RE NUDO - Anno II - n. 4 - aprile 1971

BRIGATE ROSSE Comunicati nr. 1, 2, 3, 4, 5, 6 Re Nudo/9 < :.~. ·, . . •. .. ,•:· MENTRE ANDIAMO IN MACCHINA SI STA ESTENDENDO LA CACCIA DELLA POLIZIA E DELLA MAGISTRATURA CONTRO PRESUNTI TER– RORISTI DI SINISTRA. POCHI COMPAGNI SANNO AL DI LA' DELLE AFFERMAZIONI DELLA STAMPA BORGHESE COSA IN REALTA' SIANO LE BRIGATE ROSSE: RIVOLUZIONARI O FASCISTI? SUBITO PRIMA DELLE EMISSIONI DI MANDATI DI CATTURA E DEI FERMI OPERATI DAI POLIZIOTTI, ABBIAMO RICEVUTO DA PARTE DELLE BRIGATE ROSSE QUESTI COMUNICATI INERENTI A EPISODI DI LOTTA ALLA PIRELLI BICOCCA. I REVISIONISTI SCRIVONO CHE QUESTI COMPAGNI SONO IN REALTA' DEI PROVOCATORI FASCISTI. NOI PUBBLICANDO I LORO MESSAGGI DALLA CLANDESTINITA', INTENDIAMO DIMOSTRARE CHE SONO DEI COMPAGNI E CHE COME TALI VANNO CONSIDERATI ANCHE SE SI HANNO DELLE RISERVE NEI LORO CONFRONTI. PER QUESTO ABBIAMO DECISO DI PUBBLICARE NELLE PAGINE SUCCESSIVE, UNA AUTO– CRITICA DEI cc WEATHERUNDERGROUND », cc BRIGATE ROSSE» AMERICANE CHE OGGI HANNO SCELTO DI TORNARE CLAMOROSAMENTE ALLA LUCE DEL SOLE POICHE' HANNO COMPRESO CHE LE FORMAZIONI PARTIGIANE HANNO UNA FUNZIONE POSITIVA NELLA LOTTA, SOLO QUANDO SONO LEGATE AL MOVIMENTO DI MASSA. Comunicato n. 1 Un problema di fondo che ha la clas– se operaia in lotta in questo momento è la repressione. I padroni hanno de– ciso che le lotte devono finire. Denun– ce, arresti, licenziamenti, cariche della polizia, coltellate del fascisti sono tut– ti momenti del plano repressivo dei padroni. Alla Pirelli il padrone si appresta a sostenere la battaglia contrattuale. Vediamo con quali facce si presenta. Sappiamo che direzione e polizia han– no imposto al Comune di asfaltare viale Sarca per poter fare caroselli e poterci legnare. Anche in fabbrica si è organizzato ed ha al suo servizio un esercito di servi da usare contro di noi. Questi aguz– zini condividono la responsabilità di chi li paga e per questo è prudente cominciare a conoscerli e a tenerli d'occhio! Eccone un primo elenco con qualche nota di merito. Il primo di tutti è Ermanno Peliegrlnl (via Spalato 5, tel. 603.244). Capo– guardie Bicocca. Ha al suo servizio una quarantina tra poliziotti e carabi– nieri neo-assunti. Ha il compito di schedare chiunque di noi svolga atti– vità politica. Invia ogni giorno un rap– porto al direttore del personale ed è in contatto coi commissari di P.S. Suo degno compare è Palmltessa Lui– gi '(v. Tofane 3, tel. 28.55.152). Capo– guardie centro, quel bastardo che nel– l'ultima lotta ha fermato gli ascenso– ri durante il picchettaggio. Questi spioni meritano la gogna! Nassl • boia • Giovanni (via Resi 7a, tel. 696.010) ideatore cottimo Pirelli. Da fattorino a boia. Da abolire come il suo cottimo. Brloschl Ercole Carlo (via Zara 147, tel. 681.125). Segreteria Personale Ca– vi. Campione del crumiri. Durante tutti gli scioperi ha sempre trovato un buco dove nascondersi. Alla prossima lotta chiuderlo In un tombino e assicurarsi che non esca più. Boari Alfredo (via Matteotti 489, tel. 24.70.638, Sesto S. Giovanni, Flat 125 bianca Ml E16671) gestisce per conto della direzione Il famigerato ufficio In– terno UIL (al Cavi). Il più porco del servi del padrone. Guadagna 300 mila al mese più 160 mila di pensione. Per ogni compagno che colpiranno durante la lotta qualcuno di loro do– vrà pagare! Brigata Rossa Comunicato n. 2 18-11-1970 Compagni operai, In questi giorni la direzione della Plrelli ha fatto perve– nire a tutti I suol dirigenti Il documento che qui riproduciamo: • Le agitazioni sindacali per Il rinnovo del contratto vanno svolgendosi In tutte le sedi di lavoro secondo un program- ma, variamente articolato, che compor– ta complessivamente tre giornate di sciopero (24 ore per turno) da effet– tuare entro la prima quindicina di no– vembre. La stampa sindacale si è in genere li– mitata agli annunci delle agitazioni, mentre i piccoli gruppi estremisti si sono sforzati come di consueto, di acuire con i loro volantini la tensione. Segnaliamo che oggi a Bicocca è stato diffuso un volantino a firma « Brigate Rosse » nel quale, con il pretesto di reagire alla • repressione » delle lotte sindacali additando I « servi del pa– drone •, si elencano alla rinfusa una quarantina di dirigenti ed impiegati della Società, se ne indicano gli indi– rizzi di casa ed i numeri di telefono e si rivolgono loro gravi Insulti e minacce in relazione alle quali la Società sta studiando le opportune misure da adot– tare. L'inqualificabile iniziativa è stata stigmatizata anche dalle tre Organizza– zioni Sindacali ..... » Le Brigate Rosse hanno ritenuto impor– tante appropriarsene e farlo circolare per i seguenti motivi: 1. I sindacati e il PCI, con cartelli, vo– lantini e trafiletti su «L'Unità• hanno cercato di far credere che i compagni della Brigata Rossa fossero dei pro– vocatori pagati dai padroni. Ma a quanto pare... i padroni sono più preoccupati della • inqualificabile ini– ziativa » delle Brigate Rosse che non del qualificabilissimo programma di lotta dei tre sindacati. Per il padrone Pirelli cioè, il comuni– cato dei sindacati è una buona garan– zia per la incolumità dei propri diri– genti! 2. Per riaffermare che ad ogni azione repressiva che Il padrone tenterà di mettere in atto nel confronti del lavo– ratori a seguito della lotta che stiamo conducendo, sarà risposto secondo Il principio • per un occhio due occhi, per un dente tutta la faccia». 3. Per sottolineare che I • servi del pa– drone » sono oltre che • servi » anche responsabili della politica antloperala che il loro padrone conduce. Da ciò estraggono vantaggi economici e privilegi sociali. E' ora che comin– cino a subirne anche tutte le conse– guenze. 4. Per chiarire Infine agli imbroglioni di ogni specie che preparsl con forme adeguate di lotta a combattere la re– pressione padronale (oggi più violen– ta, disperata e rabbiosa che mal In tutto Il paese) non vuol dire « orien– tare le Idee e Il discorso del lavoratori su questioni che nulla hanno a che vedere con lo sfruttamento, Il contrat– to di lavoro»; non vuol dire • spostare la lotta su falsi obiettivi •; vuol dire Invece aver ben chiaro nella testa che proprio perché la lotta la si sta facen– do dawero, cl si deve organizzare a tutti I llvelll In modo adeguato. E poi, qualche annetto fa, per esempio dal 1956 al '60, non erano forse mili– tanti del PCI a fare cose simili? O erano anche allora « sparate provo– catorie di pretto stile polieziesco e fa– scista»? Brigata Rossa P.S.: C'è qualcuno che si da molta pena, girando come un segugio per i repar– ti, per sapere chi siamo. Glielo dicia– mo noi. Siamo tutti quegli operai che hanno fatto circolare il primo volantino e che faranno altrettanto con questo. Del resto i giornali borghesi (Corriere della Sera, Giorno, ecc.) si erano but– tati a peso morto sui fatti, cercando di strumentalizzarli per i loro fini: ora si mostravano preoccupati, ora cercava– no di dare ad intendere che le azioni erano state un fallimento, tentando di accreditare la tesi che a fare queste cose erano state « persone chiaramen– te inesperte », e quindi che « non c'è da preoccuparsi troppo ». L'Unità e i sindacati Invece tacevano: per loro non era successo nulla. Allora abbiamo fatto circolare per tut– ta la fabbrica altri due comunicati. Comunicato n. 3 1-12-1970 Della Torre, meccanico. Un buon compagno: uno dei nostri. 50 anni. 2 figli. Quadro di punta della CGIL. 25 anni di attività sindacale. Co– mandante partigiano. Tirava le lotte. Lo hanno licenziato. Lo hanno fatto in due: i padroni prima, i sindacati poi. Questo licenziamento cl riguarda tutti. Non è un fatto privato, E' UNA LINEA POLITICA vigliacca che tende a colpire tutti gli operai in lotta. Se passa senza una decisa risposta di tutta la fabbrica unita, se passa su una resa a basso prezzo dei sindacati e sulle nostre spalle, allora Plrelll e soci avranno via libera, d'ora In poi, per sbarazzarsi di chiunque alzi la testa per affermare I suoi diritti. Nel primo comunicato che abbiamo dif– fuso, si diceva: • Per ogni compagno che colpiranno durante la lotta, qual– cuno di loro dovrà pagarla •· Un compagno è stato colpito. E cosi uno di loro, precisamente • Il primo della lista • (come hanno sug– gerito molti opera lin fabbrica) si è trovato la macchina distrutta. Ma non è finita. Abbiamo anche detto Infatti che par un occhio, due occhi ... • e la 850 dello spione Ermanno Pellegrlnl... è per noi molto, ma molto meno di un occhio. Senza contare poi che la sua vera macchina è una Giulia 1300 Junior GT bianca che da un po' di tempo • Inspie– gabilmente » tiene gelosamente custo– dita nel suo garage. Ma noi abbiamo pazienza... ! A meno che lo spione Pellegrini SI LICENZI e allora può essere che Il tri– bunale del popolo gli concederà grazia. Comunque Della Torre deve rientrare, rientrare al lavoro per continuare la lotta di tutti gli sfruttati contro i pa– droni. Collette, awocati gentilmente offerti dal sindacato, solidarietà, non bastano. Perciò fino a che Della Torre non tor– nerà con noi, la partita tra noi operai tutti e i servi e gli aguzzini del padrone non si deve chiudere e non si chiuderà. La lista è lunga, la fantasia non manca. Per la rivoluzione comunista. Brigata Rossa Comunicato n. 4 11-12-1970 Nel secondo comunicato abbiamo det– to: « Ad ogni azione repressiva che il padrone tenterà di mettere In atto nei confronti dei lavoratori a seguito della lotta che stiamo conducendo, sarà ri– sposto secondo il principio: per un oc– chio due occhi, per un dente tutta la faccia. Poco dopo un nostro compagno, Della Torre, è stato licenziato. Cosl: - Pellegrini dopo essersi trovato la macchina abbrustolita, NON SI E' PIU' FATTO VEDERE IN FABBRICA. Lo spione sembra aver accettato • disci– plinatamente » la sentenza emessa dal Tribunale del popolo. Se è cosi, gli faremo grazia. Intanto gli ricordiamo che di questi tempi stare coi padroni, contro gli operai, costa sempre di plù. Poi è stata la volta di: - Lorlga avvocato prof. Enrico il boia che ha firmato per conto della direzio– ne la lettera di licenziamento del com– pagno Della Torre, che pur avendo parcheggiato la sua «Alfa Romeo 1750• lontano da casa, non è sfuggito alla applicazione del verdetto che, anche per lui, Il Tribunale del popolo aveva emesso. Alle 13,05 di martedl 8-12-1970 (e non di notte come scrive Il Corriere della sera) di quel po' po' di macchina non è rimasto che un rottame. 2 milioni andati In fumo. A questo personaggio, nuovo • duro • delle trattative, non è la prima volta che gli operai, a modo loro s'intende, esprimono • riconoscenza •. Infatti, già quando era capo del perso– nale alla Carbosarda (Sardegna) In se– guito al grandi meriti • proletari • ac– quisiti, I nostri compagni sardi di Car– bonia, dopo avergli messo al collo un bel cartello (come gli operai della lgnls hanno fatto con I provocatori fa– scisti a Trento) lo hanno caricato su un docile asinello e lo hanno portato a • visitare • Il paese, scortandolo però, affinché non gli succedessero Incidenti, con un lungo corteo. Una bella festa proletaria Insomma, che solo quelli come lui non hanno capito, visto che, presi dal terrore, mormora-

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