Quaderni di Roma - anno I - n. 5 - settembre 1947

IL MOVIMENTO TEDESCO DI RESISTENZA 4n sua organizzazione diretta esclusivamente alla protezione del Reich contro i nemici esterni. Ed è questa anche la ragione per cui, dato il terrore sempre crescente, gli avversari deeisi di Hitler entrarono in sempre maggior numero nella Wehrmacht (Gottfried Benn ha designato questo fenomeno un giorno come « forma aristocratica di emigrazione»). Astraendo da gelosie e litigi che nel movimento di resistenza, data l'unione di posizioni diametralmente opposte e diversissime, non possono nè stupire nè tanto meno essere sopravalutati, oltre ai çomplessi quesiti fondamentali già accennati, ebbe la sua importanza un'altra serie di_problemi. Elemento importante e ritardante era il timore che dovesse sorgere una nuova « leggenda della pugnalata nella sèhiena », il timore dunque di offrire motivo a una futura leggenda che avrebbe attribuito esclusivamente ai putschisti la colpa della gerra perduta. Più di un generale che accettava i piani del putsch voleva tuttavia att~ndere per lo meno che le truppe, dopo un'import;mte sconfitta, venissero strappate al loro cieco entusiasmo per Hitler. Inoltre, per molto tempo vi fu il problema se si dovesse fare il putsch con o senza certi grupi del nazionalsocialismo (Géiring). Agli elementi interni, che rappresentavano motivi di difficoltà, si aggiunsero eventi veramente fatali come il salvataggio di Hitler per opera di Chamberlain a Monaco (1938), l'improvvisa deposizione del colonnello generale Halder, deciso ad agire (estate del 1942), la mancata esplosione della bomba nell'aereo di Hitler (marzo 1943), l'inspiegabile assenza di Hitler dal luogo preparato per l'attentato (novembre 1939, estate 1943). È da ricordare inoltre il fallimento dell'attentato dell'S-9 novembre 1939. Il colpo indubbiamente più grave venne inferto alla resistenza dalla conferenza di Casablanca. L'esigenza di una capitolazione incondizionata, posta da Roosevelt, tolse al movimento di resistenza tedesco i suoi fini naturali: la creazione di una pace per una Germania leale sotto la direzione equiparata di tutte le forze attive combattenti contro il regime di Hitler, sotto la direzione dunque del movimento di resistenza tedesco e dei governi delle nazioni alleate. Ed è in genere sorprendente, ma è un dato di fatto, che nessun movimento di resistenza europeo rimase senza aiuto da parte degli alleati occidentali - all'infuori del movimento tedesco. Esso non ha trovato il minimo appoggio materiale e psicologico da parte di coloro che dovevano condividere il suo stesso fine. Le potenze occidentali erano state sempre tenute al corrente dagli ambienti del movimento di resistenza (ancora nel marzo 1944 Beck mandò Gisevius da Allan Dulles alla ricerca cli possibilità cli intesa). La loro posizione più o meno interessata di « spettatore » e le loro grandinate di bombe su città tedesche, che non possono essere spiegate solo con ragioni stra-

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