RE NUDO - Anno I - n. 1 - dicembre 1970

.. RE NUDO/ 17 ,: C'Elri·. i.ud .. icl 1 .:1 a·Sc:ia .:e_n'1.i .. ,,-: R-~~ e~e ••• gregi Signorirdella Pretura, · . -ìcusate se vi manda inaietro 'il V ostro pa– .:o, ·ma siete, in errore Voi e non io, e vi cito ' motivi se me lo permettete. . . Prima di tutto io non- ho sottratto la mia · roba se così posso dtre, perche io non ve l'ho ;,,,pedìto di penderla, Voi eravate i padroni di gire in qualunque modo ienza nessuna oppo- -;suioÌ,e. , . . . Poi io in epoca anteriore come Voj/dite, se vt in/armate b4ne sul mio conto noterete, che :io. ebbi lo sfratto forzato .con i carabinieri e pò mi pe~mise di scappa're alla meno peggio,, fUesJo lo potete accertare dal Signor Allemano -,,opriehtrio dello Stabile,. che mi .cac_ciò la roba nelle cantine. . ~ io. trovai -una casa diroccat(J in coaesta via ',lltfuale· in Torino, che prima che la rendesse ().spiJale lrtlScorserÒ molti mesi e in quell'epoca ai condizìoni disagiatissime io pensavo alle mie noie' che avevo per la testa, e non potevo asso– l,,tamente pensare alla Vostra presenza e tanèo meno, ero prope_nso di venirvi a invitare, se, per ,piacere volevate venire a rastrellare• i pochi strarc1 che aueva e che• ho tuttora. lo non vèdevo-la f'agione della fretta che ci ovèva essere, tanto se non pagavo io c'erano i p,glt, e se 1Hln pagav·ano .i figli qualche Santo ci sarà. anche':pé'r noi, o noi forse non. abbiamo nessuno c/'Jeci dovrà proteggere, e se cqsì fosse a r:he scopo servo al mondo. Allora me_ lo dite Voi se lo sapete me lo "ilite così metto per sempre l'anima in pace, senza far. correre più .nessuno dietro i miei cal- ;c11gni. · E permettetemi .dire con franchezza quello -chedesidero dire, e scusatemi tanto. Sappiate che avere V ai alle costole non è -cosa che fa gioire al-cuore, e io il più poco che fii vor;e; tenere vicino è come di qua all'inferno. E vistò che ciò non è possibile ditemi cosa iifJolete, volete che io mi ammazzi, per non darvi tidio è l'unica soluzione che ho. Jl resto /ate quello che volete, sequestrate elo pure, volete incarcerarmi ancora una volta "11,-/0, ~pu_reio sono a V ustra. disposizione· non e cbe d, agire, io sono un cane che. non /!. 1 Chiedo 11milmente di lasciarmi perdere per– -:eManchl senza di Voi io 1ofJro lo stesso e poao piÌ4 di quanto non dovrei pagare e la vita bi ho fatto fino adesso e sto facendo tutt'ora "'"' 1H! lo auguro, basta pensare che il Comune (,o/legno e compreso qualche volta quello di Torjrrp, ci sostenevano in buoni pur di so– '/Jt~ioere con l'intera famigtia. Badai~ bene illustri Ji.gnori io con questa Ìtltera non intendo impietosirvi e tanto t,fO.. CIJll(e#ore, voi potete reagire sotto tutti i ~i di villa, e non sottorJaluto il Vostro ~ t~ Val lo trovate opportuno. Io vi vorrei solo dire a che setve. im provvi– sare u·n'altra causa quando sono già in deficit, pag1re le spese della precedente, 'perciò vi p_re– ·go di non esagerare e no~ ulteriorare le spese perché io mesi or. sono .feci un accordo rateale all'ufficio cafflpione penale ·e sonu già due rate che pagando .lire diecimila ·ciascuna come vede– te, la buo,;a volontà c'è, ma se voi non mi date respiro come vi potrò appagare /abbiate pazienza e ragionate un pochino· io non vi voglio irri– , tare e tanto meno ,compromettervi, e se ho sot– tratto _i mobili pignorati credetemi non l'ho fatto per burlarm_i di Voi, ma semplicemente perché· ebbi lo sfratto, e per non deteriora.,r1i nelle umide- cantine in cui Je misero. · Ora io dico se fosse stata roba rubata non :ci interessava ma quella· che Voi pLgnorate è roba che mia ·moglie e io, la comprammo con il denaro amarq.mente guadagnato nelle fa'b'briche,' e privando ai tre bambini l'orgoglio di avere Id mamma vicino, affidandoli alla speranza del buon giorno, soli in me1.1.oalla strada, che la sera quando li vedemmo si riempiva il cuore di gioia. Ringraziando il Dio e la buona sorte, il tutto per vederci un po' decorosi, poi arrj– vano gli ufficiali giudiziari e gùas~ano tuttò quanto a noi sacro. È assurdo vederci trattare così malvagi. Se non l'abbiamo lasciato era roba nostra e per– metteteci che la tanto sospirata mobilia che la godevamo un po' noi, in fondo .abbiamo fatto dei sàcrifici per -farcela, perciò siate lodevoli alm.e_noper una volta nei noJtri · confronti e la– sciateci vivere sereni perché ne abbaimo vera– mente bisogno e oltretutto della Vostra umana comprensione. Perché noi no_n abbiamo fondi bancari che ci possono salvare il morale e facciamo affida– mento su qurlle · pocl;e persone d'i alto giudizio m cui vivono· e lasciano vivere proporzionata– mente a tutti in pace. Non mi prolungo oltre, chiudo con la spe– ranza di un Vo_stro. gradito riguard9 e antici– pandovi quanto di meglio io posso a Voi' tutti . Gentile Giul[ano ESTRATTO DA UNA CIRCOLARE DEL PRESIDENTE DEL· TR1BUNAl.E DI FIRENZE Ritengo opportuno richiamare nuovamente la loro attenzione sul fenomeno. invero assai diffuso, della sottrazione di .cose pignorate e sulla necessità che, da parte dei giudici della esecuzione e dei loro collaboratori, sia usata la massima diligenza per dimostrare che gli or– gani-giudiziari non rimangano inerti davanti ad un simile -fenomeno. La gravità, del quale non pu.ò non destl;!re serie preoccupazioni, in quan-· to la J sottrazione· delle cose pignorate' costitui– sce il fallimento della giustizia e ne compro– mette il prestigjo ... -Colgo /'occasione per ricordare le ,:nie pre– cedenti circolari, con le quali ho pi4 volte se– gnalato la pecessità che i procedimenti penali per jl delitto di sottra'zione di cose pignorate, stante la'gravità del reato e-l'offesa che-questo arreca al prestigio dell'amministrazione della giustizia, siano istruiti e portati al dibattimento ,nel più breve tempo possibile e çon assoluta precedenza su ogni altro, designançiosi per il giudiziq magistrati di carriera. Prego accusare ricevuta della, presente. Il Presidente del Tribunale c·alàmari

RkJQdWJsaXNoZXIy