«alone oscuro», come senso secondario, come connotazione, il «mondo intero» è presente nel contenuto direttamente inteso dall'autore, in quanto rappresentazione concomitante (così Schleiermacher)24 • Di nuovo la secolarizzazione, cioè la critica e il recupero razionale del procedimento ermeneutico antico. Infine, l'incontro tra testo (con il suo autore) e lettore non avviene più come costruzione di nessi allegorici (i miti come allegoria delle virtù, o l'Antico Testamento come riserva di tipologie per il Nuovo), ma come elaborazione e traduzione a livello essenzialmente etico-razionale25 , come scoperta cioè della permanente validità di certi modelli, dell'esemplarità di determinate figure, della pertinenza di determinate risposte, perché universali sono le domande, e universale è fondamentalmente la costituzione umana26 (in base all'assioma trascendentalista)27 . Con questo il mio compito è assolto. E tuttavia rimane probabilmente non detto quello che più è caratteristico e affascinante di Thoreau. Ed è la straordinaria intensità politica della sua proposta culturale. Thoreau, è noto, propone con forza un sapere aristocratico (si veda il suo disprezzo per la letteratura popolare), ma rifiuta il modello sociale aristocratico: «I loro autori formano una aristocrazia naturale e irresistibile, in ogni società, e - più dei re e degli imperatori - esercitano un'influenza sul genere umano». E rifiuta parimenti il modello del sapere aristocratico, opponendo a questo null'altro che quello della prima università medievale: «Come il nobiluomo di gusti raffinati si circonda di tutto ciò che può contribuire alla sua cultura: genio, erudizione, spirito, libri, pittura, cultura, musica, strumenti filosofici e simili, così faccia il villaggio... Il New England può affittare tutti gli uomini_ pià saggi del mondo perché vengano a istruirlo». Poco · prima aveva già usato quel provocatorio hire, noleggiare, affittare: «Can we not hire some Abelard to lecture to us?». 265
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