il Potere - anno II - n. 5 - maggio 1971

Sped. abb. post. gr. ll/ (70'/o) . Anno II • n. 5 • Maggio 1971 - Lire 100 I I I Lettera I I I o MiENSLlJE. CASELLA POSTAf.E ,1665. 16100 GENOVA DOPO LA DECISIO~TE DEI VESCOVI vo e positivo del ribellismo che circola tra i cristiani e che rimane sempre sul terreno ecclesiastico senza avere il co– raggio di porsi al paragone storico, ci– vile e politico. Piero Il futuro Le Acli possono mobilitare tutti i cristiani che avvertono l'impegno di una difesa dell'uomo contro le strut– ture liberanti e a un tempo oppressive del mondo moderno in un compito reale, civile, che costa fatica, sforzo, e impone creatività e fantasia. Non è chiudendosi in stretti confini parroc• chiali che si fa crescere la maturità culturale, spirituale, storica del nostro popolo: è partecipando con tutti quel· li che lo vogliono a costruire una so– cietà diversa. Ottone delle Aeli S IGNORdirettore, questa lettera critica deve, come è di prammatica, comin– ciare con un elogio: ma l'elogio, ci creda, è sincero. I VESCOVI italiani hanno inaugurato offerto un'occasione a chi tenta di I Prima di lei. il • Secolo XIX• era un d 1 t . 1 l 1 . I L problema che le Acli hanno è di d I I para ossa men e 1 p ura ISmo: o collocarle in una terra di nessuno, elaborare con chiarezza il disegno giornale Incredibile: guar ava ettera men• hanno inaugurato in nome dell'orto• diminuendo la loro autorevolezza ed politico e sociale che intendono servi• te al secolo scorso. C'era una volta il dossia. Le Acli cessano di essere un il loro impatto sul mondo cattolico. re buono, l'imprenditore buono, il sinda• organismo di para Azione Cattolica Ma, alla fine, prendiamo le Acli CO· re, face nd0 attivamente partecipare 10 calista buono. l'onesto patriota. L'artico• per diventare un libero movimento me sono: e auguriamo per loro e per diverse posizioni ancora presenti al lo di fondo si tingeva di lirismo e faceva popolare cristiano, fondato sulla re- noi che esse aumentino di peso speci· loro interno. E' sul piano delle funzio• appello alle lacrime rievocando le emo• sponsabilità dei suoi partecipanti. La fico tra i cattolici, tra i lavoratori, nel ni concretamente svolte, ormai, e non zioni dei coscritti del 1914. Lo spirito del decisione dei vescovi italiani è un mo- paese. di quello delle parole e delle denomi• giornale era lo spirito di tina città rivolta mento di quella generale crisi degli ~;~~~i cc~ioi~olo:ovei~ilii;i~o~~iod~l all'indietro, incapace di guardare avanti, ~I~i:f ~ ~l~ È~ i li~~~~! ~ji:lf # i1l~~:i~i~~~ :!~~:f ~;4::Y!ff1i;!at~i:}~t t Ma la decisione dell'episcopato me• ciali è contagioso. Non sarà possibile europeo che veniva a svegliare questa rita una discussione un po' più ap-. lasciare le Acli senza assistenti e la• !ior~~ri:::~i~s~~~i! ~i;da~t~!t}~~~é attardata biancaneve dal suo lungo son• t{;}:x;f afl:~r 1 ~11~}];::~}~:~~1 it f ~ni1~: ; sf ; !f CJfj~ t~~f :1\1{~~1;i;if !fo~l:Nii ~li)~fi~~;:~l~f [ enfjf ~ ]€J~ 1 1:;ii~ ci commuove Io slogan della « parte· nità politica dei cattolici. il rischio che decisioni cosi altisonanti, sato e nella dimenticanza del presente. cipazione interiore» alla classe. Que-. L'autonomia del laicato giustifica un Ciò faceva perdonare anche certi truismi sti discorsi si leggono nella rivista regime ecclesiale diverso, e comporta delle Acli prima e della Cei dopo, si ri• e, ci perdoni, certo tono moralistico e «Esprit» da più di vent'anni e vederli una distinzione maggiore tra le !un· solvano in una operazioncina diploma• semplificatorio della sua predicazione: un recepiti a Monte della Farina non ci zioni proprie della gerarchia e le ini• tica, e che l'Acli rimangano ancora un giornale obiettivo, indipendente. un gior• impressiona poi tanto. ziative autonome del laicato. Ciò va movimento in cerca di una funzione, le bocca della verità poteva essere una Non basta infatti mettere l'etichetta incluso in un discorso globale sul ruo-- un organismo para ecclesiastico senza evasione analoga a quella offerta dai pa• su un prodotto per cambiarne il con• lo di fermento che i cristiani hanno funzioni civili. Speriamo davvero che radisi artificiali della memoria. Ma infine tenuto: e soprattutto un'etichetta cosi nello sviluppo della storia. La fine del• da queS t e cose che sembrano nuove ella divenne il censore della classe poli• polisensa come socialismo. la minorità del laicato ha, a nostro av• ~:~:it~. prospettive che 10 siano ve-. tica, amministrativa, economica,l'Ombuds• I vescovi sono abbastanza cauti per viso, un significato positivo, non ever• man della nostra città. Ella fece salire a capire che l'atto baldanzoso delle Acli sivo: è il superamento virile, costrutti• Luciano Faraguti dignità di prima pagina i casi della pove• può significare molto, poco o nulla: ra gente. Rifiutò che il suo giornale fos• e che tutto il problema sta nel vedere ,-----------------------------------. se il gazzettino della •chanson de geste• non quel che le Acli dicono di essere, dei politici romani. Ebbe l'intelligenza di ma quello che le Acli sono. comprendere che la funzione del • Seco• A HARGINE DELLE ELEZIONI lo• era di essere un giornale ligure e JL giudizio dei vescovi sembre- che i tempi della televisione e del roto- rebbe in sé contraddittorio, se non calco assegnano al quotidiano locale una si includesse, nell'analisi di esso, un o u a I e funzione politica di mediazione tra base nuovo accorgimento nel giudicare del• e vertici, tra semplici cittadini e potenti le ideologie. Dalla « Pacem in terris », di ogni tipo. la gerarchia ha recepito la distinzione II porto diviene il centro delle sue at• tra dottrine e movimenti: Paolo VI ...-...... , tenzionl, la nomina del presidente della h'.l ripreso questo tema analizzando ' _,,,.... Seport è per lei un caso esemplare dei sulla base di esso il carattere polisen• giochi d'interesse dei gruppi politici, del• so del termine « socialismo». lt ~ la mancanza di respiro cittadino e nazio· La definizione socialista non è più svo a -. ~ nate dei partiti. Il • Secolo. si pone CO· sufficiente in concreto per rendere un me la voce della realtà contro le piccole movimento incompatibile con il cri• clientele. stianesimo. E' su questa base che le La regione è una grande occasione; la Acli possono fare, all'interno del cat• politica si istituzionalizza in chiave regio• tolicesimo, un11 sçeltl! ~ocialista. Tut• LA campagna elettorale ormai agli tali~~are il ~emo di nervosismo, di nate. Ma i partiti rimangono impari: le tavia il termine «socialista» in con• ' cli@nt@lo non esprimono più capi politici, creto conserva un margine, un alone sgoccioli, è stata dominata da te• stanchezza verso il difficile mondo dirigenti popolari, ma puntuali mazzieri, di alternativa al cristianesimo. Un mi giocati a destra. Essa si è svolta in cui viviamo, rappresentano un me• fedeli seguaci delle composite clientele movimento socialista può essere ac• sotto il segno della reazione al « di· ro contributo al disordine. La svolta che ci governano. La clientela le oppone cessibile ai cristiani, ma, se rientra sordine» nella sua forma più bruta· a destra non è seriamente ipotizza. il suo mirabile vuoto: è la tattica miglio• nella zona di libertà lecita, non rien• le: la criminalità. Reazione alimen• bile per il fatto che iJ Msi a Roma re. Ella non ha assolutamente interlocu• tra ancora in quello spazio di impe• tata da articoli di fondo di gazzette riempie le piazze che ha da sempre tori e non le riesce di fabbricarsene uno. gnatività che è offert(I da un preciso della sera non proprio ineccepibili. riempito nei suoi comizi, ovvero per Ma intanto ella ha sollevato contro di incarico della gerarchia. A Genova, ad esempio, « li Corrie• l'adesione a quel partito del genera• sé la repubbllcl del ri~ 0rd0 • le prefichf Le Acli si fondano oggi sulla libertà M t'I h t t Il • I le De Lorenzo. E' che da vent'ann·, del rimpianto. I giorna e come tranqul. dei loro aderenti, non su un mandato re ercan I e» a presa O a a soc,a • tante, come conciliatore del sonno, come della gerarchia. democrazia una vocazione maccarti• a questa parte i partiti di destra com• anticamera dell'evasione, susCita rimpian- Su! piano teologico, il fatto è nuovo, sta iniziando una sua personale cac• plessivamente hanno sempre più per• to. L'Immagine delle tensioni umane del ma è ormai chiaro. Dal punto di vista eia alle streghe. Questo giornale è duto posizioni (basti pensare al to• nostro tempo è un'immagine troppo for• ecclesiastico, gli aclisti debbono giu• diventato un caso significativo del• tale disfacimento del partito monar· te per II lettore del • Secolo •: egli legge dicare ora in ragione della loro CO· la moderna forma d'isteria collettiva: chico e alla crisi in cui versa il non per sapere, ma per dimenticare. Egli scienza quali tipi di azioni compiere, l'organo dei comitati per la pena Pii): e il Msi, con la conduzione cerca dei borghesi rispettabili, degli uomi• quali alleanze stabilire, quali accordi di morte. Nelle sue colonne le im• spregiudicata di Almirante, non fa ni se non onesti almeno tranquilli, delle stipulare, quali pressioni esercitare. figure rispettabili nel senso più equivoco Se queste azioni avranno un signifi· magini dell'imputato (?) Bozano e altro che recuperare qualche posizio• della rispettabilità. cato di libertà, di speranza, se limi• del ministro del lavoro tendono a ne da tempo perduta. E allora, signor direttore, sul giornale teranno il peso del potere dell'uomo fondersi in un'unica nebbia... Di fatto nessuna delle componen· comincia a comparire la bandierina bian• sull'uomo, esse allora avranno, in con• Su di un piano diverso, nel paese ti politiche italiane, nemmeno quel• ca. Piccolissima. Un sussurro. Ma gli creto, un significato cristiano: Io a• vi è il richiamo dei responsabili di la extraparlamentare, è oggi elimina· esperti capiscono. Ella non può sfidare vranno conquistato come realtà, non governo contro Ja conflittualità sin· bile dal contesto politico nazionale: ad un tempo pubblico e clientela: ella usufruito come denominazione con• dacale e la disaffezione imprendito• in un modo O nell'altro occorre fa. s'awia a stipulare il suo piccolo concor• cessa. riale che mettono in difficoltà la ri· re i conti con ciascuna di esse. La dato con l'uno e con l'altra. Alle Acli si apre dinanzi un compito Cominciano le prediche ai sindacati: impegnativo. Non saranno le fraseo• presa produttiva nazionale. situazione di oggi, quindi, solo in l'efficientismo lombardo è perfettamente logie classiste e le denominazioni so, Tutti questi sono problemi seri, ma astratto può far ricordare la situa• coerente a questa critica. Ma queste cri• cialiste a svolgere questo compito; qui non suscettibili di promuovere una zione dei primi anni '20. Le ideolo• tiche, che hanno il loro oggettivo fonda• potremmo vedere caracollare i teolo• svolta a destra, un mutamento radi• gie sono finite, tutti sono disposti a mento. sono anche l'occasione della sua gi, uno con i colori di Gabaglio !'al• cale dei rapporti tra i partiti e nella una collaborazione ed a una convi• apertura a destra. della sua distensione tro con i colori di Dell'Armellina. Ma gestione dello Stato. In Italia una venza umana. Valutare dunque gli con la città • com'era e dov'era•. i teologi hanno sempre delle palestre soluzione autoritaria non esiste, per· isterismi momentanei di una parte Le critiche all'establishment locale si i~s;~; 0 cf;a1~i1t:• f~~~,°1~~~re~ ~~i ché è rifiutata dai settori più respon• dell'opinione pubblica dinanzi alle ~~npno~ai,i\;"~~~t~~ll~·a;~vn:;~n~en~ie c;~'. popolare uditorio. sabili e qualificati del paese: in pri• difficoltà del momento è equivocare cola lentamente verso la cronaca nera. Le Acli dovranno, dunque, elabora• mo luogo dal movimento operaio. sulla situazione reale del paese. Lo Qui il pubblico si ritrova tutto: perché re un discorso ampio sulla situazione Può esistere semmai il problema di Stato provvidenza è finito in Italia: quel pubblico che stride quando te criti• civile in Italia, indicare i campi al• una razionalizzazione della mano si possono invidiare i colonnelli, che all'onorevole diventano troppo serie, terni della libertà e del dominio, eser• pubblica, ma non la costruzione di Pompidou, Mao, ma il risultato non quando oltrepassano il margine della re• citare una critica costruttiva e una un potere diverso. cambia. Siamo costretti dalla nostra sponsabilità, quando non declinano più le delineazione di prospettiva rispetto aJ. Per questo, le pressioni di stam• storia a fornire un esempio di civil• desinenze consuete del mugugno, sgrana ~e/3r~~6ii~ti;:i1a en~~e~!ffli.dfia~;~!: pa e d'opinione che si esercitano, a tà della convivenza. ~~ coa~~g:e!~di~!f~~oa~~a~~~t;.'~:ikid~';;';. re alla denominazione socialista per Genova come a Roma, per st rumen• Alberto Gagliard i ping della Genova bene. una ragazza stra• poter giungere a questo: ci rimane ziata rigettata dal mare. anche il dubbio che le Acli abbiano '------------·-----------------------· Allora Il titolone di prima pagina vibra b1010ecag1no 1anco I all'unisono col pubblico: il fronte della cronaca nera è la linea del Piave. E il • Secolo • si schiera anch'esso con il suo pubblico. La critica alla classe politica svanisce: qualche battutina all'onorevole Cattanei, che, in effetti, è una figura abba• stanza sovrastrutturale. Ma sul fondo del discorso delle elezioni comunali si delineano appena le silhouette delle pre• ferenze del • Secolo•: perché non Boyer, perché non Puri? Che serve ricordare che la tarda burocrazia lri, fantasma di una tecnocrazia inesistente, è la princi• pale causa del ritardo storico della città? Non è alla fine pagare per la coerenza al modulo efficientistico il sostituire un di– rigente d'azienda a un politico profes• sionale? Signor direttore, esistono delle cause precise del ritardo storico genovese: questo ritardo non è attribuibile al desti• no cinico e baro, che l'onorevole Saragat evocò quando falli la legge maggioritaria. Vi è un costume locale, e forze locali. strutture e Istituzioni nazionali che con• dannano Genova alla emarginazione. Per• ché Il •Secolo• non può essere il giornale di queste diagnosi? Perché l'obiettività dell'informazione non deve andare oltre il dato di cronaca e l'informazione uffi• ciale per toccare invece la sostanza del• le cose? Il giornale è diventato leggero, signor direttore, scende verso i moduli combi– nati di • Gran Hotel •, di • Cronaca Ve– ra • e del • Guerrin Sportivo •. Noi cre– devamo che ella avesse altre ambizioni e abbia altre capacità. Ella dà ampia voce al dissenso eccle• siastico, alleggerendo la pressione sul• le questioni politiche. Ella si ferma ri• spettoso dinanzi alla lobbia (e al lobby) dell'onorevole Taviani. Qui ella firma Il suo concordato: e incita noi ad Imitarlo. Faccia una diagnosi sulle clientele poli• tiche, apra un'inchiesta sui partiti. Non ci informi sul pettegolezzi, ma sulla real• tà. Questa è l'obiettività. Non cl interes• sa sapere cosa Pedullà disse a Dagnlno sull'areo del mattino o della sera, ma conoscere i fondamenti del potere nella nostra città. Questa è l'obiettività dell'lr,. formazione. E non per distruggere o per criticare qualunquisticamente: ma per in• vitare la gente a non sfuggire nel sogni, a non chiudersi nella evasione, ma a fa. re veramente una città, a farla insieme, a cessare di essere degli oggetti politici, dei profittatori di voti per essere invece degli uomini liberi. *

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