RASSEGNE 453 -- con la gestione statale d'un settore industriale ridotto, comprendente in ogni caso una gran parte degli stabilimenti direttamente necessari alla difesa nazionale; - con il controllo stretto del settore paramilitare». « 299. Non esiste una soluzione da applicare automaticamente, ma diverse soluzioni secondo gli oggetti in questione, gli uomini in presenza, le circostanze locali o regionali. Anche quì occorre rispettare la libertà dell'uomo e la spinta della vita; ma vi è qualche principio fermo, qualche linea maestra di soluzione da cui sarebbe pericoloso o costoso allontanarsi. Soprattutto occorre fare passare un gran soffio personalista e communitario, di tal sorta che ciascuno prenda coscienza che l'espansione della persona umana si realizza con la passione viva del bene comune». « 336. L'economia non può essere regolata sul piano internazionale con il solo gioco della domanda e dell'offerta o con l'intervento di intese economiche o finanziarie. L'intervento degli Stati e di g~uppi di Stati è indispensabile». « 340. Le nazioni più favorite, invece di consider~re gli scambi internazionali sotto l'aspetto mercantile, cercando la rigorosa equivalenza contabile dei debiti e dei crediti, devono organizzare gli scambi in funzione dei bisogni d'assieme dell'umanità. Esse non hanno ricevuto in abbondanza che per aiutare le nazioni meno favorite ad eguilibrarsi e ad espandersi. Tra di esse deve verificarsi ciò che· si verifica nelle relazioni tra persona e persona, dove la giustizia è superata dalla carità, e la gloria di donare, ad imitazione di Dio, è considerata preferibile all'arricchimento senza fine» . • • • A questa definizione centrale delle tesi di Positio11s clh fa seguito la precisazione delle tesi politiche, _fondate sul principio della necessità di rendere « scientifica » la ;,ttività politica, strappandola dalla strada del dilettantismo orecchiabile. Altro principio è quello della conciliazione tra democrazia cd autorità; ed altro ancora quello della interpcnetrazione tra spirituale e temporale, pur senza confusione di poteri e senza clericalismo. Per il progresso i cristiani agiranno uniti e prudenti. Per superare l'individualismo si compirà una rivoluzione internazionale lenta, pacifica, costruttiva, partente dal basso, grazie allo sforzo dei migliori. Così termina il quadro. delle tesi del movimento che fa capo a « Economie et Humanisme », di cui qui a titolo di documentazione si sono voluti ricordare alcuni punti di vista, per consentire ai nostri lettori di seguire i vari movimenti d'idee in seno alla Cristianità contemporanea.
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