Quaderni di Roma - anno II - n. 1-2 - gen.-apr. 1948

80 LUCIO GIALANELLA il carattere non tecnico e specializzato di questi «Quaderni», avremo bisogno di richiamare qua e là delle notizie sulla costituzione dell'Universo stellare; ma anche questo faremo in modo semplice, limita ndoci al puro indispensabile per l'esatta comprensione di quanto andremo espanendo. L'ETÀ DELLATERRA.- Il primo tentativo del calcolo dell'età della Terra rimonta ad E. Halley, l'amico di Newton, quello stesso che calcolò l'orbita della famosa cometa che parta il suo nome, e che fu direttore dell'Osservatorio di Greenwich dal 1720 al 1742. Egli ragionava presso a poco così. Ogni anno i fiumi partano al mare una certa quantità di acqua che contiene disciolto del sale. Giunta al mare, l'acqua evapora e torna alla terra sotto forma di pioggia, mentre il sale vi resta. Onde l'acqua del mare dovrà diventare sempre più salata. Suppanendo allora che tutto il sale dei mari vi sia stato partato da i fiumi, conoscendo la quantità totale di sale che i mari contengono e que lla che i fiumi vi traspartano ogni anno, sarà passibile trovare l'età dei mari. Il calcolo \non presenta eccessive difficoltà; ed eseguito con i dati mo derni conduce l'al risultato che i mari esistono da alcune centinaia di milion i di anni. Un primo passo avanti venne fatto nel secolo scorso dai geolo gi. Come si sa, la primitiva crosta terrestre è rivestita da strati sedimentari, che i geologi distinguono in varie categorie, a seconda degli avanzi fossili e delle « industrie » che vi si rinvengono. Contano così i terreni pale ozoici o degli animali primitivi, i terreni mesozoici, in cui abbondano rett ili giganteschi e compaiono i primi mammiferi, i terreni neozoici in cui si trovano tracce dell'uomo. Ognuno di questi strati ha uno spessore di parecc hi chilometri: i paleozoici, tutt'insieme, giungono a più di 60; i mesozoici a circa 30; i cenozoici a 25, e così via. In conseguenza, conoscendo l'altezza del sedimento che può depasitarsi ogni anno, si può calcolare gr ossolanamente l'età dei primi strati geologici, e si perviene ad un totale d i 500 milioni di anni. Naturalmente, i valori così successivamente ottenuti non passo no esprimere l'età della Terra, dovendosi questa «età» cominciare a contare dall'epaca in cui ebbe inizio la solidificazione della primitiva cr osta terrestre. La passibilità di compiere questo secondo passo innanzi si è avuta solo in tempi relativamente recenti, dopo la scoperta della radioatti vità. Com'è noto, l'uranio e il torio sono i capastipiti di gruppi o famiglie di elementi radioattivi, nelle quali per successive trasformazio ni o filiazioni rientrano quasi tutti i corpi radioattivi che la tecnica ha las ciato scoprire. I fisici chiamano « vita media» di un atomo radioattivo l'in verso del rapporto tra il numero degli atomi scomparsi e il tempo in cui la scomparsa è avvenuta, essendo tale rapporto rappartato ad un solo atomo. Alla quale vita media è legato anche il « tempa di dimezzamento » o periodo della sostanza.. radioattiva, che rappresenta il tempa dopo il qual e la sostanza

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