Carlo Errera - Il confine fra Italia e Austria

- 13 ~ da una cresta a un'altra, da un pendio a un altro, dal fondo d'una valle al fondo d'un'altra valle, girando e rigirando con tali storture, da sembrar tracciata, piuttosto che da una scelta studiata e giudiziosa, dal più strano e intsplicabile dei capricci. Certi esempi, a citarli, sarebbero particolarmente istruttivi. La valle bresciana· del Caffaro è, per esempio, tagliata dalla frontiera in tal modo, che la piccola frazione montana di Riccomassimo, invece che dipendere dal vicino centro italiano di Bagolino, si trova costretta a un legame inverosimile col comune austriaco di Lodrone posto nel fondo della valle al disotto : - gli abitanti della frazione, per correggera, a modo loro, la crude'ltà del confine che li toglieva ali 'Italia, hanno tutti senza eccezione mantenuto dal 1859 in qua, Dio sa a prezzo di quante vessazioni da parte del governo imperiale, la cittadinanza italiana, mandando· ogni giorno i loro figliuoli per sentieri aspri e pericolosi alle scuole di qua dalla frontiera in Italia, e in Italia compiendo il servizio militare e tutti gli atti dçl loro stato civile, finchè la ihorte, la morte sola li condanna a posare fuori d'Italia nel camposanto austriaco di Lodrone. Meno commovente ma più singolare ancora il caso d'un altro comune, italiano questo, dell 'Agordino (provincia di Belluno), il quale si trovò nel 1866 tagliato fuori dal proprio cimitero posto di là dalla fronti~ra stabilita in quell'anno, cosl che gli abitanti vissuti in tutto e per tutto italiani dovettero rassegnarsi a diventare austriaci dopo morti. Più noto ancora il caso del lago e dei pascoli di Misurina, notissimo e italianissimo richiamo estivo di turisti, il quale non si può tuttavia raggiungere agevolmente dalla parte italiana se non per una strada rotabile che per un paio di chilometri è tagliata fuori da una stortura· inverosimile d.el confine austriaco ; onde i soldati nostri posti, a guardia della frontiera devono ricorrere alle arrampicate più inverosimili per arrivare al pittoresco laghetto senza sottostare al controllo obbligatorio dei gendarmi austriaci. Ma sono appena due o tre esempi questi che si citano, mentre potrebbero esser mille a dimostrare quante valli sbarrate, quanti corsi d'acqua sequestrati nelle soq~enti o a mezza valle, quanti villaggi tagliati Biblioteca Gino Bianco

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