Quaderni di Roma - anno II - n. 1-2 - gen.-apr. 1948

86 LUCIO GIALANELLA astri, è stato possibile (Jeans) calcolare il tempo ne cessario per giungere a questo stato di regime, trovando che gli astri esist ono da almeno due trilioni di anni ( 2X 1012 ). Ad un risultato analogo si giunge anche considerando la perdita di massa subìta dal Sole per trasfo rmazione in energia, attraverso le reazioni termonucleari idrogeno-elio, s econdo la teoria di Bethe; d'altra parte la dinamica stellare inseg_na ch e la massa di un astro non può superare un certo limite, altrimenti la pre ssione di radiazione diviene così forte da cagionare la rottura dell'equilibrio. In particolare il calcolo mostra, e le osservazioni confermano, che una massa cento volte superiore alla massa attuale del Sole deve conside rarsi come pericolosa e ..( già prossima alla rottura. Ne segue quindi che l'età del Sole non può ri- . • salire a più di otto trilioni (8 X 1012 ) di anni. Prendendo una media tra questi due valori, Jeans riteneva che le stelle si sia no formate circa cinque trilioni di anni fa (5 X 1012 ). E questa la cosiddetta scala « lunga>> del tempo cosmico, nella quale gli astronomi generalmente credevano fin verso il 1930. Questa scala « lunga » si riteneva accettabile anche per l'età del sistema s tellare galattico in bat a delle considerazioni, che riassumiamo brevemente . E noto che un teorema di fisica, dovuto a Boltzman n, mostra che se si ha un gran numero di corpi di ugual massa i qual i si attirano tra loro (o più generalmente sono sottoposti soltanto a forze interne}, il loro movimento tende a divenire maxwelliano; vale a dire, crescendo il tempo, essi tendono a muoversi con la stessa legge, data da Ma xwell, per il moto delle molecole di un gas. Se invece i corpi sono di mass a diversa, il movimento finale è identico a quello delle molecole di un misc uglio di più gas di peso molecolare diverso, e cioè a più movimenti maxwe lliani. Dopo la scoperta di Kapteyn delle correnti stellari, non si può più r itenere che le stelle abbiano un movimento maxwelliano, pur essendo le l oro masse generalmente dello stesso ordine di grandezza . Si deve quindi logicamente concludere che la Galassia sussiste da un tempo limitato, sia pure grandissimo. Per determinarlo, si è calcolato che il tempo necessari o per stabilire un moto maxwelliano fra le stelle sarebbe dell'ordine di 10 quadrilioni di anni; onde la Galassia deve ritenersi molto più giovane di un t ale intervallo di tempo. L'UNIVERSO METAGALATTICO. - Al di fuori della gigantesca lente biconvessa che è il nostro sistema galattico vi sono, distribuiti tutt'intorno a distanze variabili fino ai cento mila anni-luce, gli ammassi globulari di stelle, composti ognuno di diecine di migliaia di stelle, add ensate insieme in forma di grappoli ( donde il nome di stellar clttsters loro dato dagli astronomi americani) e si presentano al cannocchiale come piccoli d ischi bianchi, sfumati al bordo, nei quali le stelle sembrano così vicine da d are l'impressione di un tutto continuo; gli astronomi delle passate generazi oni li chiamavano « nebulose risoh1bili ».

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