Quaderni di Roma - anno I - n. 2 - marzo 1947

RICORDO DI MICHELANGELO GUil)l 171 meno sensibili in me da una punta di vanità orgogliosa ? Domande senza risposta ormai, e su cui ho pudore di soffermarmi più oltre. Ma, si quis piorum manibus focus, e qualcosa di Michelangelo Guidi ci vede ed ode ancora, vorrei che, con la gratitudine di tutto quel che da lui ho imparato, egli sentisse anche quest'ultima mia gratitudine per quel suo schiudersi affettuoso arrestato dalla morte, e la schiettezza senz'ombra di questo mio :iffettuoso rimpianto. FRANCESCO GABRIELI

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