Quaderni di Roma - anno I - n. 3 - maggio 1947

RF.KATO LEFEVRE dei suoi propositi di annientamento anche religioso della Polonia ? O infine egli si induceva a un tal passo solo per strappare con il peso della sua personale parola il consenso pontificio all'agognato matrimonio ? È un fatto che a Roma Nicola I si recò effettivamente, sia pure in forma privatissima, cd ebbe due lunghi colloqui con il Papa, il cui svol- } gimento fu per molto tempo un segreto di Stato. Su di essi si formò come un alone di leggenda. Anche il Petruccelli Della Gattina, quello stesso che, nella sua « Storia arcana » di tre pontificati gettò fango su fango sulla Chiesa e sul papato, riportò le parole che Gregorio XVI, in tutta la maestà della sua dignità, avrebbe rivolto all'Autocrate: « Sire, verrà giorno in cui entrambi compariremo al cospetto del tribunale di Dio, per rendergli conto delle nostre azioni. Io, carico d'anni, vi precederò. Ma non oserei sostenere lo sguardo del mio giudice supremo se non avessi preso a difendere una religione che Dio ha confidato alle mie cure e che voi opprimete. Sire, riflettetevi bene ! Dio ha istituito i re perchè siano i padri e non i carnefici de' loro popoli ». E il Petruccelli commenta: « Fu questo il primo e l'ultimo atto di nobiltà e di coraggio di quell'anima soggiogata dalla regola dell'obbedienza passiva del chiostro. Gregorio XVI sentiva approssimarsi la morte ». .. .... L'incontro romano tra Gregorio XVI e Nicola I è stato uno di quegli awenimenti che più ha colpito l'attenzione degli uomini politici, degli scrittori e delle folle di quel tempo, e che è stato descritto con i colori più drammatici. La letteratura su di esso è abbondantissima. E non è il caso davvero di seguirne le fila spesso confuse e contraddittorie. Il fatto stesso che un solo testimone presenziò ai colloqui, e che esso, il cardinale inglese Acton, mantenne in propos~ il più assoluto riserbo, giustifica lo sbizzarrirsi delle ipotesi e dei commenti. Dei due colloqui il cardinale Acton rèdasse una minutissima relazione che si conserva manoscritta nelle « Carte di Russia e Polonia» dell'Archivio della Congregazione degli Affari ecclesiastici straordinari, al Vaticano. La duplice relazione del card. Acton, sarà pubblicata a mia cura - insieme ad· altri documenti inediti rnll'argomento - nella Miscellanea che l'Ordine dei Camaldolesi ha in corso di stampa a contributo fondamentale per la ricostruzione storica della figura di Gregorio XVI e del suo Pontificato. Ma, in questa attesa, si può ricorrere, per la conoscenza di questa importante fonte documentaria, al largo riassunto fattone già nel 1922 dal P. Adriano Boudou nella rna esauriente opera « Le Saint-Siègc et la Russie », ampiamente ripresa da J. Schmidlin nella sua « Papstgeschichte "·

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