Rivista Critica del Socialismo - fasc 3 - mar. 1899

214 IU\'IS'l'A CRITICA DEL SOCIALISMO ver~ articoli veementi, e che non renderebbero nessun servigio in una Cooperativa. La dommatica e la. politica sono le sole industrie, che essi possano esercitare. Ve n'è molti di questi socialisti in Fran – cia, e questa è ur.a delle ragioni dell'ostilità che esiste tra le scuole 1JO~it-ive e i capi delle Associazioni Operaie. Fin qna tutti i movimenti ideologici sono miseramente falliti ; essi hanno facilitato In. decomposizione dell'ordirie sociale, ma i risult..'\ti non sono mai stati quelli che se ne impromette\ '8.no i pro– motori. Si è spesso rieorcb.ta . la mara\·iglia, che provarono gli ul– timi rappresenta nti della. filosofia del XVI[[ secolo, quando essi assistettero alle tempeste della Rivoluzione. Se le forme sociali ca– dono, il potere non muore mai, essopassa da. mani deboli a mani pit\ virili. I l nwvimento della storia (del quale i socialisti democratici pnr– lano con tanto mistero) è cosa semplicissima, i pil1forti succedono ai più deboli. Le pitl belle teori':' del mondo sulla soluzione degli antagonismi, il metodo dialettico e tutto il gua.z1.abugliodomma– tico non valgono nulln di fronte ad un fatto così brutale . La. que– stione è dunque questa : , i socialisti sono in istato di raccogliere la succe~ione della Borghesia, data che questa successione si apra 1 , Accettino o non accettino ~i i dieci dommi, de' quali Van Kol mostra la decrepitez7.a,questo importa molto poco: ciò che import.'\ è che vi siano nelle masse operaie delle istituzioni, all'ombra delle quali ai sia costituita un'etica nuorn. I dommatici non ~i cun~no delle istitm~ioni : quauto alla mo• raie, essi non sanno ancora che J)f'nsarne . .... L.'\ situazione del Socialismo è cambiata molto da una trentin a d'anni. Un tempo il Socialismo era veramente rivoluzionario, cioè credeva all'imminenza. d'una trasformazione sociale, provocata.da una crisi goyernativa. Allora l'ideologia e la scolastica. lwevano una grande impor• tanzn.; bisognava ragionare sulla catastrofe, bisognava. persuadere il popolo che questa catnstrofe era resa. necessaria ,la.Ile leqgi im– mammti della storia, dai dati della scienza ~ dalla metafisica.. Di là nasce\ 'a.no speranze, che ern.no un potente elemento di propa– ganda. Marx ha creduto, in tutta la sua. vita, all'imminenza della grande crisi: l'esperienza non ave,·a fatto scomparire la.stessa illu– sione in Engels a.I tempo della. Rua. morte . lo non voglio negare l'importanza. enorme delle speranze po· polari; ma oggi i socialisti più ortodossi non credono pill al pas– saggio dall'ordine oapit.alistico all'ordi ne communistico, alla solu– eionc dell'antinomia predetta da Engels; il Communismo è di\'e– nuto del Collettivismo e questo diviene, sempre pitl, pa.r✓.iale: non ,è più Collettivismo (solo la parol a è rimast.a). Alcuni socialisti accorti si domandano perfino se è più proba.-

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