Rivista Critica del Socialismo - fasc 3 - mar. 1899
228 Rl\'I STA CRITICA DEL SOCIALlSMO per giungere allo scopo, bnsti additarlo alla gente, e criticare l'or• dine di cose esistente. ,Gli altri, come il Père Peinard, consigliano di occuparsi degli scioperi, di formare nuovi sindacat i, di fortificare gli ant ichi, e eono perfino un po' parti giani delle Cooperative. Il terrorismo non fu presso gli anarchi ci che la tattica di pochi individui. Esso sembra essere stato per ora abbandonato. I socialisti anarch ici si reclutano specialmente fra gli . opemi. l\Iolti tra questi simpafo.1.ano con essi - come si vide al Congresso internazionale socialistn, di Londra. Fu tempo che, nel mondo letterario, era di moda chiamarsi anarchico. La moda passò. L'a narchismo fu poi messo tra' ferri vecchì. Ma la faccenda Dreyfus sembra ridarg li nuova vita. Anch'essa senza dubbio pn.saerl\. A. HA ?JO;'i, Nota della Rivista. - Quest' articolo è interessante non solo per le notiziti che contien e, ma anche per le considerazioni ohe queste suggeri• scono intorno alla natura e alle funzioni dei partiti politioi in generale, e de' partiti sooialisti in part ioolare. I partiti sooialisti rispondono a ten denze diverse, e riflettono (liasonno da un diverso punto l' Idea. Non vi t! errore maggiore di quello, per il quale ciascun partito si considera solo vero rappresentante dell'Idea . Un"altra osservaziont! da. fare è questa, che i partiti politici, come tutt i gU organismi , hanno una vita limitata nel tempo e nello spazio. L'Id ea può progredire mentre il partito ohe la rappresen ta deoa.de e sparisce.
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