compagno Guido Vh;I a distruggere il giornale dopo aver tentato di impossessarsene perfino con atti banditeschi. Noi abbiamo difeso il « Re Nudo » con tutti i mezzi, ci di– spiace solo aver constatato che la vecchia pratica gruppista e alla fine un po' fascista abbia potuto attecchire su un no– stro compagno. A tutti I compagni denunciamo Il tentativo di costoro che 11lleatlad un gruppetto sltuazlonlsta di Mantova (Blù), tentano di strumentalizzare l'underground per fare pas– sare un discorso sltuazlonlsta, appoggiato da una pratica ter– roristica e fascista verso I compagni dell'underground e di cc Re Nudo». MILANO: Continua a catena l'occupa.:ione delle case afitte da parte dei baraccati: dalla fabbrica al quartiere. ROMA: Imponente è stato lo sciopero della fame a Regina Coeli e Rebibbia attuato dai detenuti per reati di stupefacenti: per qualche grammo d'erba qui da noi (nel 1971), si può star dentro anche due anni! MILANO: « Ma che cosa pretendevate? Se siete sovversivi è ben naturale che lo stato si difenda!». Questa frase che il giudice Roberto Danzi ha rivolto a Della Savia due giorni dopo l'infame sentenza, racchiude il significato politico del pro– cesso: un monito per tutti noi che suona cosi: Non importa che siate colpevoli o innocenti, il fatto è che siete contro di noi e questo basta. ROMA: « Diventa rapinatore e assassino, sotto l'effetto del– l'LSD » « L'assassino all'LSD », « Rimasto senza droga.- tenta una rapina e uccide » questi i titoli che il 25 maggio riempi– vano le prime pagine dei nostri quotidiani insieme a un mare di commenti su questo «flagello». Adesso dopo una setti– mana leggiamo qualche trafiletto qua e là: « Il tedesco non agi sotto l'effetto della droga» « Manfred Becker era un truf– fatore che vendeva veleno spacciandolo per stupefacente ». Ci sono voluti degli studiosi (come afferma il Corriere della sera) per sapere che con l'acido in corpo uno ha voglia di tare tutto tranne di ammazzare la gente! Noi però non li crediamo così ignoranti come ci vogliono far credere, pen– siamo invece siano delle canaglie in malafede. I detenuti di S. Vittore rispondono al compagni battendo piatti e gavette contro le Inferriate e agitando dalle borr.he cli lupo cenr.t e gtornall Incendiati.

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