RE NUDO - Anno II - n. 3 - marzo 1971

~e Nudò/20 SPAGNA: L'E.T.A.' DELLA RAGIONE Dopo la massiccia mobilitazione di solidarietà attorno ai processati di Burgos, la Spagna è scomparsa dalle prime pagine dei giornali. La questione - si dice - « non fa più titolo ». Versato il loro periodi– co obolo di commozione, il demo– craticum demo-riformista è ripiom– bato nel sonno e nell'indifferenza. E ciò proprio mentre le « brigate politiche » della polizia franchista si scatenano in una nuova orgia di vendette per ripagarsi dello smac– co subito a Burgos e inauguravano un'altra spietata stagione di arre– sti, di perquisizioni e di torture. La supposizione che la fallita pro– va di forza tentata al processo ab– bia messo allo scoperto la so– stanziale fragilità del governo cle 0 rico-fascista di Madrid, condanna– to a un immancabile declino a bre– ve scadenza, è, a dir poco, ottimi– stica. In realtà le prospettive poli– tiche spagnole sono e restano ab– bastanza cupe. Con il regime sono schierati: la «falange», l'« Opus Dei», il clero reazionario, l'esercito, i sindacati ufficiali e i monarchici « juanisti ». La Falange è sostenuta dalla schie– ra dei burocrati politici e ammini– strativi, da proprietari terrieri e pic– colo-medi operatori economici, da gruppi di giovani della cosiddetta « gente bene » e, owiamente, dai fascisti e dai combattenti « ultras » della prima ora, ormai vecchi e umiliati da Franco che ha immesso i falangisti nel « movimento » di– sperdendoli tra le altre formazioni nazionaliste genericamente filofran– chiste. L'« Opus Dei», fondata da un grup– po di finanzieri cattolici di estrema destra, raccoglie la nuova classe dei capitalisti efficientisti, dei te– cnocrati, della destra europeizzan– te con vaghe sfumature liberali. Il loro tenti}tivo, in parte già fallito per l'opposizione dei supernaziona– listi all'antica, è quello di ammo– dernare le strutture dell'economia spagnola secondo le esigenze del– la produttività neo-capitalistica la– sciando intatto il sistema. L'Esercito, divenuto con gli anni sempre più potente ed efficiente, è guidato da uno stato maggiore rigidamente conservatore, e seb– bene alcuni dei suoi quadri supe– riori sjano tentati da ambizioni bo– napartiste, riesce sempre a ritro– vare una assoluta compattezza da– vanti a ogni « pericolo » democra– tico. In questi ultimissimi anni i militari. tentano di dissociare le lo– ro responsabilità da quel.le della polizia e •in particolare dal famige– rato « secundo bis » nelle attività repressive dell'ordine pubblico per guadagnarsi una fama di « tutori della patria al di sopra delle fa– zioni». n Il clero reazionario costituisce an– cora la maggioranza della chiesa spagnola. Ora ha trasferito molte delle sue funzioni politiche ai laici dell'« Opus Dei». Ma ai suoi prin– cipi oltranzisti si ispirano gli squa– dristi delle cosidette « Brigate di Cristo Re » che pestano a sangue i preti progressisti. I sindacati uf– ficiali, costituiti dal governo e con– trollati dal « movimento », non so– no che squallide e screditate cor– porazioni al servizio del regime. I monarchici « juanlsti », che trova– no sparuti gruppi di seguaci solo tra gli aristocratici e certi strati della borghesia nostalgica casti– gliana, restano i depositari di un ottuso legittimismo. L'opposizione, da parte sua, si pre– senta tuttora molto frazionata no– nostante i ripetuti tentativi di or– ganizzare una collaborazione reci– proca in una sorta di « fronte » an– tifascista. Questi i partiti e i movimenti che contrastano in varia misura il go– verno franchista o da una comoda semi-legalità o dalla più dura clan– destinità: « cai-listi », liberali, re– pubblicani, cristiani democratici, socialisti, « Comiciones Obreras », comunisti, movimento studentesco, movimento separatista catalano, ETA, gruppi marxisti - leninisti, trotzkisti della « Quarta Internazio– nale », anarchici. I monarchici « carllsti » sono una specie di piccola setta e sono or– mai scivolati dal patetico nel mac– chiettistico con la recente propo– sta di costituire una federazione di repubbliche socialiste sotto l'egida della monarchia. I Liberali costituiscono una pattu– glia di vegliardi e di pensatori soli– tari, in esilio e in patria, privi di ogni seguito. I cristiani democratici di Ruiz Gi– menez, numericamente abbastanza forti tra i ceti medi intellettuali e artigianali, conducono una blanda opposizione quasi tollerata dal go– verno che non ritiene di esserne minacciato. I repubblicani, divisi in una decina di tendenze e usurati dagli anni, hanno da tempo perso i contatti con il Paese e con la realtà. I socialisti, altrettanto disgregati, hanno perso efficienza ed incisività, e la base operaia che segue le di– rettive dei capi in esilio, raramente riesce a operare con una sua pre– cisa fisionomia o addirittura a far sentire la sua presenza nelle lotte clandestine. I cattolici del dissenso sono andati moltiplicandosi e attivizzandosi in questi ultimissimi anni attorno a coraggiosi sacerdoti progressisti che tendono a spostarsi verso po– sizioni di sinistra sempre più avan– zate nella misura in cui prendono o coscienza della condizione operaia. Le « Comlclones Obreras », illegali ma non proprio clandestine, dal '65 ad oggi sono penetrate capillar– mente nelle fabbriche e nelle cam– pagne, e riescono a mobilitare va– sti settori operai e contadini di va– ria tendenza sui programmi rifor– misti del P.C. da cui proviene la maggioranza dei loro quadri diri– genti. Queste Commissioni Opera– ie, che costituiscono uno dei pochi movimenti capaci di compiere una mobilitazione a livello di massa, da qualche mese operano anche nelle file dell'esercito. Il Partito Comunista, benché falci– diato dalla guerra civile e dalle fe– roci persecuzioni del regime, è la sola organizzazione politica pre– sente e operante in tutto il Paese. Dalla metà dello scorso anno il partito si è diviso in due tronconi: uno, minoritario, che fa capo al– l'ex-comandante Lister, di stretta osservanza sovietica; l'altro guida– to da Carillo, schierato su posizioni riformistiche simili a quelle del PCI. L'E.T.A. (Euzkadi ta Askatasuna, che significa Paesi Baschi e Liber– tà) è il movimento rivoluzionario sorto nel 1959 da una frattura del– l'arcaico Partito Nazionalista Ba– sco. Vi militano radical-socialisti su posizioni simili a quelle del no– stro PSIUP e marxisti-leninisti che sono riusciti a guadagnarsi un nu– mero crescente di consensi all'in– terno e all'esterno dell'organizza– zione, sovrapponendo ai motivi del tradizionale separatismo quelli di un internazionalismo proletario as 0 sai avanzato. Non per niente l'ETA, che scese in campo sbandierando il motto « Gora Euzkadi », viva i Paesi Baschi, oggi scrive sui muri « Gora Mao ». Di questa corrente erano i sei condannati a morte al processo di Burgos e la quasi to– talità degli altri processati. E sono gli uomini di questa corrente che raccolgono la maggioranza nel co– mitato esecutivo e hanno la guida effettiva delle attività politiche e militari. L'ETA è la sola organizza– zione che oggi sostenga una · 1otta armata contro Il regime attaccando caserme, banche, circoli capitali– sti, presidi e gendarmi. I marxisti-leninisti sono attivissimi in tutta la Catalogna, nelle Asturie, nelle campagne andaluse, in molti dei centri maggiori delle altre pro– vince e in tutte le università. Sono loro a sostenere le posizioni 1:Jiù avanzate nelle battaglie di strada a cui partecipano, con o senza ac– cordi preventivi, il Movimento Stu– dentesco, trotzkisti e anarchici. Gli Anarchici hanno ancora urr lar– go seguito di simpatie nelle Astu– rie, nella cintura di Barcellona e in.·molti centri contadini. Che cosa accadrà quando la scom– parsa o il ritiro di Franco aprirà la crisi della successione? Se rivolgete la domanda agli spa– gnoli che conoscono più a fondo le strutture socio-economiche del Paese e la reale condizione politi– ca, vi risponderanno allo stesso modo: « Despues es !'espada», poi _c'è la spada. Cioè i militari. Gli unici che abbiano le armi e siano concordemente pronti a usarle per la tutela del capitale, del privilegio, della " Fede» e - s'intende - della « Patria » protettrice di tutto il canagliume. CRONACA LOTTE E REPRESSIONI NEL MONDO Vietnam: Continua il massacro di ufficiali americani da parte di sol– dati di leva. Perfino fonti ufficiali americane ammettono qualcosa, in– fatti per giustificare le uccisioni de– gli ultimi ufficiali nella 101.a divi– sione aereotrasportata (42 feriti e nove morti tra ufficiali, sottufficiali e soldati razzisti) il comandante della seconda brigata americana in Vietnam ha dichiarato: « Nel 1967 gli ufficiali davano ordini senza preoccuparsi troppo di ciò che ne pensavano i soldati. Ora può ac– cadere che mandando in pattuglia dei soldati, senza prima averli mes– si al corrente, questi non facciano il loro dovere ». In effetti pare pro– prio sia così, per lo meno ce lo dicono quei 100.000 militari ame– ricani che nel '70 hanno disertato. Ma soprattutto per il fatto che gli ufficiali incominciano a scarseg-. giare, Nixon incomincia a pensare ad un esercito di soli volontari. Iran 2 febbraio: Fucilati nell'Iran due trafficanti di droga. Le pene non sono molto inferiori alla morte per i consumatori. Ci sono ragazzini europei che hanno preso trent'an– ni. USA: Continua il processo a Charlie Manson. Come forse anche in tem– pi non industrializzati (streghe) cer– te repressioni sono anche spet– tacolo. Ma nella deformazione dei media trapelano le verità: Nova ha tradotto da Twen un'intervista molto lunga con "Satana" « Il mio corpo è in gabbia ma la mia men– te è libera». Istanbul/Turchia: I paesi semicolo– nizzati fanno leggi a pagamento: continuano a Istanbul gli arresti di ragazzini occidentali e le condanne a venti trent'anni per detenzione di hascisc. Le Ore ha pubblicato un servizio con alcune informazioni utili. Francia 11 febbraio: Nella città universitaria di Aiex-en-Provence gli studenti « gauchistes » hanno catturato tre agenti in borghese e li hanno tenuti prigionieri per tre ore perquisendoli da cima a fondo. Uno dei tre agenti aveva indosso: Carta d'identità, tessera di ufficiale di polizia, tessera di studente, tes– sera di giornalista e tessera del– l'ufficio sondaggi e statistiche. INDIA febbraio: Nella regione del Kerala, continua la lotta armata contro il governo revisionista. FRANCIA 27 gennaio: A Parigi, un commando di una ventina di com– pagni ha attaccato la prigione del– la Roquette lanciando bombe Mo– lotov sopra il muro di cinta. Il commando è fuggito prima del– l'arrivo dei flic. LAOS ? •

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