Il piccolo Hans - anno XXI - n. 83/84 - aut./inv. 1994

Ma la forza della proposta sta nel fatto che essa viene da uno che paradossalmente parla da fuori dalla città, da fuori dall'università, afferma prepotentemente la possibilità di restituirsi, nella solitudine, tra gli alberi, al rapporto con il sapere più antico e universale, quello in cui libro e natura si confondono: «La mia abitazione era più favorevole d'una università, non solo al pensiero ma anche alla lettura seria; e sebbene fossi oltre il raggio di circolazione dell'ordinaria biblioteca circolante, sentivo ancora di più l'influenza di quei libri che circolano intorno al mondo, le sentenze dei quali furono scritte anticamente su corteccia d'albero, e che ora vengono semplicemente copiate di tanto in tanto, su carta di lino»28 • Pier Cesare Bori 266

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