«Tanto Emerson che Carlyle, per esempio, non facevano che seguire le orme di Herder che, nello Spirito della poesia ebraica, aveva abolito la distinzione tra sacro e profano e aveva affermato che l'ispirazione del poeta è quella stessa del profeta». 12 A proposito di eclettismo, R. Sattelmeyer, Thoreau's Reading.A Study in Intellectual History with BibliographicalCatalogue, Princeton UP, 1988, pp. 20 sgg. segnala il ruolo di Victor Cousin nella formazione di Thoreau. L'eclettismo di Cousin si poneva come ponte tra idealismo e empirismo, sottolineando la capacità della ragione umana (per la tradizione anglo-americana l'«understanding» di Coleridge, Aids to reflection) di trascegliere intuitivamente la verità. Cfr. anche più in genere G.J. Joyaux, VictorCousin andAmerican Transcendentalism (1955), in Criticai Essays onAmerican Transcendentalism, edd. Ph. F. Gura e J. Myerson, Boston, Hall, 1982, 327-38. Fu O. Brownson a far conoscere Cousin intorno al 1838. 13 Per inciso, Thoreau ritrova qui un'antica immagine. Siccome Isaia (34,4) dice che alla fine «il cielo sarà arrotolato come un libro», Agostino sviluppa in più punti il nesso tra Scrittura e firmamento celeste (En. in ps. 103,7-9; cfr. Con{. XIII, 15, 16 s.) e soprattutto: «Per quanto uno progredisca nella scienza, si troverà sempre sotto quella Scrittura che Dio ha posto, come firmamento, al di sopra di tutti i cuori umani» (Ad Orosium. XI, 14; PL 42, c. 678). 14 Cfr. la mia postfazione a R.W. Emerson, Teologia e natura, tr. it. di M. Lollini, Genova, Marietti, 1990. Cfr. inoltre testi di Novalis («Chi ha detto che la Bibbia è ancora chiusa? Non si dovrebbe pensare alla Bibbia come ancora in crescita»?), F. Schlegel, del giovane Schleiermacher citati in Interpretazione infinita, cit., pp. 133 sgg. 15 «Deliberatamente», che è anche nella prima riga del capitolo «Reading», si trova nel famoso passo: «Andai a vivere nei boschi perché volevo vivere deliberatamente, affrontare solo i fatti essenziali della vita, e vedere se non potessi imparare quello che dovevo insegnare e non mi accadesse, al momento di morire, di scoprire che non avevo vissuto», p. 394, commentato magnificamente da Matthiessen, Rinascimento americano, cit., pp. 124 sgg. 16 Ch. R. Anderson, The MagieCircle ofWalden, New York-Chicago-San Francisco, Holt, Rinehart and Winston, 1968 è utile per gli aspetti «ascetici», «The Disciplined Man», 151 sgg., pagano più che cristiano: vegetarianismo, Pitagora, nella Vita di Giamblico, Porfirio, p. 160 sacramentalità naturale di pane e vino. CONFUCIO? 17 Sulla lettura dei testi del passato, come profezia, cfr. il testo della prima versione, caduto in quella definitiva, cit. alla n. 10. 18 Si noti come sia chiara a Thoreau, nonostante la distanza culturale, la consapevolezza di rinnovare così, sia pure per rapporto a un canone «aperto», l'antico modo di leggere le ScriJture come profezia del presente. Journal, 28 agosto 1841, p. 277. «E facile così utilizzare, applicare a quest'antica scrittura» [indù] l'approccio critico cattolico (to apply a catholic criticism), in quanto diverrà com270
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